Tribunale civile di Locri deciderà sulla decadenza da sindaco di Mimmo Lucano entro 30 giorni

Tribunale civile di Locri deciderà sulla decadenza da sindaco di Mimmo Lucano entro 30 giorni

Il tribunale civile di Locri deciderà entro 30 giorni sulla causa di incandidabilità di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, con possibili conseguenze sul suo ruolo politico e istituzionale.
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Il tribunale civile di Locri deciderà entro 30 giorni sulla possibile incandidabilità di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, con conseguente rischio di decadenza dal suo incarico politico. - Gaeta.it

La vicenda giudiziaria che riguarda Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, sta per entrare in una nuova fase decisiva. Il tribunale civile di Locri ha fissato un termine di 30 giorni per emettere la sentenza sulla causa di incandidabilità che potrebbe portare alla decadenza di Lucano dal ruolo di primo cittadino. Questa decisione segue l’udienza tenutasi recentemente, durante la quale sono state ribadite le posizioni delle parti coinvolte.

Il procedimento e il ruolo del tribunale civile di locri

La causa riguarda la posizione di Domenico Lucano, noto per la sua esperienza politica a Riace e per il processo noto come “Xenia”. L’udienza, che si è svolta nella sede del tribunale civile di Locri, ha visto la presenza dello stesso Lucano e dei legali delle parti. A chiusura dell’incontro, il presidente del tribunale, Andrea Amadei, ha comunicato che la sentenza sarà depositata entro trenta giorni.

Il tribunale civile, in questo caso, ha il compito di valutare l’applicazione della legge Severino, una norma che stabilisce le condizioni che impediscono a una persona di candidarsi o ricoprire incarichi pubblici in situazioni particolari, come condanne penali definitive. questa decisione potrebbe avere un impatto diretto sulla continuità o meno di Lucano come sindaco di Riace e, in prospettiva, anche sul suo ruolo di europarlamentare.

Le fasi dell’udienza e le aspettative

Il procedimento giudiziario sarà determinante per definire la posizione di Lucano riguardo all’incandidabilità; nel frattempo, la comunità e gli osservatori continuano a monitorare con attenzione gli sviluppi.

Le motivazioni degli attori coinvolti nella causa

La richiesta di decadenza da sindaco parte dal procuratore di Locri, Giuseppe Casciaro, e dal rappresentante legale della prefettura di Reggio Calabria. Entrambi hanno insistito sul fatto che la condanna definitiva subita da Lucano nel processo “Xenia”, con pena di 18 mesi di reclusione sospesa, rientri nelle ipotesi previste dalla legge Severino. Secondo loro questa situazione configura un caso di incandidabilità e quindi la perdita del diritto a ricoprire il ruolo di sindaco.

Gli avvocati di Lucano, Andrea Daqua e Giuliano Saitta, hanno presentato opposizione alla richiesta, chiedendo al tribunale di respingere la decadenza, sostenendo che la situazione non implichi l’applicazione della legge Severino nei termini contestati. Hanno inoltre sottolineato la necessità di considerare con attenzione il quadro giuridico prima di arrivare a una decisione che comporterebbe la sospensione di un mandato elettorale.

Posizioni a confronto durante l’udienza

La dialettica legale si è sviluppata tra la linea dura di procuratore e prefettura e la strategia difensiva degli avvocati di Lucano.

Il contesto politico e le implicazioni future per lucano e riace

La sentenza attesa rappresenta un passaggio importante per la figura di Mimmo Lucano, che in passato ha attirato attenzione nazionale e internazionale per la sua gestione del comune di Riace, soprattutto in tema di accoglienza per migranti. La decisione del tribunale di Locri non riguarda solo il destino politico di Lucano come sindaco, ma anche la sua posizione da europarlamentare, considerato che l’incandidabilità si applica a tutti gli incarichi pubblici elettivi.

Questa fase processuale segna un momento di svolta anche per la comunità di Riace, che da anni segue con attenzione le vicende legate al suo ex amministratore. Il responso del tribunale potrebbe influenzare la guida politica del paese, modificare gli equilibri amministrativi e aprire la strada a nuove scelte tra gli elettori. Lo scenario resta incerto, ma la possibilità di un cambiamento nel ruolo di Lucano è ora concreta.

Cosa succederà dopo la sentenza

Il tribunale civile di Locri, entro il mese prossimo, farà conoscere la sua decisione finale, che determinerà se Mimmo Lucano resterà in carica o sarà costretto a lasciare il mandato, con impatti diretti sulla gestione del comune e sulla sua attività istituzionale. La fase di attesa è quindi intensa e seguita con attenzione da osservatori politici, legali e cittadini interessati alla vicenda.

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