Trovato morto un cercatore di funghi di Arosio in alta Valsassina, seconda tragedia in poche settimane

Trovato morto un cercatore di funghi di Arosio in alta Valsassina, seconda tragedia in poche settimane

Sergio Radaelli di Arosio trovato morto nei boschi di Crandola in alta Valsassina durante una raccolta funghi; simile tragedia avvenuta due settimane fa coinvolgendo Marco Panzeri di Valgreghentino.
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Sergio Radaelli, 55 anni, è stato trovato morto nei boschi di Crandola, Valsassina, dopo essersi perso durante una raccolta di funghi. Si tratta della seconda tragedia simile in due settimane nella stessa zona, evidenziando i rischi legati a questa attività e l'importanza della prudenza. - Gaeta.it

Sergio Radaelli, 55 anni, di Arosio in provincia di Como, è stato rinvenuto morto nel pomeriggio di oggi nei boschi di Crandola, in alta Valsassina. L’uomo si era allontanato per cercare funghi insieme alla moglie ma non ha fatto ritorno al punto di incontro fissato. Le forze di soccorso hanno avviato le ricerche e lo hanno trovato senza vita nel tardo pomeriggio. Il fatto richiama una situazione simile verificatasi due settimane fa nella stessa zona, dove un altro cercatore di funghi aveva perso la vita.

La scomparsa e le ricerche a crandola

Nella giornata di oggi Sergio Radaelli aveva deciso di andare in alta Valsassina per una giornata di raccolta funghi con sua moglie. I due si sono divisi per coprire un’area più estesa nei boschi attorno a Crandola, nel lecchese. Alle ore previste per il rientro, l’uomo non si è presentato nel luogo stabilito per il ritrovo. Allarmata dalla sua assenza la moglie ha allertato subito i soccorsi. Sono entrati in azione i vigili del fuoco e i volontari del soccorso alpino che hanno perlustrato la zona per rintracciare Radaelli.

Ricerche in condizioni difficili

Le ricerche si sono svolte principalmente in terreni impervi e boschivi, caratterizzati da sentieri nascosti e variazioni di quota che hanno complicato le operazioni. La localizzazione del cercatore di funghi senza vita nel tardo pomeriggio ha confermato il timore peggiore per i soccorritori e i familiari. Al momento non sono stati resi noti dettagli sullo stato del corpo o sulle cause specifiche del decesso, ma si esclude il coinvolgimento di terzi.

La tragedia simile avvenuta due settimane fa

Non è la prima volta che in questa porzione di Valsassina si verificano incidenti mortali legati alla raccolta dei funghi. Solo quindici giorni fa, Marco Panzeri, un uomo di 33 anni residente a Valgreghentino , è deceduto nei boschi di Crandola in circostanze analoghe. Anche lui si era allontanato lungo i sentieri per cercare funghi, poi le ricerche avevano portato al suo ritrovamento senza vita.

Casistiche simili mettono in luce i rischi cui vanno incontro persone che si spingono in ambienti montani e boschivi, specialmente in assenza di un contatto diretto e continuo con i compagni di escursione. Ambienti complessi e condizioni spesso mutevoli possono contribuire a provocare disorientamento, infortuni e scompensi fisici. I soccorritori hanno dovuto affrontare situazioni delicate e territori scoscesi per portare a termine le operazioni in entrambe le tragedie.

Le risposte delle autorità e la prevenzione

Dopo questi eventi, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sottolineano la necessità di maggiore attenzione durante le escursioni in cerca di funghi. È fondamentale non allontanarsi troppo dai compagni e concordare punti di incontro precisi e ben segnalati. Inoltre si invita a portare con sé strumenti per la comunicazione e abbigliamento adeguato che favorisca la visibilità anche in caso di condizioni meteo avverse.

Campagne informative e sicurezza

Le autorità locali stanno valutando l’opportunità di diffondere campagne informative, specie nei periodi di alta stagione per la raccolta, per ricordare ai frequentatori dei boschi le regole base di sicurezza. L’intervento tempestivo del soccorso alpino e dei vigili del fuoco ha permesso di chiudere efficacemente le operazioni di ricerca, ma ha anche evidenziato le difficoltà operative presenti sul territorio.

Il ripetersi di tragedie simili nella stessa zona mette in guardia sulle insidie naturali legate a questo tipo di attività e invita a un comportamento più prudente. Le aree boschive dell’alta Valsassina, in provincia di Lecco, mantengono una bellezza affascinante, che però richiede cautela e preparazione da parte di chi le attraversa per cercare funghi o dedicarsi ad altre attività all’aperto.

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