Il rapporto sul turismo in provincia di Cremona per il 2024, diffuso dall’ufficio statistica provinciale, mostra una dinamica positiva nel settore ricettivo e nei visitatori. L’analisi prende in esame le strutture e i flussi turistici del territorio, con un focus su Cremona città, Crema e Casalmaggiore, così come sulle aree circostanti. I dati evidenziano un aumento significativo sul fronte dell’offerta di alloggi e un recupero sensibile dei turisti, soprattutto sul versante internazionale. Le cifre aggiornate si collocano ai livelli più alti degli ultimi dieci anni, dopo la crisi dovuta alla pandemia.
Segnalazioni positive nella crescita delle strutture ricettive
Nel 2024, la provincia di Cremona ha contato 566 strutture ricettive autorizzate, un aumento netto di 140 unità rispetto all’anno precedente. Questo sviluppo indica un rafforzamento dell’offerta per i visitatori e un interesse crescente a investire nel settore turistico locale. La maggior parte delle nuove aperture si concentra nei principali centri abitati, con Crema in primo piano. L’allargamento delle soluzioni di alloggio comprende hotel, bed & breakfast, agriturismi e altri tipi di sistemazioni non alberghiere, offrendo una gamma più varia di possibilità per ogni tipo di turista.
I flussi turistici in aumento
Parallelamente, i flussi turistici hanno mostrato un rialzo solido. Gli arrivi in provincia sono stati 239.952, con un +8% rispetto al 2023, mentre i pernottamenti sono saliti a 470.808, segnando un +3%. Questi valori superano quelli registrati prima della pandemia di Covid-19, un traguardo che non era scontato alla vigilia. Il dato testimonia la capacità del territorio di attirare visitatori con offerte culturali, ambientali e culinarie diversificate.
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Turismo a crema e differenze nella provenienza dei visitatori
Crema, uno dei principali poli turistici del territorio, ha registrato un incremento dell’offerta ricettiva che nel 2024 conta 108 strutture, 32 in più rispetto al 2023. Questa crescita si riflette direttamente nel numero di clienti: sono stati 21.054 gli arrivi, l’11% in più rispetto all’anno precedente. I pernottamenti sono stati 50.128, equamente divisi tra alberghi e altre forme di ospitalità, con il 48% nelle prime e il restante 52% negli altri tipi di strutture.
Provenienza e caratteristiche dei turisti
L’analisi delle provenienze evidenzia una diversificazione nei turisti. Il 56% arriva dall’Italia: in particolare, Lombardia, Veneto e Piemonte rappresentano quasi la metà della domanda interna, seguiti da Emilia Romagna, Lazio e Toscana. Il restante 44% è composto da visitatori stranieri. Tra questi, i più numerosi vengono da Germania , Francia , Stati Uniti , Regno Unito , Cina e Spagna . La presenza significativa della clientela estera conferma l’attrattività internazionale del territorio cremasco.
Il mix di turisti italiani e stranieri, unitamente all’offerta ricettiva ampliata, sostiene un turismo più vario e distribuito nell’arco dell’anno. I flussi non si concentrano solo nei mesi caldi o festivi. Questo andamento contribuisce a creare un’economia turistica meno stagionale e più stabile per gli operatori locali.
Patrimonio culturale e ambientale come fattore chiave per il rilancio
Negli ultimi tempi, la provincia di Cremona si è confermata meta apprezzata per diversi motivi. L’eredità culturale con i beni storici, le tradizioni musicali e le specialità enogastronomiche rappresentano fattori attrattivi importanti. La ricchezza ambientale con aree naturali valorizzate per escursioni e attività all’aperto integra l’offerta, favorendo un turismo più variegato.
Dichiarazioni di roberto mariani
Roberto Mariani, presidente della provincia, sottolinea come “la crescita dei visitatori, specie quelli stranieri, dimostri il ritorno della provincia a un ruolo rilevante nel contesto regionale e nazionale.” La capacità di ampliare l’offerta e di aumentare le presenze nasce dallo sforzo degli operatori e dall’attenzione delle istituzioni a creare un sistema turistico coordinato.
I dati raccolti rappresentano uno strumento utile per pianificare le azioni future, in particolare nel campo dell’identità del territorio e del marketing turistico. Il confronto con il passato recente mostra che il recupero della provincia passa anche da una gestione più attenta alle esigenze dei turisti e all’innovazione delle proposte.
L’aumento delle strutture, il ritorno dei viaggiatori stranieri e la stabilità nell’arrivo degli ospiti italiani sono segnali concreti della ripresa. Attraverso campagne mirate e investimenti mirati, si punta a rafforzare ancora di più la visibilità della provincia di Cremona all’interno di un contesto competitivo come quello del nord Italia, sempre più frequentato da viaggiatori esigenti.