Negli ultimi giorni a montegiorgio e porto san giorgio, entrambe in provincia di fermo, si sono verificati nuovi episodi di truffe messe a segno ai danni di persone anziane. I raggiri, ormai ricorrenti in molte zone d’Italia, consistono in sotterfugi costruiti attorno a vicende fittizie, come un figlio disperso o un incidente stradale inventato. Le forze dell’ordine sono riuscite ad identificare e denunciare tre uomini originari della campania, autori degli inganni. Questi eventi mostrano il modo in cui i truffatori colpiscono fasce vulnerabili della popolazione e le misure prese per tutelarle.
La truffa del finto figlio che ha perso il telefono: il caso di porto san giorgio
Un episodio recente ha avuto come protagonista una donna anziana di porto san giorgio. Un giovane di 24 anni, residente in provincia di caserta, ha contattato la vittima fingendosi sua figlia. Il raggiro si è svolto tramite un messaggio whatsapp in cui il truffatore ha sostenuto di aver smarrito il proprio telefono. Ha quindi chiesto un aiuto urgente per poter acquistare un nuovo apparecchio, suggerendo alla donna di inviare una somma di denaro. La vittima ha effettuato un bonifico di 1.695 euro, convinta di prestare aiuto a un familiare in difficoltà.
Prontezza e denuncia ai carabinieri
L’inganno avrebbe potuto andare avanti se non fosse stato per la prontezza della donna, che si è rivolta ai carabinieri. Le indagini hanno portato rapidamente all’individuazione del responsabile. Il giovane campano è stato denunciato per truffa. Il caso evidenzia come i malintenzionati sfruttino la buona fede e la fiducia nelle relazioni familiari, specialmente in quelle più delicate come con gli anziani. Il mezzo digitale, in questo caso whatsapp, si configura come uno strumento semplice e rapido per mettere in atto il raggiro.
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Le truffe del finto incidente a montegiorgio: due uomini denunciati
A montegiorgio le forze dell’ordine hanno identificato due uomini di 45 e 47 anni, entrambi con origini campane, implicati in episodi simili di truffa. La tecnica era la cosiddetta “truffa del finto incidente”. Solitamente, gli autori simulano un sinistro stradale, coinvolgendo spesso un familiare della vittima o un conoscente, per informarla di un presunto incidente che richiede un risarcimento immediato o un pagamento urgente.
Modalità e vittime
Le vittime, in questi casi ancora una volta persone anziane, cadono nella rete dei truffatori spaventate dall’urgenza e preoccupate per la presunta situazione. I carabinieri di montegiorgio hanno raccolto le denunce e avviato le indagini, riuscendo a dimostrare la falsità degli incidenti. I due uomini sono stati denunciati alla procura per i reati contestati. Questi casi sottolineano quanto spesso si sfruttino situazioni di stress e paura per ingannare chi ha meno strumenti per difendersi.
La vulnerabilità degli anziani e il lavoro dei carabinieri per tutelarli
Gli anziani rappresentano un gruppo a rischio per i reati contro il patrimonio, in quanto sono più esposti alla confusione e alla pressione psicologica. Subire una truffa significa, per loro, affrontare non solo una perdita economica, ma anche una ferita più profonda di natura emotiva. L’esperienza della vittimizzazione lascia spesso segni difficili da cancellare.
Le autorità, in particolare i carabinieri, hanno avviato campagne di prevenzione rivolte a rafforzare il dialogo con questa fascia di popolazione. L’obiettivo è stimolare modelli di comportamento che riducano la possibilità di cadere preda di truffatori. Informare gli anziani sulle tecniche più comuni e invitare a segnalare subito situazioni sospette aiuta a costruire un fronte di difesa collettivo. Il contatto diretto e frequente tra forze dell’ordine e cittadini contribuisce a consolidare la fiducia verso le istituzioni e a mantenere alta la guardia nei confronti dei raggiri.
Le denunce e le indagini condotte dimostrano che l’azione delle forze dell’ordine può interrompere queste attività criminose e riportare un minimo di sicurezza nelle comunità locali. Rimane fondamentale, però, la collaborazione degli stessi potenziali bersagli delle truffe, che devono essere messi in condizione di riconoscere le situazioni pericolose e adottare comportamenti corretti per evitare di subire ulteriori danni.