Turismo slow tra il golfo di Trieste e il Carso con la crociera a bordo dello yacht Roberta III

Turismo slow tra il golfo di Trieste e il Carso con la crociera a bordo dello yacht Roberta III

Nel golfo di Trieste, il Gal Carso promuove un turismo sostenibile e slow con crociere sullo yacht d’epoca Roberta III, valorizzando natura, storia e cultura locale del Carso per visitatori internazionali.
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Nel golfo di Trieste, la crociera slow sullo yacht d’epoca Roberta III offre un’esperienza immersiva tra natura, storia e cultura del Carso, promuovendo un turismo sostenibile e autentico. - Gaeta.it

Nel golfo di Trieste, tra mare e terra, si sta affermando un modo diverso di scoprire il territorio del Carso. La proposta mette insieme natura, storia e cultura locale, offrendo ai visitatori un’esperienza che coniuga lentezza, riflessione e rispetto dell’ambiente. A bordo dello yacht d’epoca Roberta III, costruito nel 1899, è possibile navigare lungo la costa, ammirando scorci unici come il castello di Duino e le falesie dove si racconta vivesse la Dama Bianca, figura leggendaria del Carso. Questa formula fa parte di un progetto promosso dal Gal Carso, con l’obiettivo di valorizzare un turismo sostenibile e autentico.

La crociera d’epoca come esperienza immersiva tra mare e storia

Il Roberta III rappresenta un collegamento diretto tra il passato e il presente della zona. Lo yacht, lungo 16 metri e sottoposto a un restauro negli anni Novanta, viene utilizzato per escursioni lente e a misura d’uomo nel golfo di Trieste, aperte soprattutto a chi vuole evitare i ritmi veloci del turismo di massa. Le acque circostanti, il profilo frastagliato delle falesie e i ruderi del castello di Duino offrono uno sfondo scenografico ideale per chi punta a scoprire il paesaggio carsico attraverso un viaggio di pochi nodi.

Un viaggio che coinvolge tutti i sensi

L’esperienza a bordo si distingue per la capacità di combinare il fascino di un’imbarcazione storica con la natura del territorio, permettendo di osservare dettagli difficili da vedere via terra. I turisti vengono accompagnati in un percorso che coinvolge vista, udito e sensazioni, seguendo un itinerario che segue la linea di costa e si lascia guidare dalle condizioni del mare. La crociera è particolarmente apprezzata da viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Germania, Austria, Gran Bretagna, Canada e Israele, confermando il richiamo internazionale di questa formula.

Turismo sostenibile e promozione del carso: il ruolo del gal carso

L’iniziativa è stata presentata durante il Tourism Matching 2025, evento dedicato all’incontro tra operatori turistici interessati a sviluppare proposte sostenibili nel Carso. Il Gal Carso, che coordina il progetto, sottolinea l’importanza di un dialogo aperto tra le realtà coinvolte nelle attività economiche e culturali locali. Questo approccio punta a valorizzare il patrimonio del territorio, preservandone le caratteristiche ambientali e coinvolgendo le comunità residenti.

L’importanza della rete tra operatori

David Pizziga, presidente del Gal Carso, ha ricordato il valore dell’evento che consente di mettere in rete esperienze concrete e di confrontarsi con modelli internazionali. “Questo confronto aiuta a definire una visione condivisa in cui turismo, tutela ambientale e identità culturale possano viaggiare insieme.” La crescita del turismo slow permette di esplorare sentieri poco frequentati, di gustare prodotti tipici e di scoprire luoghi lontani dalla massa.

Itinerari e attività legate al circuito slow food e al territorio carsico

Tra le attività proposte nella zona del Carso vi sono varie esperienze legate alla valorizzazione del paesaggio e dei prodotti locali. Oltre alla crociera sul golfo, si segnala la passeggiata sul monte Ermada, accompagnati da pastori con i loro greggi, una occasione per osservare da vicino la vita rurale tradizionale. La visita alla distilleria Gin Brin a Rodik offre un’immersione nelle produzioni artigianali di liquori tipici.

Scoprire la storia della pietra carsica

Non manca poi la possibilità di esplorare la storia della pietra carsica entrando nella casa seicentesca della famiglia Oštarini, situata a Lipa. Questi luoghi raccontano aspetti della cultura locale difficili da riscoprire altrove e rafforzano il legame tra turismo e identità storica. Il circuito Slow Food Travel assegna un ruolo centrale a queste esperienze, incentivando turisti alla scoperta di modi autentici di vivere il Carso, lontano dai percorsi consueti.

La presenza internazionale e la crescente attenzione per il carso come destinazione slow

I dati raccolti a bordo del Roberta III mostrano una domanda importante da parte di turisti stranieri attratti dalla proposta di un viaggio lento e rispettoso. Le nazionalità più rappresentate sono americani, tedeschi, austriaci, inglesi, canadesi e israeliani. Questi visitatori scelgono Trieste come punto di partenza per esplorare il Carso e il mare circostante, prediligendo imbarcazioni storiche e itinerari poco affollati.

Il carso come crocevia culturale

Questa crescita riflette la tendenza globale a cercare esperienze più autentiche, in grado di coniugare la storia locale con la natura e le tradizioni. Il Carso, crocevia geografico e culturale tra Italia e Slovenia, offre scenari particolari che si prestano a questa forma di turismo. La crociera slow in yacht d’epoca rappresenta quindi un modo originale di vivere il territorio, che si adatta bene agli interessi di un pubblico attento al dettaglio e alla qualità del viaggio.

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