Tre schede mancano nel seggio di pontecitra a marigliano in un quartiere già sotto inchiesta per voto di scambio

Tre schede mancano nel seggio di pontecitra a marigliano in un quartiere già sotto inchiesta per voto di scambio

Nel quartiere Pontecitra di Marigliano spariscono tre schede elettorali nella sezione 18, con accuse rivolte al presidente di seggio del Pd e denunce da Paolo Russo e Annarita Patriarca per garantire trasparenza.
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Nel quartiere Pontecitra di Marigliano sono sparite tre schede elettorali nella sezione 18, con sospetti su un presidente di seggio del Pd coinvolto in irregolarità. La vicenda riporta a precedenti casi di voto manipolato, suscitando denunce e richieste di indagini da parte delle autorità. - Gaeta.it

Nel quartiere pontecitra di marigliano, nella sezione numero 18 collegata alla circonvallazione 219, sono sparite tre schede elettorali. La scoperta è emersa durante il conteggio finale, condotto dal presidente del seggio su richiesta dei rappresentanti di lista, che avevano notato le sue frequenti e ingiustificate assenze condotte all’interno della sezione. Il presidente, esponente del comitato provinciale del Pd, sarebbe stato coinvolto in un appello a favore del candidato bocchino proprio durante il silenzio elettorale. La denuncia arriva da paolo russo, candidato sindaco della coalizione cuore civico, che definisce il fatto “un attentato grave alla trasparenza democratica.”

La scoperta delle schede mancanti e il ruolo del presidente di seggio

La mancanza di tre schede nel seggio di pontecitra non è stata rilevata casualmente ma durante un controllo reso necessario dalle continue uscite del presidente del seggio. Questi era il punto di riferimento ufficiale per la supervisione del voto e al contempo membro attivo del comitato provinciale del Pd. Secondo fonti interne, in pieno silenzio elettorale avrebbe anche lanciato un appello in favore di un candidato, bocchino, violando così le norme che regolano la correttezza delle elezioni. Le sospette uscite continue hanno fatto scattare l’allarme da parte dei rappresentanti di lista, che hanno chiesto con insistenza un conteggio dei voti più accurato.

Verifica e tensioni nella sezione 18

Il presidente di seggio, dunque, si è trovato costretto a verificare nuovamente le schede e a scoprire proprio l’assenza di tre di esse. Questo accade in un contesto già segnato da forti tensioni, e pone l’accento sulle responsabilità di chi dovrebbe assicurare regolarità nella fase più delicata delle operazioni elettorali.

Vicenda simile del 2015 e le preoccupazioni sulla scheda ballerina

Il quartiere della 219, dove si trova pontecitra, è noto per episodi analoghi risalenti al 2015, quando vennero avviate delle indagini su presunti casi di voto di scambio politico-mafioso. Quel caso aprì una pesante inchiesta che coinvolse varie figure e portò alla luce dinamiche illegali riguardanti le elezioni comunali.

La mancanza delle tre schede, sostiene paolo russo, potrebbe rappresentare un segnale che rimanda proprio a quegli episodi. La cosiddetta “scheda ballerina”, come viene chiamata dagli inquirenti, è una pratica criminale che altera la libertà di voto, compromettendo così l’integrità del processo democratico. Ritenere che la vicenda attuale possa riguardare episodi simili induce a un clima di forte allarme e a richieste immediate di indagini approfondite.

Il candidato ha già presentato esposti ai carabinieri, alla procura di nola e alla procura distrettuale, cercando così di coinvolgere tutte le autorità competenti nel monitorare e, se necessario, intervenire tempestivamente per chiarire la vicenda.

L’appello della deputata annarita patriarca sulla vigilanza elettorale

Anche la deputata di Forza Italia, annarita patriarca, è intervenuta per sottolineare la gravità della situazione. Ha invitato il prefetto e la procura distrettuale a mantenere alta l’attenzione sulle operazioni elettorali che si svolgono nel quartiere 219. Il suo invito viene dalla preoccupazione di vedere garantito il diritto di voto, definito come “il vero baluardo della democrazia.”

Riflessioni sulla trasparenza e precedenti storici

Patriarca ha rimarcato che quello di marigliano, e in particolare del quartiere pontecitra, non è un episodio isolato, ma un ritorno a vecchie dinamiche di ingerenza e tentativi di manipolazione. Il riferimento va proprio alla vicenda del 2015, quando l’inchiesta sul voto di scambio politico-mafioso scosse la città proprio partendo da quella zona. Secondo la deputata, la trasparenza nelle operazioni di voto deve essere garantita con ogni mezzo, per evitare ombre che potrebbero intaccare la fiducia dei cittadini nei risultati elettorali.

Il richiamo si concentra sull’eliminazione di dubbi o sospetti che possano inquinare il processo e alterare le scelte libere degli elettori. In questo quadro la vigilanza delle autorità diventa cruciale per assicurare condizioni di voto limpide e corrette.

Il contesto politico e le conseguenze dell’allarme a marigliano

marigliano è una città nel napoletano con una storia recente segnata da episodi di illegalità legati al voto. La sparizione delle schede nella sezione 18 di pontecitra riapre una ferita politica e sociale che rischia di influenzare la credibilità della tornata elettorale in corso. La denuncia di paolo russo e le sollecitazioni di annarita patriarca indicano un clima di sospetto che non può essere ignorato.

Le autorità coinvolte hanno già ricevuto segnalazioni formali e si attendono sviluppi per stabilire cause precise e responsabilità. Lo scenario è quello di una città con vecchie tensioni politiche ancora vive e segnali di possibili comportamenti irregolari che, se confermati, potrebbero compromettere la legittimità delle elezioni.

La situazione resta monitorata con attenzione mentre le operazioni di voto proseguono. Eventuali ulteriori scoperte potrebbero influire sulla gestione e sull’esito finale, ma a questo punto ogni mossa è sotto osservazione da parte delle forze dell’ordine e del magistrato. Non è escluso che si approntino misure aggiuntive per tutelare il diritto dei cittadini di scegliere liberamente i propri rappresentanti.

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