Una nuova mostra dà vita al Maxxi L’Aquila dal 7 giugno fino al 16 novembre 2025. “True Colors. Tessuti: movimento, colori e identità” esplora il ruolo del tessuto nell’arte contemporanea con installazioni e performance di giovani artiste. Il progetto nasce dal dialogo tra opere della collezione del Maxxi, nuovi lavori e il contesto storico di Palazzo Ardinghelli, creando una relazione tra arte e spazio culturale.
L’arte del tessuto come linguaggio di identità e politica
Il tessuto si presenta non solo come materiale, ma come veicolo per raccontare storie di appartenenza, genere e politica. Le opere esposte puntano su intrecci, colori e movimenti per esprimere temi legati all’identità di chi li crea e di chi li rappresenta. Non si tratta semplicemente di manufatti, ma di lavori che riflettono questioni sociali e culturali contemporanee.
Artiste protagoniste e performance coinvolgenti
Artiste come Chiara Bertini, Fanny Borel, Donatella Saroli e Anne Palopoli portano in mostra la loro interpretazione di queste tematiche tramite performance, che spesso chiedono al pubblico un coinvolgimento diretto. I tessuti diventano un mezzo per esplorare dinamiche personali e collettive. Diverse generazioni di artisti internazionali si confrontano, mostrando approcci divergenti e complementari.
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Le tecniche esposte includono sperimentazioni su fibre naturali e sintetiche, accostamenti cromatici e intrecci creativi. Alcune opere sono pensate per essere indossate o utilizzate in azioni performative, facilitando un’interazione che sposta l’opera dal semplice oggetto artistico a qualcosa di vivo e dinamico. Questo intento coinvolge lo spettatore in modo diretto, favorendo una fruizione attiva oltre l’osservazione passiva.
Il percorso espositivo tra arte contemporanea e architettura storica
La mostra si svolge in Palazzo Ardinghelli, sede del Maxxi L’Aquila, una struttura barocca che si presta a un confronto interessante tra antico e moderno. L’allestimento ha lo scopo di generare nuovi dialoghi tra gli spazi architettonici e le opere tessili. Il viaggio all’interno del palazzo si trasforma in un’esperienza sensoriale che coinvolge l’intera percezione, amplificando i temi trattati.
Interazione tra arte e luogo
Palazzo Ardinghelli, con le sue sale affrescate e i dettagli architettonici, offre un contesto che mette in risalto le texture e i colori delle opere. Alcuni lavori sono site-specific, realizzati cioè per interagire con un preciso ambiente del palazzo. In questo modo la mostra trasforma gli spazi museali, facendoli diventare parte integrante dell’opera.
La scelta di questo luogo mira anche a creare un ponte tra passato e presente, valorizzando la storia cittadina attraverso l’arte contemporanea. La commistione di elementi tradizionali e linguaggi attuali sollecita il visitatore a riflettere sulla trasformazione culturale. La mostra, così, intesse un racconto che unisce memoria e contemporaneità.
Le performance e il coinvolgimento del pubblico tra arte e partecipazione
Il progetto “True Colors” non si limita a mostrare opere statiche, ma punta molto sul coinvolgimento attivo. Le artiste Chiara Bertini, Fanny Borel, Donatella Saroli e Anne Palopoli sono protagoniste di performance che si svolgono durante il periodo della mostra. Questi eventi aprono spazi di interazione in cui il pubblico partecipa direttamente, diventando parte dell’opera.
Alcune delle creazioni sono pensate per essere indossate o manipolate dai visitatori, ampliando la funzione del tessuto da semplice materiale a strumento di comunicazione e di esperienza. I workshop organizzati parallelamente consentono di approfondire le tecniche artigianali e di discutere i temi affrontati in mostra. Queste attività creano una relazione tra museo e cittadinanza, stimolando un confronto aperto.
Il coinvolgimento attivo del pubblico amplifica il valore dell’evento, favorendo uno scambio culturale che va oltre la tradizionale visita. Il tessuto assume così una doppia natura: materia fisica e simbolo di comunità che si trasforma e si esprime di continuo. L’esperienza si rinnova giorno dopo giorno, adattandosi ai diversi incontri e alle presenze.
Supporto istituzionale e attenzione al territorio aquilano
La mostra è organizzata con il sostegno della Cassa Depositi e Prestiti e il patrocinio del Comune dell’Aquila. Un’attenzione particolare è dedicata al rapporto tra il museo e la comunità locale, evidente nella decisione di mantenere l’ingresso gratuito per i residenti. Un gesto che rafforza il legame tra cultura e città.
Dichiarazioni di esponenti del maxxi
Emanuela Bruni, presidente del Maxxi L’Aquila, ha espresso la soddisfazione per il debutto con questa mostra che intreccia passato e futuro. Bruni ha sottolineato come “True Colors” rappresenti un omaggio sia all’identità locale che alla dimensione globale dell’arte. Anche Francesco Stocchi, direttore artistico del Maxxi, ha descritto la mostra come «un organismo vivo» capace di trasformare Palazzo Ardinghelli.
Monia Trombetta, curatrice dell’evento e direttrice di Maxxi Arte, ha evidenziato l’importanza del patrimonio tessile presente nel museo, da cui la mostra ha tratto ispirazione. L’obiettivo dichiarato è quello di arricchire il patrimonio culturale pubblico e mantenere costante il dialogo con la comunità aquilana, valorizzando allo stesso tempo la produzione artistica contemporanea.
L’evento si inserisce così in una strategia culturale che mira a consolidare il Maxxi L’Aquila come punto di riferimento per arte e partecipazione, riconnettendo il museo con la storia e l’identità della città attraverso la creatività.