Turismo tra ponti e costi: 20 milioni in viaggio e un giro d’affari da 9 miliardi in Italia

Turismo tra ponti e costi: 20 milioni in viaggio e un giro d’affari da 9 miliardi in Italia

Il ponte di primavera ha registrato un aumento dei viaggi in Italia, con oltre 20 milioni di turisti tra città d’arte come Assisi, Genova, Roma e Torino e località balneari in Romagna e Toscana nonostante i costi elevati.
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Il ponte di primavera ha registrato un forte aumento dei viaggi in Italia, con particolare interesse per città d'arte e località di mare, nonostante i costi elevati dei trasporti. Il turismo si conferma motore economico, con nuovi trend verso esperienze più autentiche e prenotazioni last minute, in vista di un’estate 2025 promettente ma sfidante. - Gaeta.it

Il ponte di primavera appena trascorso ha segnato un aumento consistente dei viaggi in Italia, in particolare verso città d’arte e località di mare. Nonostante l’impennata dei prezzi per voli e trasporti, molti italiani e stranieri non hanno rinunciato a partire. Questo periodo ha messo in luce le nuove abitudini turistiche, tra pernottamenti crescenti e mete meno convenzionali. Vediamo come si è mosso il turismo nel paese durante questi giorni di vacanza e cosa emerge dalle prime previsioni per l’estate 2025.

L’effetto dei ponti di primavera su turismo e spese in italia

Il ponte di primavera – definito la “piccola estate” – ha rappresentato un banco di prova per i flussi turistici verso le destinazioni italiane. I dati raccolti nella prima settimana di maggio mostrano come oltre 20 milioni di persone abbiano deciso di approfittare del periodo per viaggiare. Il calo della pandemia ha rafforzato la voglia di spostarsi e di sfruttare le giornate festive per brevi vacanze.

Non tutto però è stato rose e fiori: il costo dei voli è aumentato, in alcuni casi superando il 100% rispetto allo scorso anno. Questo ha reso difficoltosi gli spostamenti per alcune fasce di turisti, soprattutto chi doveva prendere voli low cost per raggiungere località più distanti. I prezzi elevati sono stati in parte compensati dalla prenotazione anticipata, che ormai rappresenta una prassi consolidata per assicurarsi tariffe meno alte.

In generale, il giro d’affari legato al turismo si aggira intorno ai 9 miliardi di euro solo in questo breve periodo di ponti. Il turismo conferma la sua posizione tra i motori dell’economia italiana, specie in regioni dove i flussi di visitatori si sono concentrati maggiormente. Le città d’arte, ma anche le spiagge e le campagne, hanno beneficiato di questa grande affluenza che ha dato ossigeno a esercizi commerciali e strutture ricettive.

Mete e comportamenti degli italiani durante le vacanze

Il target dei viaggiatori si conferma variegato e con trend nuovi. Gli stranieri, ad esempio, dedicano più tempo al soggiorno e non si limitano più alle solite città d’arte. Entrano nel vivo delle regioni, spesso combinando arte, natura e cultura locale. Questa “esportazione al contrario” ha catturato l’attenzione degli addetti ai lavori.

Città come Assisi hanno visto una crescita di turisti, dovuta agli eventi culturali e religiosi della stagione. Genova si è affermata come meta apprezzata dai viaggiatori europei, mentre Roma, sospinta dal giubileo, ha registrato un aumento del 3% di arrivi rispetto allo scorso anno. Torino ha raggiunto il tutto esaurito, grazie a pacchetti turistici soprattutto da Francia, Inghilterra, Stati Uniti e l’ingresso recente dei turisti polacchi, attratti dal nuovo collegamento low cost da Cracovia.

Questi dati mostrano la fantasia del turismo che, dopo anni di restrizioni, riprende a muoversi con spontaneità. Un aspetto curioso riguarda la prenotazione last second, promossa soprattutto per brevi weekend culturali. Laura Audi, presidente Fiavet, spiega che “molti aspettano fino all’ultimo per decidere le proprie destinazioni, così da approfittare delle offerte più vantaggiose e dei programmi dell’ultimo minuto.”

