Trento premiata per l'ottavo anno consecutivo come comune ciclabile dalla Fiab

Trento premiata per l’ottavo anno consecutivo come comune ciclabile dalla Fiab

Trento si conferma leader nella mobilità sostenibile con il riconoscimento ComuneCiclabile 2025, grazie a nuove piste ciclabili, zone 30 e progetti come bike to work per una città più sicura e bike-friendly.
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Trento conferma nel 2025 il riconoscimento "ComuneCiclabile" di Fiab grazie a politiche efficaci per la mobilità sostenibile, con ampliamenti della rete ciclabile, zone a limite 30 km/h e iniziative per promuovere l'uso della bicicletta in città. - Gaeta.it

Trento si riconferma, anche nel 2025, tra le città italiane più attente alla mobilità sostenibile e all’uso della bicicletta. La federazione italiana ambiente e bicicletta ha assegnato nuovamente al capoluogo trentino il riconoscimento “ComuneCiclabile“. Questo premio, giunto ormai all’ottava edizione, misura il livello di impegno dei comuni verso politiche urbane che favoriscono la ciclabilità, premiando Trento per i progressi fatti sul territorio.

Il riconoscimento comune ciclabile e i criteri di valutazione

Il premio “ComuneCiclabile“, promosso dalla Fiab, assegna a ogni comune un punteggio da 1 a 5, rappresentato visivamente tramite un numero equivalente di “bike smile” sulla bandiera del progetto. Il punteggio riflette diversi aspetti legati alla ciclabilità: dalla qualità e quantità delle piste ciclabili alle iniziative per la sicurezza, come limitazioni di velocità e zone pedonali. L’obiettivo è accompagnare i comuni in un percorso reale di miglioramento della mobilità sostenibile, aiutandoli a diventare più bike-friendly.

Nel primo semestre del 2025, molte città italiane hanno intensificato interventi mirati, soprattutto nelle aree intorno alle scuole, con velocità limite più rigide e spazi condivisi fra pedoni e ciclisti. Trento, che aveva già ottenuto 4 bike smile lo scorso anno, ha confermato la propria posizione migliorando alcuni valori chiave, come estendere la rete ciclabile e introdurre nuove zone con limite a 30 km/h.

Gli interventi di trento per sostenere la mobilità su due ruote

Trento ha consolidato il suo ruolo di città ciclabile grazie a interventi specifici e misurabili. La rete ciclabile, seppur con ampliamenti contenuti, copre più territori, attraverso tratti nuovi e migliorati. Da poco è stata istituita una nuova “zona 30” in un’area residenziale, fondamentale per ridurre i rischi legati alla velocità e favorire la convivenza di auto, bici e pedoni.

Un progetto centrale è il “bike to work“, che promuove l’uso quotidiano della bici per gli spostamenti casa-lavoro, incentivando i cittadini a muoversi in modo meno inquinante e più sano. Parallelamente, il Comune diffonde iniziative per sensibilizzare sul tema, con campagne informative e collaborazione con scuole e aziende locali.

L’attenzione alle zone a velocità moderata, chiamate in gergo “zone 30“, è diventata centrale. Queste aree non solo mettono limiti nuovi, ma scelgono strumenti di calmierazione del traffico: chicane, cuscini berlinesi e intersezioni rialzate che rallentano le auto senza fermare la circolazione, garantendo sicurezza a chi pedala e cammina.

Le nuove strategie per una città a misura di bici

La Fiab invita Trento e le altre città a spingere sul progetto “città 30“, ovvero una rete diffusa di strade con limite massimo di 30 km/h dove la presenza di piste ciclabili e infrastrutture per la moderazione della velocità è più marcata e continua. Il modello prevede anche l’adozione di soluzioni puntuali come attraversamenti rialzati e sponde per rallentare i veicoli, migliorando così la sicurezza all’interno del tessuto urbano.

Questa idea punta a trasformare Trento all’insegna di una mobilità dolce, dove la bicicletta può muoversi agevolmente e i pedoni camminare senza paura nelle strade cittadine. I dati raccolti da Fiab indicano che ormai quasi 180 comuni si sono aggiunti al progetto nazionale, segno di un interesse crescente nel proporre una città meno inquinata, più viva, in cui l’ambiente cittadino si prende cura anche di chi sceglie mezzi alternativi all’auto.

L’impegno nazionale verso la mobilità sostenibile urbana

Da nord a sud, il panorama delle città italiane vede un movimento chiaro verso il potenziamento della ciclabilità. Spazi condivisi, limitazioni al traffico nelle zone centrali e la creazione di piste sicure sono diventate politiche comuni per molti amministratori, stimulerati anche dalla pressione dei cittadini e da nuove normative.

Il riconoscimento FiabComuneCiclabile” riflette soprattutto questa crescente attenzione che la mobilità urbana merita, mettendo a confronto i progressi ottenuti anno dopo anno. Trento resta un esempio importante: non solo fa parte del gruppo di teste di serie, ma mostra che la strada verso un uso più frequente della bicicletta non si interrompe mai, anzi si rafforza con misure concrete e monitorate.

Il fatto che l’attenzione su questi temi si sia allargata anche alle strade intorno alle scuole significa, inoltre, che si lavora per un futuro in cui bambini e ragazzi possano crescere in contesti urbani più sicuri e rispettosi dei loro diritti alla mobilità sostenibile. Queste trasformazioni, segnate dal riconoscimento della Fiab, indicano come ogni città italiana possa andare verso un modello più verde, più umano, e attento alla qualità della vita.

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