Truffe finanziarie sui social, la Consob ricorda lo schema Ponzi e come evitarle

Truffe finanziarie sui social, la Consob ricorda lo schema Ponzi e come evitarle

La Consob lancia una campagna contro le truffe finanziarie online nel 2025, richiamando l’attenzione sullo schema Ponzi e offrendo strumenti per riconoscere e difendersi dalle frodi sui social network.
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La Consob lancia una campagna contro le truffe finanziarie online, richiamando l’attenzione sullo schema Ponzi e offrendo strumenti per riconoscere e difendersi dalle frodi sui social network. - Gaeta.it

Le truffe legate agli investimenti online continuano a rappresentare un problema diffuso nel 2025. La Consob ha deciso di fornire un richiamo ai risparmiatori sulle frodi finanziarie che si propagano in particolare sui social network, con una campagna che richiama l’attenzione sullo schema Ponzi. Il video realizzato dalla commissione racconta la storia di uno dei raggiri più famosi, per aiutare chi investe a riconoscere i segnali di pericolo. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza e mettere in guardia contro offerte abusive.

La storia di charles ponzi e la nascita di uno schema truffaldino

Charles Ponzi è stato un italiano emigrato negli Stati Uniti all’inizio del Novecento, che ha portato alla luce un tipo di truffa che ancora oggi colpisce migliaia di persone. La sua idea, che oggi chiamiamo schema ponzi, consisteva nel promettere guadagni elevati e garantiti a investitori, pagati non con profitti reali ma con i soldi degli altri risparmiatori appena entrati. Questa catena di pagamenti illusori si è rivelata insostenibile, durando soltanto qualche mese prima che Ponzi venisse arrestato. La sua truffa durò solo “un mattino” ma lasciò dietro di sé una scia di persone ingannate, una testimonianza di come il meccanismo sia semplice ma efficace nel creare false aspettative di guadagno.

Come lo schema ponzi si evolve sui social e sul web oggi

Questo schema è stato ripreso e riplasmato dai truffatori contemporanei adattandolo alle piattaforme digitali. Ora circola soprattutto sui social network e sugli smartphone. Vengono proposte opportunità d’investimento presentate come facili e a basso rischio, in realtà spesso abusive o senza alcuna autorizzazione valida. Le offerte si diffondono tramite video, post sponsorizzati o messaggi privati, con promesse di guadagni rapidi e sicuri. Le vittime, attratte dalla pubblicità aggressiva e dalla pressione del gruppo, finiscono per consegnare denaro senza poterlo recuperare. L’illusione di guadagnare senza rischi rimane la leva principale per ingannare i meno esperti.

La campagna consob per contrastare le truffe finanziarie online

La Consob ha lanciato un video che richiama la vicenda di Charles Ponzi per mettere in guardia risparmiatori e utenti social. L’obiettivo è mostrare come certi meccanismi truffaldini si ripetano ma con facce nuove. Il messaggio invitato a valutare con attenzione ogni proposta, prima di affidare i propri risparmi a sconosciuti o a piattaforme non autorizzate. Il video riassume in modo chiaro i rischi di queste offerte e suggerisce di verificare le fonti ufficiali prima di agire. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di informazione e tutela che la Consob porta avanti da anni per proteggere il pubblico da frodi e investimenti poco trasparenti.

Strumenti e risorse per riconoscere e difendersi dalle truffe finanziarie

A chi vuole approfondire il tema, la Consob mette a disposizione un’area dedicata sul proprio sito, chiamata “occhio alle truffe!”. Qui si trovano guide, consigli e segnali di allarme per riconoscere proposte sospette. L’obiettivo è fornire elementi concreti per capire se un investimento è autorizzato o si tratta di una truffa, con attenzione particolare a quelle forme che girano sui social e via app. Il vademecum indica come controllare i registri ufficiali, capire chi sono gli intermediari e diffidare di chi promette guadagni immediati senza rischi. Questi strumenti aiutano a muoversi con più sicurezza in un mercato dove le persone meno esperte sono le più a rischio.

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