Dopo la fase critica della pandemia, il turismo in Italia nel 2024 mostra segnali misti. Gli arrivi negli hotel si sono ridotti rispetto al 2019, mentre le presenze continuano a salire. Ciò indica una preferenza crescente per vacanze di durata maggiore, facendo emergere un turismo più stabile rispetto al passato.
Andamento generale degli arrivi e delle presenze negli hotel nel 2024
Nel corso del 2024, gli hotel italiani hanno registrato complessivamente 89.087.262 arrivi, un dato leggermente inferiore rispetto a quello del 2019, anno precedente alla pandemia. Nonostante questo calo negli arrivi, il numero delle presenze ha toccato quota 283.566.417, segnando un incremento importante rispetto agli anni precedenti. La permanenza media si è attestata a 3,2 giorni, confermando una tendenza verso soggiorni più lunghi.
Il confronto con il 2019 evidenzia come i pernottamenti siano migliorati dello 0,9% rispetto a quel periodo, mentre rispetto al 2023 sono cresciuti del 3%. Questo aumento riflette come i visitatori, sia italiani che stranieri, stiano scegliendo di trascorrere più tempo nelle strutture ricettive, dando stabilità al settore. Tali cifre rivelano un turismo che si sta adattando alle nuove abitudini di viaggio, con una maggiore attenzione alla qualità e alla durata del soggiorno, più che alla quantità dei visitatori.
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Differenze tra turismo italiano e straniero
L’analisi dei dati del 2024 mette a fuoco due andamenti opposti nel comportamento dei turisti italiani e stranieri. Gli arrivi e le presenze degli italiani hanno subito una flessione: le presenze nazionali sono scese dell’1,2% rispetto al 2023 e del 4,2% rispetto al 2019, segno di un minor interesse o di una riduzione della mobilità interna. Questo calo potrebbe legarsi a vari fattori, dalla situazione economica personale ai cambiamenti nelle preferenze di viaggio.
Al contrario, il turismo straniero continua a espandersi. Le presenze degli ospiti provenienti dall’estero si sono incrementate del 7,1% nell’ultimo anno e del 6,1% rispetto al 2019. Questo aumento rappresenta una spinta rilevante per il settore alberghiero, soprattutto in regioni come Toscana, Liguria e Lombardia, tradizionalmente preferite dai visitatori internazionali. L’interesse crescente dei turisti esteri contribuisce a compensare il calo del turismo domestico e mantiene viva l’economia legata al settore turistico.
Situazione nel primo trimestre 2025: un lieve calo delle presenze
I dati più recenti del primo trimestre 2025 mostrano che le presenze alberghiere in Italia hanno sfiorato i 44,5 milioni. Questo valore indica un calo dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nonostante si tratti di una flessione contenuta, segnala una fase di stabilizzazione del turismo dopo il boom degli ultimi anni.
Vari fattori possono aver influenzato questo andamento, tra cui la stagionalità, la concorrenza di altre destinazioni europee o il mutamento delle abitudini di viaggio dei turisti. Nel contempo, la permanenza media resta stabile, suggerendo che gli ospiti scelgano ancora soggiorni di durata mediamente simile. Le strutture continuano quindi a fare affidamento su una clientela fedele o su viaggiatori che preferiscono periodi più lunghi, riducendo così la frequenza ma aumentando la qualità della domanda.
Dati e tendenze del mercato turistico italiano
Nel complesso, questi dati evidenziano come il mercato turistico italiano rimanga solido, pur affrontando alcune sfide legate alla variazione dei flussi e alla concorrenza internazionale. Le oscillazioni registrate – soprattutto nel primo trimestre 2025 – indicano una fase di riassestamento dopo anni difficili per il settore.