Scheletro completo ritrovato nel campo di via la monachina a roma durante lavori di bonifica

Scheletro completo ritrovato nel campo di via la monachina a roma durante lavori di bonifica

Un operaio scopre uno scheletro umano in un campo di via la Monachina a Roma il 17 luglio 2025; indagini della polizia di stato e accertamenti medico-legali al policlinico Gemelli sono in corso.
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Il 17 luglio 2025 a Roma, in via la Monachina, è stato ritrovato uno scheletro umano durante lavori di bonifica, avviando un'indagine per identificarne l'origine e la vittima. - Gaeta.it

Un ritrovamento macabro ha scosso via la monachina a roma nel pomeriggio del 17 luglio 2025. Durante operazioni di bonifica di un campo, alcuni operai si sono imbattuti in uno scheletro umano nascosto tra l’erba alta, elemento che ha portato subito all’intervento delle forze dell’ordine. La scoperta ha aperto un’indagine sui resti ancora da identificare.

Ritrovamento dello scheletro e primo intervento

L’allarme è scattato nel corso dei lavori, quando un operaio intenta a spostare un tronco d’albero ha notato un oggetto bianco tra le sterpaglie. Inizialmente sembrava un pallone da calcio, ma facendo attenzione ha riconosciuto un teschio umano. Poco distante, sono state trovate altre ossa, oltre cinquanta frammenti sparsi nel terreno, quasi interamente nascosti dalla vegetazione incolta. Sul posto sono arrivati gli agenti del gruppo Aurelio della polizia di stato. Gli investigatori hanno subito delimitato l’area per impedirne l’accesso e preservare le tracce.

Il terreno è stato posto sotto sequestro giudiziario. Le autorità hanno prelevato lo scheletro per trasferirlo al reparto di medicina legale del policlinico Gemelli di roma. Qui gli esperti avvieranno accertamenti per determinare caratteristiche anagrafiche della vittima, come sesso ed età, e ottenere una prima datazione dei resti. Ogni passo in questa fase è fondamentale per ricostruire la storia dietro questa scoperta.

Indagini e accertamenti in corso

Le autorità sono al lavoro per chiarire le circostanze del ritrovamento. Al momento gli inquirenti, coordinati dalla procura della repubblica di roma, mantengono tutte le ipotesi aperte, senza escludere nessuna pista. Gli accertamenti verranno condotti con attenzione e prevedono analisi scientifiche approfondite.

Saranno incrociati i risultati degli esami con le banche dati delle persone scomparse a roma e nelle aree limitrofe, anche se fino a ora non risultano segnalazioni che possano collegarsi direttamente a questi resti. L’assenza di indizi immediati rende la ricerca più complessa. I prossimi test forensi dovranno fornire elementi utili per capire da quanto tempo il corpo si trovi sepolto o abbandonato nel terreno.

Il contesto della scoperta in città

Via la monachina si trova nella zona ovest di roma. Il luogo del ritrovamento è un campo incolto che non dovrebbe essere frequentato abitualmente da persone. La decisione di bonificare l’area faceva parte di un intervento per rendere sicuro quel pezzo di territorio. I lavori sono stati sospesi dopo la scoperta per permettere operazioni della polizia scientifica.

Il rinvenimento di scheletri in città, anche se raro, non è un evento senza precedenti. Roma, con la sua lunga storia e le tante stratificazioni urbanistiche, conserva molte testimonianze del passato, alcune nascoste sotto terreni a volte dimenticati o poco frequentati. In questo caso spetta agli inquirenti individuare se si tratta di resti recenti o appartenenti a un passato più remoto.

Prossimi step e possibili sviluppi

Ora la priorità della procura e degli agenti è identificare la persona a cui appartengono le ossa. Le analisi medico-legali di dna, datazione al radiocarbonio e altri esami permetteranno di fornire un quadro più preciso. Se emergessero elementi che collegano il ritrovamento a un caso di sparizione recente si potrà aprire una nuova fase investigativa.

I risultati arriveranno nelle prossime settimane, nel frattempo l’area resterà isolata per garantire integrità delle prove. Soltanto una serie di riscontri concreti permetterà di far chiarezza sull’origine dello scheletro, con l’obiettivo di restituire nome e storia alla persona ritrovata in via la monachina.

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