Truffa del finto maresciallo a Avigliano: arrestati due giovani per tentata frode

Truffa del finto maresciallo a Avigliano: arrestati due giovani per tentata frode

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Truffa del finto maresciallo a Avigliano: arrestati due giovani per tentata frode - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un episodio inquietante si è verificato ad Avigliano, in provincia di Potenza, dove un’80enne è stata vittima della nota truffa del finto maresciallo dei Carabinieri. Grazie alla prontezza della donna, i veri militari hanno potuto arrestare due giovani, entrambi provenienti dalla provincia di Napoli, che avevano tentato di estorcere 4.500 euro all’anziana. L’accaduto non è solo un drammatico esempio di come la truffa stia diffondendosi, ma anche un monito per tutti a rimanere vigili di fronte a simili tentativi di frode.

La dinamica della truffa

Una telefonata inquietante

Tutto è cominciato con una telefonata. Uno dei due giovani, spacciandosi per un maresciallo dei Carabinieri, ha contattato l’anziana dichiarando che era necessaria una somma di denaro per evitare spiacevoli conseguenze legali riguardo a un pacco postale intestato al suo nipote. In tal modo, cercava di convincerla che il pagamento fosse indispensabile per sbloccare la situazione e che, senza di esso, avrebbe potuto affrontare gravi problemi di natura penale. È una strategia comune tra i truffatori: utilizzare la paura e la pressione psicologica per ottenere denaro.

Il piano ingannevole

La truffa sembrava essere ben orchestrata. Dopo la telefonata, il secondo giovane si è recato presso l’abitazione della donna, presentandosi come il direttore dell’ufficio postale. L’uomo sosteneva di essere stato incaricato di raccogliere il denaro necessario e ha cercato di guadagnare la fiducia della vittima, per poter ottenere i soldi. Questo stratagemma ha ulteriormente alimentato il clima di terrore e incertezza nell’anziana, che a quel punto era valorizzata da una sovrabbondanza di paura e preoccupazione.

La reazione della vittima

Nonostante il tentativo di manipolazione, la donna si è mostrata sveglia e ha deciso di contattare i Carabinieri. Questa scelta si è rivelata cruciale. L’intuito della vittima ha infatti avviato un immediato intervento delle forze dell’ordine, che hanno subito messo in atto le procedure necessarie per identificare e fermare i malintenzionati. Grazie alla sua reazione, si è potuto evitare che la truffa andasse a buon fine.

L’arresto e le conseguenze legali

Intervento immediato delle forze dell’ordine

Dopo la segnalazione della donna, i Carabinieri sono giunti rapidamente sul posto, avviando le indagini e fermando i due sospetti, entrambi di appena 21 anni. Il tempestivo intervento ha reso possibile la cattura dei giovani prima che potessero allontanarsi con il denaro.

Misure cautelari e responsabilità

Successivamente, l’arresto per tentata truffa è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il capoluogo lucano, il quale ha disposto l’imposizione degli arresti domiciliari. Inoltre, è stata disposta l’applicazione del braccialetto elettronico per monitorare i movimenti dei due ragazzi durante il periodo di detenzione domiciliare. Questa misura non solo consente di rispettare le leggi vigenti, ma rappresenta anche un segnale forte contro i crimini di truffa, ponendo l’accento sull’importanza della responsabilità individuale.

Un appello alla vigilanza

Gli eventi di Avigliano pongono l’accento sulla necessità di una costante attenzione verso le truffe, specialmente quelle rivolte agli anziani. Ogni cittadino è chiamato a fare la propria parte per informarsi e diffondere la conoscenza dei metodi utilizzati dai truffatori. Hanno diritto a vivere la loro vita in sicurezza, senza la paura di rimanere vittime di malintenzionati. La collaborazione tra la comunità e le forze dell’ordine è fondamentale per prevenire e contrastare reati di questo tipo, creando un ambiente di supporto e protezione per tutti.

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