Tribunale di bolzano torna operativo con nove sostituti procuratori, divisi in quattro gruppi di lavoro

Tribunale di bolzano torna operativo con nove sostituti procuratori, divisi in quattro gruppi di lavoro

Il tribunale di Bolzano supera la carenza di sostituti procuratori con una nuova organizzazione in quattro gruppi di lavoro, mentre resta critica la mancanza di personale amministrativo che rallenta l’attività giudiziaria.
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Il tribunale di Bolzano supera una grave carenza di personale con una nuova organizzazione in quattro gruppi di lavoro, migliorando l’efficienza della procura nonostante la persistente mancanza di personale amministrativo. - Gaeta.it

Il tribunale di Bolzano supera un lungo periodo di carenza di personale con una nuova organizzazione operativa. Dopo quasi due anni con soli tre sostituti procuratori attivi su una pianta organica di dieci, ora la procura torna a pieno regime, pronta a gestire i diversi ambiti investigativi pur senza poter ancora affrontare indagini molto complesse. La struttura è stata riorganizzata in quattro gruppi di lavoro per mantenere alta l’attenzione sulle varie categorie di reato, con particolare riguardo alla tutela delle fasce più deboli.

La situazione della procura di bolzano dopo due anni di carenza di personale

Negli ultimi due anni il tribunale di Bolzano ha fronteggiato una grave scopertura di organico. Su dieci sostituti procuratori previsti, solo tre erano in servizio nel periodo più critico, una situazione che ha inevitabilmente limitato la capacità di avviare indagini di un certo rilievo e rischiato di rallentare l’attività giudiziaria. Axel Bisignano, nominato recentemente procuratore della Repubblica, ha riferito che la priorità è stata garantire la continuità nel tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione, applicando con rigore le disposizioni del Codice rosso contro la violenza domestica e di genere.

Azioni e risultati nonostante le difficoltà

Nonostante la squadra ridotta, il tribunale ha evitato accumuli di ritardi, mantenendo una regolare attività con i mezzi a disposizione. Questo traguardo è stato possibile grazie a un attento coordinamento e a una distribuzione mirata dei casi. Bisignano, entrato in carica da pochi giorni, ha dichiarato che la nuova pianta organica arriva a quota nove sostituti procuratori, un segnale chiaro di ripresa e di ritorno alla normalità funzionale.

La nuova struttura organizzativa divisa in quattro gruppi di lavoro

A partire da lunedì la procura di Bolzano ripartirà con una struttura suddivisa in quattro gruppi di lavoro, ciascuno dedicato ad un ambito specifico. Il primo gruppo seguirà i casi collegati al Codice rosso e ai reati contro la persona. Saranno almeno quattro i magistrati impegnati in questa squadra, per mantenere un controllo costante e rigoroso di casi delicati, tra cui le violenze domestiche e i maltrattamenti. L’attenzione su questa area resta alta perché coinvolge soggetti particolarmente vulnerabili.

Il secondo gruppo sarà dedicato ai reati relativi alla pubblica amministrazione e all’ambiente, un settore che richiede competenze specifiche per fronteggiare contesti amministrativi spesso complessi e casi di impatto sul territorio. Il terzo gruppo punterà sulle indagini in materia finanziaria, affrontando delitti economici, frodi e reati societari, mentre il quarto, di cui il procuratore Bisignano si occuperà direttamente, si concentrerà sulla micro-criminalità, affrontando reati di minore entità ma frequenti che incidono sulla sicurezza quotidiana dei cittadini.

Organizzazione e focus dei gruppi

Questa configurazione mira a garantire una presenza costante su tutti i fronti giudiziari principali, distribuendo meglio il lavoro e valorizzando le competenze di ogni componente del team. La scelta del procuratore di seguire personalmente il gruppo sulla micro-criminalità indica anche un interesse diretto sulle problematiche del territorio legate a delitti di strada e piccoli reati.

Le difficoltà nel reperire personale amministrativo e l’impatto sull’attività giudiziaria

Nonostante il miglioramento nel numero di sostituti procuratori, il tribunale di Bolzano deve affrontare una persistente carenza di personale amministrativo. Attualmente mancano circa la metà delle figure necessarie per il supporto tecnico e operativo, una situazione che rallenta procedure e attività di segreteria. Secondo Bisignano la Regione non riesce a reclutare il personale richiesto, come se una “coperta” troppo corta non permettesse di coprire tutte le necessità in ufficio.

Questa difficoltà incide sul funzionamento complessivo della procura, dalla gestione delle pratiche ai tempi di archiviazione degli atti. In assenza di una crescita significativa del personale di supporto, anche i magistrati rischiano di vedere limitate le proprie possibilità operative. L’approvvigionamento di figure amministrative resta quindi una priorità per consentire al tribunale di funzionare senza interruzioni e con adeguata rapidità.

Problematiche organizzative e il contesto locale

Il problema della scopertura amministrativa è un tema che emerge spesso negli uffici giudiziari, ma a Bolzano appare più acuto per dimensioni e peculiarità locali. Senza figure di supporto sufficienti, l’attività giudiziaria rischia di subire rallentamenti che si ripercuotono sull’intera catena procedurale e sulla tempestività delle indagini.

Gli sforzi per assumere nuovo personale non hanno finora portato risultati apprezzabili, con l’inevitabile conseguenza di un carico di lavoro maggiore sulle risorse presenti e di continue difficoltà organizzative. Resta da vedere se le istituzioni regionali riusciranno a trovare soluzioni rapide per rafforzare questi uffici fondamentali.

A Bolzano, dunque, la procura cerca di tornare a regime dopo un periodo complicato, provando a bilanciare la maggiore dotazione di magistrati con le lacune ancora presenti nel personale amministrativo. Il procuratore Bisignano e il suo team sono ora alle prese con questa sfida per garantire un servizio giudiziario efficiente e attento alle esigenze della collettività.

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