Due uomini residenti tra le province di Avellino e Napoli sono stati fermati e arrestati dai carabinieri a Crotone, durante un controllo sulla statale 106, con tre pistole prive di matricola e quasi cinquantamila euro in contanti nascosti nell’auto. L’operazione rientra nei controlli intensificati durante il periodo pasquale coordinati dalla Procura locale.
il fermo sullo statale 106 e il sospetto dei carabinieri
L’allarme è scattato il 18 aprile 2025, durante un normale servizio dei carabinieri della compagnia di Crotone. L’attenzione si è concentrata su un’auto che procedeva lungo la statale 106, nei pressi della località Poggio Pudano. Un atteggiamento nervoso di uno degli occupanti ha insospettito i militari che hanno deciso di fermare il veicolo per effettuare un controllo più approfondito.
La perquisizione ha riguardato tutto il mezzo, in particolare il vano portabagagli dove i carabinieri hanno trovato un nascondiglio ricavato sotto il fondo. Lì sono state scoperte tre pistole perfettamente funzionanti, alcune senza matricola, e numerose munizioni. Al fianco delle armi c’era una somma in contanti notevole, quasi 48mila euro. Questo ha reso chiaro che non si trattava di un semplice trasporto di armi, ma di materiale clandestino probabilmente destinato ad attività illecite.
i dettagli delle armi e del denaro ritrovati
Le pistole recuperate sono di modelli differenti e calibro vario. Tra queste, una Beretta modello 70 calibro 7.65, senza matricola, con 6 proiettili dello stesso calibro. La seconda è una Colt calibro 45, anch’essa priva di matricola, con 7 cartucce. Infine, una Bernardelli calibro 22 con matricola visibile e 7 proiettili, anch’essa pronta all’uso. La presenza di armi così diverse fa pensare a un intento di commerciare o movimentare armi clandestine in varie forme.
La somma di 47.660 euro in contanti, nascosta insieme alle armi, rappresenta un elemento che rafforza i sospetti dei carabinieri sulla natura del carico. Il denaro, controllato e sequestrato, potrebbe essere collegato a traffici illegali o pagamenti legati al mercato delle armi.
il profilo degli arrestati e le procedure giudiziarie
I due uomini arrestati hanno 34 e 23 anni e risiedono rispettivamente nelle province di Avellino e Napoli. Subito dopo il fermo e la scoperta degli oggetti illegali, i carabinieri hanno accompagnato i due nella casa circondariale di Crotone. Sono stati accusati di detenzione e porto abusivo di armi clandestine e di ricettazione.
Le accuse si basano sulle evidenze raccolte, cioè le pistole clandestine e la somma di denaro non giustificata. La Procura della Repubblica di Crotone, guidata da Domenico Guarascio, ha coordinato l’intervento e segue gli sviluppi dell’inchiesta. Il proseguo della vicenda dipenderà ora dagli accertamenti giudiziari e da eventuali collegamenti con altri fatti delinquenziali nel territorio.
un’attività di controllo rafforzata nel periodo pasquale
Gli arresti fanno parte di un’attività di controllo più vasta, scelta per il periodo pasquale, volta a contrastare il possesso e la circolazione di armi illegali. Il ritrovamento testimonia le difficoltà che le forze dell’ordine affrontano nel monitorare il fenomeno del traffico clandestino in Calabria e nelle regioni limitrofe. “Le operazioni continueranno con la stessa intensità per garantire la sicurezza del territorio”, hanno commentato i carabinieri.