Le regioni costiere e l’inizio della stagione balneare: tra aspettative e realtà

Le località balneari hanno vissuto un ponte di primavera con risultati differenziati rispetto ad altre aree del paese. La Romagna ad esempio ha festeggiato con affluenza, non tanto per il bagno – che rimane ancora fuori stagione – quanto per le attività sulla spiaggia: partite di beach volley e pranzi all’aperto hanno caratterizzato questi giorni. Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa spiagge Ravenna, racconta come “il primo maggio abbia compensato i risultati altalenanti della Pasqua.”

Anche le spiagge della Toscana hanno risposto bene, specie nella zona di Marina di Pietrasanta, con presenza di italiani e stranieri e numerose richieste per prenotazioni estive già in corso. Francesco Verona, alla guida del consorzio Mare Versilia, ha spiegato che “il ponte è servito come trampolino per l’estate vero e proprio, con un afflusso di viaggiatori che ha sorpreso per ricchezza e varietà.”

Al contrario, alcune località, come Livorno, hanno sofferto l’aumento delle tariffe per gli spostamenti. Secondo Federconsumi solo un livornese su dieci ha deciso di muoversi in questi giorni, preferendo conservare risorse economiche per le vacanze più lunghe della stagione estiva. L’effetto dei costi proibitivi per viaggiare si sente particolarmente nelle aree dove le strutture e le spiagge sono facilmente accessibili anche senza spostamenti lunghi.

Numeri e previsioni da nord a sud

Il trend generale parla di un aumento dei pernottamenti rispetto al passato e di una crescita del turismo esperienziale. Questo tipo di turismo, meno legato ai numeri ma più alla qualità delle esperienze, sta guadagnando terreno e conquista visitatori interessati a scoprire luoghi meno battuti e attività culturali o sportive.

Giuseppe Roscioli, di Federalberghi, sottolinea come il successo di questi primi giorni di maggio sia legato anche alla combinazione favorevole di festività a calendario. Al tempo stesso però segnala che parte del turismo si è spostato all’estero in questi ponti, attratto da costi più bassi o offerte particolari.

Le previsioni per i mesi estivi segnano già percentuali elevate di camere vendute: il 60% per giugno, vicino al 65% per luglio e agosto. Loretta Credaro, presidentessa dell’istituto Isnart, spiega che “una ragione della scelta dell’Italia è il rapporto qualità/prezzo percepito dai turisti.” Le strutture ricettive investono in servizi più personalizzati, integrando proposte come il cicloturismo o il wellness, elementi che tengono viva l’attrattività del paese anche in un contesto di inflazione e costi crescenti.

Criticità e opportunità dei costi e servizi nel turismo 2025

Il rialzo del costo dei trasporti e delle sistemazioni rappresenta una criticità che fa discutere operatori e consumatori. Alcuni territori, come la Liguria, hanno affrontato maltempo recente e ne sono usciti con una ripresa durante il ponte del primo maggio. Savona e le località vicine hanno potuto contare su un numero maggiore di visitatori, grazie a condizioni più favorevoli e proposte accessibili.

Al contrario, in aree come Livorno i costi per muoversi pesano sulle scelte dei residenti e dei visitatori. La difficoltà nel sostenere spese per spostamenti o pernottamenti induce molte famiglie a posticipare gli spostamenti a periodi di maggiore calma e tariffe più ragionevoli.

Le imprese, d’altro canto, si adattano gestendo l’offerta con attenzione e cercando di proporsi anche con servizi meno tradizionali. In quest’ottica, la bicicletta e attività legate al benessere sono servizi in crescita, importanti per rendere più variegata e lunga la stagione turistica.

Il quadro complessivo del ponte di primavera fotografa così una fase di transizione nel turismo italiano, tra richieste di nuove esperienze, pressioni sui costi e l’attesa per la stagione estiva, che dovrà confermare questi segnali positivi e rispondere alle aspettative dei viaggiatori.

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