Verona e la sua provincia affrontano un momento cruciale per consolidare la crescita in vari ambiti, dal turismo agli eventi culturali, fino alle infrastrutture e alla mobilità. Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona e dell’aeroporto Catullo, offre un quadro chiaro delle priorità, sottolineando la necessità di una strategia condivisa tra città, lago di Garda, montagna e pianura. Nel 2025 il territorio deve lavorare in modo coordinato per valorizzare le sue risorse e rispondere alle nuove esigenze del mercato.
Il turismo di qualità come motore di sviluppo per verona e provincia
Il tessuto economico veronese si basa in larga misura sul terziario, con molte aziende direttamente collegate al turismo. Arena individua qui una sfida fondamentale: elevare il livello qualitativo dell’offerta turistica. Questo implica una chiara definizione di cosa si intende per turismo di qualità. Non si tratta soltanto di attrarre visitatori con elevata capacità di spesa, ma anche di intercettare fasce di pubblico interessate a un’esperienza culturale più profonda e prolungata sul territorio.
La Destination Verona&Garda Foundation ha suddiviso il territorio in cinque macro aree. Questa divisione serve a pianificare e promuovere il turismo in modo mirato, migliorando l’attrattività complessiva. L’agenzia di promozione creata insieme alla Camera di Commercio lavora proprio per raggiungere questi obiettivi, puntando a un’offerta integrata e coordinata su scala globale.
Leggi anche:
Gli elementi chiave per convincere i turisti a scegliere Verona sono l’offerta culturale accessibile, i servizi efficienti, la sicurezza e un ambiente pulito. Ma non basta: serve anche rivedere e valorizzare quanto è stato già realizzato, per individuare punti di forza e limiti. Per questo si è costituita un’Ati, associazione temporanea d’impresa, che coinvolge aeroporto Catullo e Veronafiere, con l’obiettivo di far crescere il turismo congressuale. Questo segmento può dare un contributo importante se accompagnato da una struttura adeguata per ospitare eventi, ancora carente.
Infrastrutture per il turismo congressuale e le mostre: sfide e opportunità
Uno degli aspetti critici riguarda la capacità di Verona di ospitare grandi eventi congressuali. La Gran Guardia, già disponibile, non è organizzata come sistema integrato. Esiste la Fiera, ma si stavolta si guarda avanti, con l’ipotesi di una nuova struttura dedicata ai congressi. Arena spiega che la città sta discutendo con vari partner per capire se dotarsi di un centro congressuale vero e proprio.
L’offerta espositiva ha anch’essa costi rilevanti, soprattutto per allestimenti in luoghi come la Gran Guardia. Eppure le mostre di qualità generano un ritorno economico superiore alla spesa, grazie all’indotto prodotto. Per questo serve una programmazione puntuale, con progetti condivisi e promozione a livello internazionale.
Gli eventi culturali hanno mostrato il loro impatto su Verona. La centesima stagione lirica in Arena ha avuto ricadute positive evidenti, mentre le prossime cerimonie olimpiche, previste per febbraio e marzo, rappresentano un’occasione da non sprecare. Però gli interlocutori lamentano una promozione e un coordinamento istituzionale ancora insufficienti. Si parla anche di sviluppare il turismo sanitario, un settore in espansione grazie al livello delle strutture ospedaliere e all’Università, che conferisce a Verona un ruolo europeo nella cura medica.
Mobilità e infrastrutture strategiche: il collegamento tra aeroporto, stazione e lago di garda
La mobilità rappresenta un nodo cruciale per il posizionamento turistico e commerciale di Verona. Paolo Arena cita la necessità di sviluppare il collegamento ferroviario tra la stazione Porta Nuova, l’aeroporto Catullo e il lago di Garda. L’idea è uscita da un recente incontro al Propeller Club e punta a un’assemblea pubblica per illustrare lo stato di avanzamento dello studio di fattibilità.
Per conquistare i finanziamenti governativi occorre agire rapidamente e con decisione. Nel corso degli ultimi tredici anni, la gestione dell’aeroporto Catullo ha cambiato assetto: da una situazione di bilancio in perdita a un sistema aeroportuale integrato nel Nord Est insieme a Venezia. Entro le Olimpiadi 2026 la nuova aerostazione sarà completata e potrà gestire oltre quattro milioni di passeggeri.
Il collegamento con l’alta velocità Verona-Venezia è già avanzato e rappresenta un elemento strategico. Serve poi potenziare quello tra Verona e il lago di Garda. I rappresentanti locali, come il presidente della Camera di Commercio Fontana, sono chiamati a dare segnali forti e a coordinare azioni per ottenere fondi e realizzare queste opere indispensabili.
Attrarre talenti ed equilibriare sicurezza e vivibilità: un obiettivo urgente per la città
Verona non deve solo pensare al turismo e agli eventi, ma anche a costruire un ambiente capace di trattenere e attrarre talenti internazionali. L’Università, le imprese e la qualità della vita giocano un ruolo decisivo in questo senso. C’è, però, una questione legata alla sicurezza che pesa sulla percezione dei cittadini e degli operatori del commercio.
La zona della Marangona viene indicata da Arena come un potenziale polo destinato all’innovazione e attrazione di persone qualificate, a patto che si creino le condizioni giuste. La città deve quindi lavorare su più fronti, bilanciando sicurezza, servizi e vivibilità, per offrire un contesto adatto allo sviluppo.
Commercio, mobilità e cantieri: la posizione di confcommercio tra aspettative e criticità
Il commercio resta un elemento fondamentale della vita urbana. Confcommercio non si oppone a priori ai cantieri e agli interventi sulla mobilità, ma richiede un confronto reale e una programmazione prima di avviare i lavori. La discussione è spesso carente e i commercianti lamentano scarse comunicazioni preventive.
Arena sottolinea che chi governa deve rappresentare tutti, garantendo ascolto e dialogo. L’obiettivo è migliorare la qualità della mobilità cittadina senza penalizzare le attività commerciali, cruciali per l’economia e l’animazione delle strade. La sfida è trovare un equilibrio tra necessità di interventi infrastrutturali e tutela delle attività quotidiane della città.
Verona nel 2025 è al crocevia: deve fare squadra, da lago a montagna passando per la città, per sostenere la crescita su più fronti. Le sfide sono numerose ma i presupposti per portare avanti progetti concreti e coordinati non mancano. Le prossime mosse definiranno il futuro del territorio nei prossimi anni.