La vicenda legata alla gara per l’organizzazione del festival di Sanremo 2025 registra un nuovo sviluppo importante. Il tribunale amministrativo della Liguria ha deciso di non accogliere la richiesta di sospensione avanzata da Just Entertainment, società guidata da Sergio Cerruti, presidente dell’associazione Fonografici italiani. La posta in gioco riguarda la regolarità della procedura per l’assegnazione dell’organizzazione del prestigioso evento musicale che si svolgerà all’inizio del prossimo anno.
Il tribunale conferma la prosecuzione della gara indetta dalla Rai, unico soggetto ad aver manifestato interesse ufficiale. Questo significa che, almeno per ora, nulla impedisce alla Rai di proseguire nei passi necessari per chiudere l’accordo organizzativo. Nel frattempo, l’udienza che definirà nel merito la controversia è stata fissata per il 17 ottobre 2025, data in cui si attendono chiarimenti importanti sulle ragioni della contestazione.
La richiesta di sospensione e la posizione di just entertainment
Just Entertainment è intervenuta nel procedimento amministrativo con l’obiettivo di bloccare la gara che assegna la gestione del festival, sollevando dubbi sulla trasparenza e correttezza della procedura. Sergio Cerruti, in qualità di presidente dell’associazione Fonografici italiani, ha rappresentato ufficialmente le ragioni di questa opposizione, segnalando presunti profili critici nella gestione della gara e chiedendo l’intervento del tribunale.
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Decisione del tribunale
Il tribunale amministrativo della Liguria però non ha ravvisato elementi sufficienti per sospendere immediatamente la gara. La decisione evidenzia che, nella fase attuale, la procedura può proseguire senza modifiche, permettendo così alla Rai di avanzare nelle trattative e nell’organizzazione dell’evento.
Questa sentenza liminare non risolve definitivamente la questione ma consente di mantenere in piedi la gestione di una manifestazione considerata tra le più importanti nel calendario musicale italiano. La posta di interesse tocca, infatti, temi delicati come la gestione pubblica di eventi culturali, la trasparenza nelle gare pubbliche e i diritti degli operatori del settore.
La prosecuzione della gara e l’impatto sul festival di sanremo
Il proseguimento della gara senza sospensioni lascia la Rai ad affacciarsi come unico concorrente al momento, concentra l’attenzione sul ruolo della televisione pubblica nell’organizzazione del festival. Sanremo, evento storico e strategico per la scena musicale e televisiva italiana, richiede una gestione scrupolosa e coordinata, ed è sotto osservazione soprattutto per le modalità con cui vengono assegnati i privilegi di conduzione e organizzazione.
Da parte delle altre realtà interessate o potenziali concorrenti non si registrano manifestazioni concrete d’interesse, il che lascia la Rai in posizione privilegiata. Tuttavia la decisione del tribunale di non sospendere la gara ha un impatto diretto sulla tempistica e sulle operazioni che porteranno all’individuazione del vincitore e alla definizione del format dell’evento.
Resta aperta la strada del ricorso al Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi in via definitiva sull’intera vicenda. In attesa della pronuncia, la macchina organizzativa del festival non subisce rallentamenti rilevanti. La situazione resta monitorata dai media e dagli addetti ai lavori, in attesa degli sviluppi giudiziari che potrebbero influenzare l’edizione 2025, già nel vivo della fase preparatoria.
L’udienza del 17 ottobre 2025 e il futuro della gara
L’udienza fissata per il 17 ottobre 2025 al tribunale amministrativo della Liguria rappresenta un passaggio cruciale per definire i contorni della questione. In quell’occasione verranno presentati e valutati nel merito i motivi della contestazione sottoposti da Just Entertainment, con la partecipazione probabile della Rai e di altri soggetti eventualmente interessati.
La decisione emessa in quella sede potrà determinare un’accelerazione o una sospensione definitiva della procedura di gara. Sarà un momento decisivo per chiarire la legittimità dell’intero iter e per stabilire se la Rai potrà mantenere l’incarico di organizzazione del festival o se verranno aperte altre opportunità a nuovi concorrenti.
Questo passaggio giudiziario potrà avere effetti importanti anche sul modello di organizzazione degli eventi culturali pubblici in Italia. La gestione trasparente, così come la possibilità di ricorsi e verifiche, è un tema centrale nella tutela dei diritti degli operatori e nella selezione degli operatori in settori delicati come quello musicale.
Intanto si conferma l’importanza del festival di Sanremo come vetrina nazionale, capace di coinvolgere un vasto pubblico e segnare l’agenda culturale e mediatica in Italia. Il risultato dell’udienza sarà seguito con attenzione da istituzioni e addetti ai lavori, in vista di una definizione che interessa il mondo della musica e dello spettacolo nel prossimo anno.