Il turismo incoming in Toscana richiede un cambio di passo deciso secondo Fiavet Toscana Confcommercio. L’associazione evidenzia come il settore non possa più affidarsi a soluzioni improvvisate ma necessiti di una vera progettualità. Il punto chiave indicato è puntare su una strategia di marketing mirata a valorizzare poli attrattori diversificati, con l’obiettivo di destagionalizzare e distribuire i flussi turistici durante tutto l’anno. Questa visione emerge da un manifesto in cinque punti lanciato da Fiavet Toscana, che invita a una collaborazione stretta tra imprese e istituzioni per rilanciare un turismo più organizzato e efficace.
Condizioni attuali del turismo incoming in toscana
Il turismo incoming in Toscana è attualmente segnato da una certa disarticolazione e mancanza di coordinamento. Molte iniziative risultano isolate, senza un piano condiviso che valorizzi le ricchezze culturali, artistiche e naturali presenti sul territorio. L’assenza di una rete di collaborazione rende difficile sviluppare proposte integrate e coerenti per attirare visitatori in modo equilibrato durante le varie stagioni.
Pier Carlo Testa, presidente di Fiavet Toscana, sottolinea la necessità di abbandonare improvvisazioni pregresse e avviare politiche attive per governare la crescita del settore. La valorizzazione del patrimonio diffuso, che include città d’arte, borghi storici, paesaggi, prodotti enogastronomici, deve essere alla base di un piano che punti sulla delocalizzazione intelligente dei flussi turistici. Eventi culturali, sportivi e musicali distribuiti nel corso dell’anno potrebbero contribuire a evitare sovraccarichi nei periodi di punta e ad attrarre visitatori lungo l’intera filiera territoriale.
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Il manifesto fiavet toscana: cinque punti per rilanciare il turismo
Fiavet Toscana ha sintetizzato la propria visione in un manifesto articolato in cinque punti. Primo, è necessario gestire in modo governato la crescita del turismo con interventi coordinati e pianificati. Secondo, si deve valorizzare il patrimonio diffuso che caratterizza la regione, senza concentrare tutto in poche aree iconiche soggette a congestione. Terzo, destinare risorse per la destagionalizzazione mediante eventi e iniziative distribuite nel tempo e nello spazio, per offrire esperienze differenziate e attrattive.
Quarto, le reti di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti – dalle strutture ricettive ai trasporti, dalla logistica all’ambiente, dalla cultura all’innovazione – devono diventare operative e strutturate. La filiera turistica, complessa e articolata, necessita di una coesione forte per funzionare al meglio. Quinto, definire con le istituzioni linee guida e piani di sviluppo che riguardino specificamente l’incoming, con attività formative per migliorare la qualità delle offerte lanciate sul mercato nazionale e internazionale.
Queste direttrici vogliono alimentare una leadership collettiva in cui i territori giocano un ruolo centrale nel mettere a sistema le peculiarità locali, mentre le aziende turistiche, in primis le agenzie di viaggio, si occupano di costruire e promuovere pacchetti commerciali coerenti e competitivi.
Ruolo delle istituzioni e del sistema delle imprese
Fiavet Toscana pone un accento forte sul ruolo imprescindibile della politica e delle istituzioni regionali e nazionali. Serve un rapporto diretto e costruttivo con i professionisti del turismo per alimentare progettualità, operatività e investimenti mirati. La proposta chiave è una leadership condivisa che coinvolga attivamente territori, enti pubblici e imprese.
Le imprese, rappresentate soprattutto dalle oltre 7.000 agenzie di viaggio italiane attive sul territorio, sono chiamate a costruire e promuovere offerte di valore. Si attende dalle istituzioni un supporto nella definizione di strategie e strumenti, a partire dalla formazione professionale, per elevare la qualità del prodotto turistico e renderlo competitivo sui mercati esteri.
Criticità attuali e numeri del turismo in toscana
Pier Carlo Testa richiama l’attenzione sulle criticità che ancora persistono nel sistema turistico regionale: congestionamenti nei mesi estivi, pressione eccessiva su alcune destinazioni indicate come icone, carenze nelle infrastrutture di mobilità e squilibri territoriali. Errori come divieti o politiche restrittive alla barcellona non sono viste come soluzioni valide.
La Toscana nel 2024 ha comunque registrato oltre 458 milioni di presenze certificate, a conferma dell’attrattività del territorio. Lo scopo è trasformare questa potenzialità in una crescita sostenibile e distribuita, con una migliore fruibilità del prodotto turistico nazionale. La politica deve intervenire con attenzione operativa per accompagnare questo processo, favorendo una solida alleanza tra enti, territori e sistemi imprenditoriali.
Impegno di fiavet toscana e prospettive future
Fiavet Toscana si dichiara pronta a fare la propria parte in questa nuova fase, auspicando un salto di qualità nel modo di pensare e organizzare il turismo incoming. L’appello è a superare improvvisazioni e a consolidare un modello di collaborazione che consenta di valorizzare i punti di forza della Toscana.
Per il futuro si prevede una maggiore integrazione tra le offerte culturali, enogastronomiche e paesaggistiche, unite a eventi diffusi capace di attrarre visitatori in più periodi dell’anno. Solo così sarà possibile gestire la pressione turistica e garantire un’accoglienza migliore, più sostenibile e in grado di alimentare sviluppo economico locale.
Il rilancio del turismo incoming in Toscana passa quindi per un’azione politica concreta e coordinata, ma anche per un impegno congiunto di imprese pronte ad innovare e valorizzare il territorio con una visione a medio-lungo termine. Lo scenario richiede scelte coraggiose e una forte volontà di sistematizzare le risorse di un’area fra le più ricche di Italia per arte e paesaggi.