Turismo a Padova cresce, indagine mostra presenze e obiettivi per il 2028

Turismo a Padova cresce, indagine mostra presenze e obiettivi per il 2028

Padova registra una crescita turistica significativa con l’obiettivo di raggiungere due milioni di presenze entro il 2028, grazie a una ricerca con Università e Ministero che analizza profili, percezioni e strategie.
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Padova registra una crescita significativa del turismo, con l’obiettivo di raggiungere due milioni di visitatori entro il 2028. Una ricerca con Università e Ministero analizza profili, percezioni e abitudini dei turisti per migliorare servizi e promozione, puntando a un’esperienza di qualità e sostenibile. - Gaeta.it

Padova registra un incremento significativo dei visitatori, e una recente ricerca condotta con l’Università e il Ministero svela molti dati rilevanti. L’analisi è stata pensata per monitorare flussi di turisti e orientare scelte amministrative, puntando a raggiungere traguardi importanti entro pochi anni. Le informazioni raccolte rivelano non solo numeri ma anche percezioni e abitudini dei visitatori.

I numeri del turismo a Padova e l’obiettivo per il 2028

Nel 2025, Padova mostra una crescita sensibile nel numero di turisti: la città mira a toccare i due milioni di presenze entro il 2028. Il risultato di questa ricerca arriva a quattro anni di distanza dall’ultima rilevazione, fornendo un quadro aggiornato e utile. Con i dati in mano, l’amministrazione comunale può definire strategie più puntuali per gestire il turismo.

L’obiettivo di due milioni di presenze rappresenta una sfida ambiziosa per una città medio-piccola, che si basa sì su importanti attrazioni culturali, ma deve anche sapersi adattare a nuovi flussi e tipologie di visitatori. L’analisi fornisce quindi un fondamentale punto di partenza per capire come la domanda turistica evolve e per calibrare al meglio le risorse da destinare a servizi, promozione e infrastrutture.

Queste stime permettono di pianificare interventi mirati per mantenere o elevare la qualità dell’esperienza turistica, evitando problemi come sovraffollamenti o disservizi che possono frenare l’interesse verso la città.

Profilo e provenienza dei visitatori: italiani e stranieri a confronto

La ricerca evidenzia che il 60% dei turisti sono italiani mentre il 40% è rappresentato da visitatori stranieri. Quest’ultima percentuale è in crescita, segno che Padova attrae sempre più interesse oltre confine. Considerando la composizione anagrafica, metà degli italiani rientra nella fascia d’età tra i 49 e i 70 anni, un dato che indica una predilezione per visitatori più maturi.

Le modalità di visita mostrano una differenza tra italiani e stranieri. Chi arriva dall’Italia tende a spostarsi soprattutto in famiglia, mentre i turisti stranieri si presentano spesso in gruppi organizzati o con pullman, ipotesi che richiede un diverso approccio nell’offerta turistica, soprattutto nel settore ricettivo e nella gestione dei servizi guida.

Questa segmentazione orienta anche la comunicazione e la promozione, permettendo di sviluppare offerte personalizzate per target specifici. Secondo gli intervistati, Padova gode di una buona reputazione che si rispecchia nell’intenzione di ritornare o consigliare la città ad altri.

Percezione della città tra i turisti: pulizia, tranquillità e qualche critica

La maggior parte dei turisti percepisce Padova come pulita e tranquilla. Circa il 65% conosce la città come Urbs Picta, un riferimento al patrimonio di affreschi riconosciuto dall’Unesco, che rappresenta un richiamo culturale importante. Questo dato sottolinea l’efficacia delle campagne di promozione culturale negli ultimi anni.

Più del 75% dei visitatori consiglierebbe Padova a un amico, un parametro significativo che indica un alto livello di soddisfazione. Una percentuale analoga afferma di aver trovato la città più interessante o meglio di quanto si aspettasse, segno di una buona esperienza complessiva.

Non mancano però alcune critiche, sia pure minoritarie. Alcuni segnali riguardano disservizi o aspetti che potrebbero essere migliorati, come l’accessibilità o le informazioni turistiche nei punti di interesse. Questi feedback rappresentano un termometro utile per amministrazione e operatori per calibrare interventi mirati.

La visione dei visitatori resta dunque prevalentemente positiva, ma la città deve continuare a lavorare per mantenere e migliorare quei dettagli che possono influire sull’esperienza complessiva.

Il ruolo dell’amministrazione e la collaborazione con università e ministero

L’indagine è stata realizzata in collaborazione con l’Università locale e il Ministero competente, segnale di un dialogo attivo tra istituzioni per monitorare e gestire i flussi turistici in modo concreto. Questa sinergia permette di operare su dati concreti e aggiornati e tradurli in scelte pratiche.

Andrea Colasio, assessore al turismo di Padova, ha sottolineato “l’importanza di conoscere a fondo la realtà per arrivare a decisioni più efficaci”. La ricerca ha coinvolto i turisti direttamente, con interviste in piazza e presso i monumenti simbolo, per cogliere impressioni e motivazioni alla base della visita.

Questo approccio a diretto contatto con i visitatori aiuta a comprendere non solo le tendenze ma anche le aspettative, fondamentale per orientare servizi ed eventi futuri. Un lavoro di questo tipo aiuta anche a intercettare segnali di possibile criticità e a testare l’efficacia delle iniziative finora messe in campo.

Tutto ciò indica una crescente attenzione dell’amministrazione verso un turismo che non sia solo numeri ma esperienza di qualità, finalizzata a valorizzare il patrimonio cittadino e a sostenere l’economia locale.

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