Tricarico ospita il raduno internazionale delle maschere antropologiche con gruppi da tutto il mondo

Tricarico ospita il raduno internazionale delle maschere antropologiche con gruppi da tutto il mondo

Tricarico ospita il Raduno internazionale delle maschere antropologiche 2025, evento culturale che unisce tradizioni folcloristiche da vari continenti con sfilate, incontri e omaggi a figure locali come Antonio Infantino.
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Il Raduno internazionale delle maschere antropologiche (Rima) torna a Tricarico nel 2025, unendo tradizioni folcloristiche da tutto il mondo in un evento culturale che valorizza maschere, rituali e scambi internazionali. - Gaeta.it

La cittadina di Tricarico, in provincia di Matera, torna a trasformarsi in scenario per il Raduno internazionale delle maschere antropologiche, noto come Rima, evento che coinvolge culture e tradizioni popolari da vari continenti. L’appuntamento del 2025 si svolge tra sabato 31 maggio e domenica 1 giugno e richiama gruppi folcloristici, studiosi e appassionati da diverse nazioni. L’iniziativa trae origine da un progetto locale nato grazie alla Pro Loco, ma ha assunto un rilievo internazionale.

Storia e significato del raduno internazionale delle maschere antropologiche

Il Rima nasce con l’obiettivo di mettere in luce la tradizione delle maschere come elemento culturale, simbolico e sociale. Non si limita a un semplice momento di festa ma diventa una piattaforma di scambio tra identità locali e visioni internazionali. In diversi anni è riuscito a radunare tanti gruppi provenienti da aree geografiche lontane, trasformandosi in riferimento per chi studia o coltiva le maschere come espressioni folcloristiche.

L’evento si spiega anche come un elemento di coesione per la comunità di Tricarico che, attraverso le proprie strade, accoglie simboli e pratiche rituali differenti. Il progetto valorizza sia le radici storiche delle maschere sia il loro ruolo nei riti collettivi, dando voce a tradizioni ormai diffuse in tutto il mondo ma peculiari nelle loro caratteristiche.

La cittadina di tricarico e la sua identità

Tricarico, cittadina di origine normanna, si conferma come sede ideale per ospitare il Rima. Il luogo offre un contesto storico e architettonico che arricchisce la manifestazione. La sua posizione nel cuore della Basilicata facilita il dialogo tra culture popolari, locali e internazionali. Per due giorni le vie principali della città diventano un palcoscenico per parate, incontri e momenti di confronto.

Questa edizione distingue chiaramente il Raduno internazionale delle maschere dalla tradizionale festa di Carnevale che si tiene nel periodo di gennaio e febbraio, sottolineando la diversità di obiettivi e partecipanti. Il Rima non vuole sostituirsi alle festività tipiche di Tricarico, ma ampliare l’attenzione verso spettacoli e rituali provenienti da altri paesi, creando un tessuto culturale più ampio.

Programma e partecipazione internazionale dell’edizione 2025

L’evento del primo giugno propone un percorso di sfilate e incontri che coinvolge gruppi provenienti da più parti del mondo. Alle 17.30 la sfilata percorrerà viale Regina Margherita con la partecipazione di delegazioni da Bolivia, Portogallo, Spagna, Romania, vari paesi africani e Bulgaria. Le maschere sfileranno insieme a gruppi italiani, mostrando una grande varietà di costumi, musica e coreografie legate ai diversi rituali.

L’ultima parte della giornata è dedicata a un tributo speciale ad Antonio Infantino, fondatore dei Tarantolati di Tricarico, gruppo che ha contribuito a mantenere viva la tradizione della tarantella locale. L’omaggio mette in luce l’importanza delle figure che hanno sostenuto la conservazione delle pratiche folcloristiche attraverso eventi pubblici e iniziative culturali.

Il valore culturale e sociale dell’incontro

L’edizione 2025 del Rima conferma l’impatto sociale oltre che culturale di questa manifestazione. L’evento fa emergere come tradizioni popolari, feste e riti collettivi possono diventare veicoli di dialogo tra comunità diverse. La partecipazione di gruppi stranieri rinforza lo scambio di modi di raccontare identità e memoria. In più, permette di rafforzare il senso di appartenenza e inclusione della città ospitante.

Finalmente Tricarico si presenta come un centro capace di ospitare esperienze rituali che uniscono passato e presente, offrendo occasioni di conoscenza diretta. I visitatori possono confrontarsi con usanze raramente visibili al di fuori dei territori di origine, mentre gli abitanti vivono un momento di festa che travalica la semplice ricorrenza locale.

L’evento si distingue per il suo approccio non commerciale, concentrato su aspetti antropologici e folcloristici, e viene supportato dalla collaborazione di istituzioni locali e gruppi di volontari. Tale sinergia rende possibile l’organizzazione di un raduno che anche nel 2025 mantiene le sue radici nel territorio pur aprendosi al mondo.

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