L’afflusso turistico sui laghi lombardi ha raggiunto livelli elevati durante il ponte del 2 giugno 2025. Il lago di Como e il lago di Garda registrano strutture quasi al completo, mentre le amministrazioni locali attivano interventi per gestire al meglio la presenza di visitatori e garantire il rispetto delle regole. Questo fenomeno apre riflessioni sulle dinamiche turistiche e le misure adottate per assicurare ordine e sicurezza nei principali centri attrattivi.
Affollamento e presenze turistiche sul lago di como e sulle sponde del garda
I dati raccolti dall’osservatorio regionale al turismo indicano che il tasso di occupazione delle strutture ricettive attorno al lago di Como, in particolare nelle province di Como e Lecco, si attesta tra il 90 e il 95 per cento durante il ponte del 2 giugno. Numeri analoghi emergono dalle località del lago di Garda. Qui centri come Sirmione, Desenzano e Limone hanno raggiunto percentuali di quasi totale occupazione, toccando il 95 per cento.
Questi dati raccontano di un afflusso importante, soprattutto dopo le restrizioni degli ultimi anni. La conferma arriva dall’assessore regionale al turismo Barbara Mazzali, che sottolinea come questi livelli confermino un ritorno di interesse dei turisti per il territorio lombardo. Il lago di Como, con la sua posizione e offerta varia, continua a essere meta privilegiata, così come alcune zone del Garda, attrattive per la loro combinazione di bellezze naturali e servizi.
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Misure di controllo e regolamentazione a sirmione
Il grande afflusso di visitatori a Sirmione ha creato, tra le altre cose, problemi di congestione nei percorsi pedonali e nelle zone più frequentate. Negli ultimi giorni sono state segnalate dure proteste da parte di residenti e commercianti per il caos provocato dalla presenza massiccia di turisti, specialmente nelle aree attorno al ponte che collega l’accesso al borgo.
Per fronteggiare questo problema, il comune ha attivato gli street tutor, incaricati di supportare la polizia locale nel controllo e regolazione dei flussi di pedoni e veicoli. Questi operatori, riconoscibili dalla pettorina gialla, hanno il compito di facilitare la mobilità nei punti critici e di far rispettare alcune ordinanze comunali. Tra queste rientrano divieti mirati a salvaguardare la decenza e l’ordine pubblico, come quello di non circolare in costume da bagno o a petto nudo, ma anche di evitare di sedersi sui muri di cinta, sotto i portici, sui marciapiedi o nelle aiuole.
Queste norme intendono preservare l’aspetto tradizionale e il decoro urbano di un borgo storico molto frequentato. L’intervento degli street tutor è una risposta concreta alla necessità di conciliare il turismo di massa con le esigenze della comunità locale e la tutela degli spazi pubblici.
Nuovo regolamento urbano a como contro la promozione abusiva
A Como, una delle città cardine del turismo lacustre, la giunta comunale ha predisposto un regolamento di polizia urbana che entrerà in vigore una volta approvato dal consiglio comunale. Questo provvedimento mira a migliorare la gestione della vita cittadina e regolare le attività legate al turismo, specialmente nelle ore di punta.
Uno dei punti principali riguarda il divieto di promozione di attività di trasporto sul suolo pubblico. La norma impedisce, ad esempio, che vengano proposte ai turisti in attesa durante le code per salire sui battelli offerte di giri privati in barca o servizi similari. Lo scopo è evitare comportamenti insistenti o molesti verso visitors e garantire un accesso ordinato alle attrazioni.
Si prevede anche il divieto per i cosiddetti “buttadentro” dei locali, figure che svolgono attività di scouting clienti in maniera aggressiva o fuori controllo sulle strade cittadine. La normativa si colloca nell’ambito degli sforzi volti a ristabilire un clima di rispetto e tranquillità nel centro storico, soprattutto in periodi di grande affluenza.
Le code per i battelli sono un fenomeno tipico di questo periodo e arrivano spesso già nelle ore mattutine. Regolare queste situazioni diventa quindi un elemento centrale per migliorare la qualità dell’esperienza turistica e limitare il disagio di residenti e ospiti.
Un modello di convivenza economica e turistica attorno al lago di como
L’assessore Barbara Mazzali evidenzia un aspetto particolare del turismo sul lago di Como: la collaborazione tra imprenditori locali. L’atteggiamento prevalente non è quello della competizione negativa ma di una sorta di alleanza tra operatori. Essi considerano le nuove aperture e l’arrivo di nuovi protagonisti non come una minaccia ma come opportunità di sviluppo condiviso.
Questa mentalità mira a rafforzare la posizione complessiva del lago come destinazione turistica. Più aperture contribuiscono ad attrarre visitatori e ampliare l’offerta di mercato, senza che uno sconti l’altro. Il lavoro comune crea effetti che finiscono per beneficiare tutto il territorio, mantenendo un equilibrio tra potenzialità di crescita e qualità dell’esperienza turistica.
Tale approccio sostanzia una visione pragmatica del settore, dove il successo di un’impresa non esclude ma anzi accompagna quella delle altre, in una rete che punta a moltiplicare i risultati. Nel 2025 questo modello di collaborazione assume effetti concreti sul campo, favorendo stabilità e continuità nell’attrazione turistica.
Il quadro generale conferma quindi una stagione con segnali positivi per i laghi lombardi. La voglia di visitare questi luoghi resta alta, anche se i soggetti coinvolti mettono in campo misure ad hoc per mantenere ordine e rispetto, essenziali in una realtà dove turismo significa sempre più convivenza tra esigenze diverse.