Il turismo a Caserta mostra segnali di crescita grazie anche all’afflusso verso la Reggia, ma il settore si trova ancora a dover affrontare problemi legati alla gestione comunale e alla mancanza di una pianificazione chiara. I commissari prefettizi arrivati da poco più di dieci giorni si trovano a gestire un dossier delicato che coinvolge scadenze e programmi già avviati, con l’obiettivo di mantenere e valorizzare l’attrattiva turistica della città .
Aumento dei flussi turistici tra ponti e aperture strategiche
L’arrivo della bella stagione ha portato migliaia di turisti a Caserta. In particolare, i lunghi fine settimana del 25 aprile e del 1 maggio, accompagnati da aperture gratuite della Reggia, hanno favorito la presenza di visitatori. Molti di questi hanno scelto di soggiornare nelle strutture ricettive della città , riempiendo bar, ristoranti e locali. La Reggia, ormai consolidata come meta di richiamo culturale, rappresenta un punto fermo per l’incremento dei flussi turistici.
Nonostante questo afflusso notevole, gli operatori economici lamentano che il turismo finisce per lasciare poco sul territorio. Il presidente provinciale di Confcommercio, Lucio Sindaco, ha evidenziato come sia necessario far sì che i visitatori restino più a lungo, consumino e acquistino prodotti locali. Senza questi elementi concreti, il turismo rischia di rappresentare solo un’onda di passaggio, che aumenta la frequentazione ma non si traduce in benefici reali per l’economia cittadina.
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L’assenza di un coordinamento promozionale e i limiti della programmazione
Il comparto turismo a Caserta soffre per la mancanza di una regia unificata, in grado di garantire continuità e stabilità , a prescindere dall’andamento delle amministrazioni comunali. Gli operatori locali hanno chiesto più volte di attivare le DMO , enti di coordinamento istituiti dalla Regione, ma ancora poco presenti sul territorio.
Francesco Marzano, imprenditore nel settore turistico, ha sottolineato che una struttura di questo tipo potrebbe coinvolgere vari enti come Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio e associazioni, dando vita a un sistema indipendente dalle crisi politiche. Senza questo punto di riferimento stabile, rischiano di rimanere sospesi progetti importanti, compromettendo lo sviluppo e il consolidamento del turismo.
Il tavolo del turismo, istituito dal Comune, ha avuto momenti di attività alternati a pause che ne hanno bloccato l’efficacia. Giovanni Bo, presidente della sezione Turismo di Confindustria Caserta, ha ricordato come una proposta fosse quella di affidare la guida di questo tavolo alla direzione della Reggia, un punto di riferimento certo. Ma l’idea non ha avuto seguito e il tavolo è attualmente fermo, lasciando senza programmazione il settore.
Le complicazioni legate alla gestione comunale e l’impatto sulle iniziative turistiche
L’amministrazione comunale, sciolta per infiltrazioni mafiose e ora guidata da commissari prefettizi, ha introdotto procedure più rigide per l’organizzazione degli eventi. Tra queste, l’obbligo dell’autocertificazione antimafia ha rallentato o fermato alcune iniziative turistiche già in programma. Questo aspetto, confermato da Domenico Villano, presidente della Pro loco San Leucio, evidenzia come l’esigenza di requisiti di sicurezza e legalità si scontri con tempi burocratici non sempre compatibili con la rapidità richiesta dalla programmazione turistica.
Revisione delle tariffe e questioni aperte
I commissari dovranno anche affrontare la revisione delle tariffe per l’utilizzo di beni comunali, come il Belvedere, in occasione di eventi culturali e manifestazioni. Associazioni di categoria aspettano risposte precise riguardo varie questioni aperte, dalle tariffe alla destinazione di fondi. Un caso emblematico riguarda la tassa di soggiorno, attiva a Caserta solo da gennaio 2025, sulla quale manca ancora chiarezza riguardo a introiti e utilizzo delle somme raccolte.
Il presidente di Federalberghi Caserta, Sebastiano Simone, ha evidenziato che la piattaforma Paytourist ha registrato più di 51mila turisti in 141 strutture dall’inizio dell’anno. Il dato suggerisce un introito potenziale intorno agli 80mila euro nei primi quattro mesi, con proiezioni che potrebbero superare i 200mila euro entro fine anno. Questi fondi, però, sono ancora privi di una destinazione ufficiale nota agli operatori.
Progetti bloccati e attese per la valorizzazione della reggia
La Reggia di Caserta ha completato i lavori necessari per aprire un ingresso da corso Giannone, che dovrebbe facilitare l’accesso dei visitatori. Anche la cartellonistica informativa è in fase di completamento, con nuovi totem distribuiti all’interno e all’esterno del complesso monumentale. Tuttavia, l’apertura di questo accesso è ancora in stand by a causa di interventi da parte del Comune non ancora conclusi.
Il dirigente comunale Vitelli, coinvolto nella questione, ha programmato un incontro con rappresentanti della Reggia per superare le difficoltà residue. La riattivazione di questo ingresso sarebbe un elemento importante per facilitare l’afflusso turistico e dare ulteriore impulso alle visite. Al momento resta un punto critico che testimonia le difficoltà nella collaborazione tra enti pubblici nella gestione del patrimonio culturale e turistico.
Anche a fronte della crescita dei visitatori, le criticità burocratiche e organizzative condizionano ancora il decollo pieno di un turismo stabile e vantaggioso a Caserta. Gli operatori e i commissari si trovano davanti alla sfida di gestire e rilanciare un settore che rappresenta un patrimonio importante per la città e il territorio.