Triplice arresto a Fano per rapine ai danni di minori, un quarto ricercato

Triplice arresto a Fano per rapine ai danni di minori, un quarto ricercato

Tre giovani tunisini arrestati a Fano per rapine violente ai danni di minori, indagini congiunte di carabinieri e polizia di Stato; un quarto ricercato, tutti in carcere a Pesaro.
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Quattro giovani tunisini, tre arrestati e uno ricercato, sono accusati di rapine ai danni di minori a Fano; l’indagine, supportata da polizia e carabinieri, ha evidenziato un sistema di intimidazioni e furti sul territorio. - Gaeta.it

Tre giovani di nazionalità tunisina, senza fissa dimora, sono stati arrestati a Fano dai carabinieri lo scorso 14 giugno con l’accusa di aver commesso una serie di rapine a gennaio contro minori. Un quarto componente del gruppo, con la stessa misura cautelare, risulta ancora irreperibile. L’operazione ha seguito una complessa indagine che ha coinvolto polizia locale e di Stato.

Dettagli sulle rapine e sulle vittime

Le rapine contestate ai quattro giovani si sono verificate nell’ambito del territorio fanese e hanno come vittime minori, che venivano fermati per essere costretti a mostrare e consegnare tutto ciò che portavano con sé. Le perquisizioni erano spesso violente e riguardavano anche oggetti di poco valore, come le sigarette. In diversi casi, il furto non avveniva solo perché le vittime non avevano niente addosso da cedere.

Le modalità adottate dagli aggressori dimostrano un comportamento sistematico e intimidatorio nei confronti delle vittime, più spesso ragazzini o giovani poco più grandi. L’accusa parla di un meccanismo di controllo sul territorio mediante minacce e perquisizioni imposte, che andavano avanti fino ad ottenere denaro o beni personali.

Indagini e rilevanze investigative

Le indagini sono partite dai racconti delle vittime e dalle denunce presentate da loro e dai familiari. Le forze dell’ordine hanno raccolto i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nei luoghi interessati dagli episodi, un elemento decisivo per ricostruire le dinamiche e individuare i sospettati.

La collaborazione tra i carabinieri della stazione locale, l’arma dei carabinieri e la polizia di Stato si è rivelata fondamentale per rastrellare il territorio e trovare i responsabili. Anche il riconoscimento fotografico dalle vittime ha confermato l’identità degli arrestati, assicurando un quadro probatorio solido.

Situazione processuale e stato attuale degli arrestati

Due fra gli indagati erano già sottoposti a misure cautelari in relazione a una precedente rapina compiuta sempre nel fanese a gennaio. Per questo motivo, al momento dell’arresto, la notifica dell’ordinanza ha fatto scattare la loro permanenza presso la casa circondariale di Pesaro. Il terzo minorenne arrestato è stato condotto nello stesso istituto penitenziario, mentre il quarto componente del gruppo è tuttora ricercato.

La situazione processuale si confronta dunque con precedenti analoghi per alcuni degli indagati, segno di una continuità nelle attività criminali nel territorio. Le autorità mantengono le ricerche aperte per mettere in stato di fermo anche il quarto giovane indicato nell’ordinanza, per completare il quadro giudiziario.

L’operazione si inserisce nel contesto di un’attenzione crescente sulle rapine commesse ai danni di minori in città. Le forze dell’ordine puntano a garantire una maggiore sicurezza e senso di protezione alle fasce più giovani e vulnerabili della popolazione.

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