Legambiente e Touring Club Italiano hanno selezionato le località italiane più attive nella salvaguardia ambientale e nel turismo responsabile nel loro nuovo rapporto “Il mare più bello 2025”. Tra i premiati spiccano tre località campane in provincia di Salerno, riconosciute per il loro impegno nella tutela del territorio e la valorizzazione del paesaggio marino.
Località campane nelle prime posizioni della guida il mare più bello 2025
La guida mette in evidenza il comune di Pollica, situato nel Cilento, posizionato al secondo posto tra le località con cinque vele. È seguito da San Giovanni a Piro, al quinto posto, e da Castellabate, che si aggiudica la diciassettesima posizione. Questi centri si contraddistinguono per il loro lavoro rivolto alla gestione sostenibile degli spazi costieri, manifestato in politiche di turismo dolce e rispetto per la biodiversità. Le spiagge e gli ambienti marini sono regolarmente monitorati e conservati, garantendo una qualità elevata delle acque e l’integrità degli habitat naturali.
Il valore turistico e ambientale del Cilento
Il Cilento conferma così la sua importanza come meta turistica che, oltre all’attrattiva balneare, propone un modello di convivenza tra sviluppo turistico e rispetto ambientale. La guida sottolinea come queste località abbiano adottato strategie per limitare l’impatto antropico, come restrizioni al traffico veicolare in alcune zone costiere o incentivi per pratiche di turismo a basso impatto. Il riconoscimento vale anche come stimolo a mantenere alta l’attenzione sul patrimonio naturalistico locale.
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Confronto con altre regioni italiane e distribuzione territoriale
Rispetto alle altre regioni italiane, la Campania si colloca al pari della Liguria con tre località cinque vele, ma è superata dalla Sardegna, che raccoglie ben sei comuni premiati, e dalla Puglia con cinque. La Toscana segue con quattro località riconosciute. La Sardegna, con la posizione di Domus De Maria al primo posto, mantiene un ruolo di primaria importanza nel panorama nazionale delle località marine sostenibili.
Il dato regionale conferma una distribuzione che tende a privilegiare le coste del sud e dell’isola maggiore, forse a indicare una maggiore attenzione e investimento nelle politiche ambientali in quelle aree. La guida evidenzia così una geografia dei luoghi più attenti all’ambiente, segnalando anche come si diffondano iniziative locali che vedono la partecipazione attiva delle comunità e delle amministrazioni su più fronti.
Focus sulla distribuzione geografica
La concentrazione di località premiate nelle regioni meridionali e in Sardegna mostra un trend di crescente sensibilità verso pratiche di turismo sostenibile e conservazione ambientale. La guida osserva inoltre come iniziative locali coinvolgano non solo enti pubblici ma anche cittadini e associazioni.
Impegno della campania nella tutela delle tartarughe marine
Dal lato delle attività di tutela ambientale sulle spiagge, la Campania si distingue a livello nazionale per il numero di Comuni aderenti all’iniziativa “Amici delle tartarughe marine”. Sono 23 i comuni della regione che partecipano a programmi di pulizia manuale delle spiagge e adottano misure precise contro l’inquinamento luminoso, fondamentale per non disturbare le nidificazioni.
Questi comuni preparano e formano gli operatori balneari per migliorare la gestione degli arenili e garantire un intervento diretto durante la stagione riproduttiva delle tartarughe. Vengono inoltre attivati protocolli di collaborazione con enti scientifici, che consentono di monitorare e proteggere i nidi presenti lungo le coste campane. Tra i comuni più attivi spiccano Sessa Aurunca, Camerota, Pollica, Castellabate e varie località delle isole come Ischia e Procida.
Leadership campana nella conservazione delle tartarughe marine
Questo impegno diffuso ha portato la Campania a essere al vertice della classifica nazionale nell’ambito della conservazione delle tartarughe marine, punto che testimonia una presenza radicata sul territorio e la costanza di interventi concreti.
Attenzione della guida al turismo sostenibile e alla biodiversità costiera
La guida “Il mare più bello 2025” mette al centro il concetto di turismo sostenibile, inteso come pratica per mantenere intatti gli ecosistemi costieri e valorizzare le risorse ambientali senza sfruttarle in maniera eccessiva. Le località selezionate si impegnano a far convivere l’attività turistica con la tutela della biodiversità, promuovendo esperienze di turismo dolce e progetti di educazione ambientale.
In particolare, le amministrazioni comunali accompagnano questo percorso con interventi mirati su infrastrutture e servizi, con limitazioni precise all’uso di plastiche monouso e campagne di sensibilizzazione rivolte a residenti e visitatori. Le spiagge premiate vantano acque pulite e fondali protetti, dove si favorisce la presenza di specie marine autoctone e si evita l’aggressione di attività estrattive o industriali.
Valorizzazione culturale e ambientale
L’attenzione alla filiera turistica si lega anche alla valorizzazione culturale, con iniziative che raccontano la storia e le tradizioni legate al mare e al territorio, consolidando così un’offerta integrata e non basata esclusivamente sulla balneazione, ma su un’idea ampia di relazione tra uomo e ambiente.