Il Friuli Venezia Giulia ha scelto di rafforzare il suo tessuto produttivo e scientifico con il rilancio del cluster tecnologico regionale, che ora include due settori chiave per lo sviluppo locale e nazionale. In una recente assemblea a Trieste, alla Camera di commercio Venezia Giulia, soci e istituzioni hanno dato il via all’ampliamento del cluster mareFVG, inserendo in modo ufficiale l’aerospazio e le energie rinnovabili, con particolare attenzione all’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. L’operazione rappresenta un cambiamento significativo per il territorio e punta a creare nuove opportunità per imprese, ricerca e infrastrutture.
L’evoluzione del cluster marefvg e l’ingresso di nuovi settori strategici
Il percorso che ha portato all’attuale assetto del cluster mareFVG è partito circa un anno fa, grazie alla spinta della Regione Friuli Venezia Giulia. L’esigenza era di ampliare l’orizzonte iniziale del cluster, già centrato sull’economia del mare, inserendo settori con grandi prospettive di sviluppo e innovazione. L’integrazione di aerospazio ed energie rinnovabili mira a collegare realtà diverse ma complementari, favorendo sinergie tra ricerca scientifica e mondo industriale.
Il cluster, dunque, non si limita più solo alla dimensione marittima ma abbraccia ambiti della transizione energetica e della tecnologia aeronautica, settori che stanno ricevendo attenzione sia dagli operatori regionali che a livello europeo. L’idrogeno verde, ottenuto attraverso fonti rinnovabili, rappresenta una sfida e insieme una risorsa strategica per la mobilità sostenibile, le industrie e la creazione di nuovi posti di lavoro.
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Dichiarazioni e visioni delle autorità regionali e locali
L’assessore regionale Alessia Rosolen ha definito il progetto un’opportunità unica, ponendo l’accento su tre settori che oggi guidano lo sviluppo economico e industriale: energia, aerospazio, ed economia del mare. Rosolen ha rimarcato l’importanza di mettere in rete ricerca, piccole e medie imprese e grandi aziende come Leonardo e Fincantieri. La cooperazione tra questi attori, a suo avviso, è l’unica strada per valorizzare il territorio e far emergere nuove occasioni di crescita.
Il presidente del cluster, Massimiliano Ciarrocchi, ha sottolineato il coinvolgimento concreto di molte aziende interessate a unirsi al nuovo progetto. Durante i mesi precedenti sono stati avviati contatti con rappresentanti industriali e scientifici, e con enti regionali come gli assessorati di Ricerca, Attività Produttive ed Energia. Il coinvolgimento di Fincantieri, della Camera di commercio Venezia Giulia e di Confindustria Fvg ha reso il processo di ampliamento partecipato e proiettato verso la piena operatività prevista per l’inizio del 2026.
Il ruolo della camera di commercio venezia giulia nel rafforzamento del cluster
Parole di soddisfazione sono arrivate anche da Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia. L’ente ha contribuito con il comitato promotore del cluster aerospaziale, nato da un lavoro triennale per mettere insieme istituzioni e imprese. L’inclusione di questo comitato nel nuovo cluster Maretc Fvg amplia il perimetro e rafforza la capacità di attrarre investimenti e progetti.
La Camera di commercio svolge da tempo il ruolo di catalizzatore per le filiere fortemente innovative, unendo realtà produttive diverse per dare risposte ai cambiamenti del mercato e agli obiettivi di sostenibilità. L’apporto del comitato aerospaziale rappresenta un altro passo importante per rendere il Friuli Venezia Giulia un punto di riferimento per i settori tecnologici e ambientali. Questo ampliamento si presenta come un’opportunità anche per aumentare competenze e sviluppare nuove professionalità sul territorio.
Il percorso del cluster maretc Fvg è già in fase avanzata, e nei prossimi mesi sono attesi nuovi sviluppi che renderanno operative le strategie discusse in assemblea, con un impatto significativo su imprese, enti di ricerca e istituzioni locali.