Trieste commemora Giovanni Palatucci: cerimonia toccante in onore del giusto tra le nazioni

Trieste commemora Giovanni Palatucci: cerimonia toccante in onore del giusto tra le nazioni

Trieste commemora Giovanni Palatucci, eroe della resistenza contro il nazismo, con una cerimonia simbolica e un corteo silenzioso per onorare le vittime della deportazione e promuovere la memoria storica.
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Trieste commemora Giovanni Palatucci: cerimonia toccante in onore del giusto tra le nazioni - Gaeta.it

Nel cuore di Trieste, questa mattina si è svolta una commovente cerimonia per ricordare Giovanni Palatucci, una figura emblematiche della resistenza contro il regime nazista. La commemorazione ha avuto luogo presso la lapide che segna il luogo della sua detenzione nel carcere del Coroneo, un atto simbolico che rende omaggio al suo straordinario impegno nel salvare vite umane durante uno degli episodi più bui della storia europea.

La cerimonia di commemorazione

L’evento è stato organizzato dalla Questura di Trieste insieme all’Associazione Nazionale Giovanni Palatucci Onlus, in occasione della Giornata della Memoria. Durante la cerimonia, è stata deposta una corona d’alloro ai piedi della lapide, un gesto che rappresenta un profondo rispetto e riconoscimento nei confronti di Palatucci, che tra il 1939 e il 1944 ha contribuito a salvare circa cinquemila ebrei dal tragico destino dei campi di sterminio nazisti.

Infatti, Palatucci, reggente della Questura di Fiume, si trovò in prima linea nella lotta contro la deportazione. Fu arrestato il 3 settembre 1944 e trascorse un mese in carcere a Trieste, prima di essere deportato a Dachau, dove perse la vita il 10 febbraio 1945. La sua bravura nel proteggere i perseguitati, spesso mettendo a rischio la sua stessa vita e quella dei suoi cari, lo ha reso un simbolo di coraggio e umanità in un periodo di grande oscurità.

Il lavoro per la beatificazione di Palatucci

Durante la cerimonia, Sergio Schirinzi, rappresentante dell’Associazione Nazionale Palatucci, ha fornito aggiornamenti sul progresso della causa di beatificazione di Giovanni Palatucci. Schirinzi ha affermato che “la causa sta avanzando” e che è stata aperta una fase di studio per dichiararlo martire, in riconoscimento del sacrificio e della dedizione dimostrati nei confronti delle vittime dell’Olocausto.

Il questore di Trieste, Pietro Ostuni, ha condiviso le sue riflessioni sull’importanza della figura di Palatucci, definendolo “un uomo giusto” che ha dedicato la sua vita a servire chi era nel bisogno, salvando migliaia di ebrei condannati a morte. Il suo intervento evidenzia quanto il suo operato sia diventato un esempio per le generazioni future, non solo per il coraggio mostrato, ma anche per l’impatto positivo che ha avuto sulla vita di molti.

Il corteo silenzioso verso la stazione ferroviaria

Al termine della cerimonia, un corteo silenzioso è partito verso la stazione ferroviaria, un gesto volto a ricordare le vittime della deportazione. Promosso dall’Associazione Nazionale Ex Deportati, il corteo ha visto il primo striscione del Comitato 25 Aprile, con la frase incisiva: “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”, in italiano e sloveno. L’itinerario ha rappresentato un modo per non dimenticare le ingiustizie del passato e per affermare l’importanza della memoria storica.

All’arrivo alla stazione, il Comune di Trieste ha deposto una seconda corona d’alloro su un’altra lapide che ricorda i treni da cui partivano i deportati tra il settembre 1943 e il febbraio 1945. Questo atto segna un altro importante passo nel mantenere viva la memoria per le vittime del regime nazista e per coloro che, come Palatucci, hanno lottato contro le ingiustizie, cercando di fare la differenza in un momento di grande sofferenza e privazione.

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