Il gruppo agroalimentare Trevalli Cooperlat, con sede a Jesi in provincia di Ancona, prosegue la collaborazione con la Lega del Filo d’Oro, fondazione che dal 1964 si dedica all’assistenza delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale. Questa partnership dura da un decennio e continua a focalizzarsi su interventi concreti, dalla sensibilizzazione alle attività di formazione.
Una rete capillare per la campagna 5×1000 della lega del filo d’oro
Durante l’ultima campagna del 5×1000, Trevalli Cooperlat ha attivato più di 2.500 punti vendita distribuiti in tutto il territorio nazionale per promuovere la raccolta fondi a sostegno delle attività della Lega del Filo d’Oro, con particolare attenzione al centro di Osimo. La presenza in molteplici negozi crea un contatto diretto con il pubblico, spingendo al gesto concreto della donazione. Questa iniziativa si basa su un coinvolgimento territoriale che non si limita solo alla raccolta ma punta anche a diffondere consapevolezza sulle sfide delle persone con disabilità sensoriali multiple. A quel punto, l’azione di Trevalli Cooperlat diventa un mezzo per aprire un canale di dialogo e informare un pubblico più ampio sulle necessità di inclusione e supporto specialistico.
Il progetto “alimentiamo la vita insieme”: formazione e riabilitazione per i bambini
Il cuore della collaborazione è la campagna “Alimentiamo la vita insieme”, che dal 2015 accompagna il percorso di crescita degli utenti del centro. Questo programma si concentra sull’educazione alimentare, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei bambini e ragazzi ospiti della Lega, specie quelli con difficoltà di deglutizione o problemi di disfagia. Questi disturbi rendono complesso il gesto quotidiano di mangiare e richiedono percorsi mirati di riabilitazione per riconoscere consistenze e sapori. La possibilità di scegliere autonomamente un alimento e il gusto desiderato rappresenta una conquista significativa per chi vive con disabilità multisensoriali. Gli interventi educativi puntano a incrementare l’autodeterminazione attraverso esperienze pratiche. Educatori e specialisti lavorano insieme per fornire strumenti utili, che rispettano le specifiche esigenze dei bambini.
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Supporto concreto attraverso spazi dedicati e esperienze coinvolgenti
Tra i risultati tangibili di questa collaborazione ci sono ambienti sviluppati grazie al contributo di Trevalli Cooperlat all’interno della sede di Osimo. Sono state realizzate cucine didattiche e un laboratorio di logopedia attrezzato, pensati per offrire spazi idonei alle attività di formazione e riabilitazione. Questi ambienti permettono agli ospiti della Lega del Filo d’Oro di sperimentare in modo diretto l’interazione con il cibo e migliorare le capacità comunicative. Al di fuori delle mura del centro, i bambini e ragazzi sono stati coinvolti in visite guidate alle fattorie didattiche del gruppo Trevalli, dove hanno potuto osservare la produzione agricola e partecipare a contest di cucina. Queste attività favoriscono un approccio pratico e sensoriale, arricchendo l’esperienza di chi vive con disabilità multiple. Anche i dipendenti della cooperativa beneficiano di seminari organizzati dalla Lega, che approfondiscono temi legati all’inclusione e alla sensibilità verso le fragilità.
Un impegno imprenditoriale volto a promuovere l’inclusione sociale
Marco Mazzarini, direttore generale di Trevalli Cooperlat, ha evidenziato che il sostegno alla Lega del Filo d’Oro nasce dal desiderio di favorire una società più inclusiva, con un’attenzione particolare per le persone più vulnerabili. “Questa collaborazione va oltre la semplice solidarietà: rappresenta un esempio di come le attività aziendali possano dialogare con impegni sociali duraturi e concreti.” Rossano Bartoli, presidente della fondazione, ha sottolineato come la partnership dimostri che il successo economico può convivere con il lavoro a favore della comunità, senza scinderli. Il gruppo Trevalli opera quindi in un contesto sociale più ampio, confermando il ruolo che le imprese possono avere nel supportare realtà che lavorano sull’assistenza e la riabilitazione. Il proseguimento di questa collaborazione ha un effetto diretto sia sulle persone coinvolte che sul territorio, contribuendo a consolidare una rete di sostegno e inclusione.