Le tensioni commerciali a livello globale restano al centro delle strategie economiche degli Stati Uniti nel 2025. Il presidente Donald Trump, tramite la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, ha ribadito l’intenzione di mantenere una tariffa doganale base del 10% non solo per il Regno Unito ma anche nelle negoziazioni con altri Paesi, in particolare la Cina e l’Unione Europea. Questi sviluppi riflettono un percorso complesso che determina rapporti commerciali e rivalità economiche tra le maggiori potenze mondiali.
Le conferme di karoline leavitt sui dazi del 10%
Al briefing ufficiale della Casa Bianca, Karoline Leavitt ha sottolineato che la tariffa doganale del 10% rappresenta una soglia di base nel corso delle trattative commerciali di Washington. Interrogata sull’ipotesi che tale dazio resti in vigore anche dopo eventuali accordi bilaterali, la portavoce ha precisato che il presidente Trump è intenzionato a mantenere quel livello come minimo obbligatorio.
Leavitt ha inoltre citato la proposta di una riduzione all’80% della tariffa, un tema che sarà valutato durante il meeting previsto nel weekend in Svizzera tra delegazioni statunitensi e cinesi. Nelle discussioni con Pechino, il governo americano richiede concessioni precise per poter modificare le tariffe doganali, evitando riduzioni unilaterali. Il segretario Bessent avrà il compito di negoziare questi punti con la controparte cinese.
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Trump celebra l’accordo con il regno unito e rilancia i dazi
Il presidente Trump ha commentato l’intesa commerciale recentemente firmata con il Regno Unito definendola “straordinaria per entrambi i Paesi”. Un esempio concreto è arrivato dall’ordine di 10 miliardi di dollari firmato da British Airways per nuovi aeromobili Boeing, considerato da Trump una dimostrazione tangibile del successo dell’accordo.
Nel suo intervento pubblicato su Truth Social, Trump ha ribadito il ruolo dei dazi come strumento economico fondante per gli Stati Uniti, affermando che queste politiche porteranno guadagni significativi al Paese. Il presidente ha inoltre attaccato apertamente la giornalista di Msnbc Stephanie Ruhle, accusandola di diffondere disinformazione sui dazi e definendola “neurotica ed esausta”. Trump ha esteso le critiche alla rete Msnbc, denunciandone la veste di “voce del Partito Democratico” e sollecitando possibili sanzioni fiscali nei confronti dell’emittente e del gruppo Comcast.
Colloquio telefonico tra trump e merz su dispute commerciali con l’ue
Lunedì 5 maggio 2025, Donald Trump e il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz hanno avuto un colloquio telefonico dedicato ai rapporti economici e ai conflitti commerciali in corso tra Stati Uniti e Unione Europea. Entrambi hanno manifestato l’intenzione di porre fine rapidamente a queste controversie, pur mantenendo una certa cautela sulle modalità di negoziazione.
Merz ha commentato di aver fatto i complimenti a Trump per l’accordo raggiunto con il Regno Unito, considerandolo una buona base di partenza, ma ha anche sottolineato l’impossibilità di adottare la stessa formula con singoli Stati membri dell’Ue. Entrambi sembrano consapevoli che rafforzare le dispute non sarebbe vantaggioso. Il cancelliere ha evidenziato la necessità di discutere anche temi tecnici legati agli standard tecnologici e al mutuo riconoscimento, aspetti che secondo Merz hanno un peso pari o superiore a quello dei dazi doganali.
Le intenzioni di trump per le trattative future
Durante il colloquio Trump ha invitato Merz negli Stati Uniti per proseguire le conversazioni di persona, un segnale che le tensioni commerciali tra le due potenze saranno un tema centrale nei prossimi mesi. Nel frattempo, in America cresce il dibattito sugli effetti negativi delle tariffe imposte che, nonostante l’intento protezionista, iniziano a mostrare ripercussioni in settori chiave.