Napoli si prepara a ospitare a fine giugno un evento che celebra la voce e il suo ruolo nel cinema, nella musica, nella letteratura e nello sport. Dal 26 al 28 giugno, nel cuore della città, il maschio angioino diventerà il teatro di una manifestazione articolata che mette al centro l’espressività vocale attraverso spettacoli, mostre e appuntamenti culturali. L’occasione sarà anche quella di assegnare il premio De Angelis, riconoscimento che valorizza artisti e professionisti legati all’uso della voce.
Un festival che unisce cinema, musica e sport nel segno della voce
L’evento si sviluppa in due appuntamenti paralleli: la seconda edizione del Festival della voce e la quinta di “Voci tra le onde”. Gli organizzatori sottolineano che questa rassegna va oltre la semplice consegna di premi ai protagonisti dello spettacolo. L’obiettivo è mostrare come la voce diventi strumento di arte, capace di raccontare storie e emozioni, integrando parola, musica e gesto. Il maschio angioino si trasformerà in un palcoscenico che valorizza l’importanza di quel suono unico e riconoscibile che accompagna i dialoghi cinematografici, le canzoni e perfino gli interventi sportivi.
Ogni spazio del castello coinvolto nell’evento
Ogni spazio del castello sarà coinvolto nell’evento: dal cortile interno alle sale dei Baroni e degli Angeli, accogliendo incontri con professionisti, mostre dedicate e performance dal vivo. L’atmosfera si arricchirà di testimonianze di doppiatori, attori e musicisti, creando un dialogo diretto con il pubblico e offrendo una lettura approfondita dell’arte vocale.
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La serata di gala e gli ospiti che racconteranno l’arte della voce
Il momento più atteso è previsto per la sera di sabato 28 giugno alle 20, quando il cortile del maschio angioino ospiterà “Voci tra le onde”, una serata di gala ad ingresso libero. La conduzione sarà affidata a Tosca D’Aquino e Francesco Pezzulli, quest’ultimo noto per la sua lunga esperienza di voce italiana di Leonardo Di Caprio. La serata riunirà volti noti come Paola Saluzzi, Michele Gammino e Fabrizio Vidale, ma anche giovani voci emergenti come Giulia Luzi e Arianna Craviotto.
Durante la cerimonia verranno consegnati i premi De Angelis in diverse categorie, con ospiti che accompagneranno il pubblico in un percorso tra storie e tecniche vocali. Si tratta di un vero e proprio spettacolo che racconta il lavoro dietro le quinte del doppiaggio e della recitazione, sottolineando il peso della voce nell’immaginario collettivo e nel mestiere dello spettacolo.
I premi e le tecniche vocali celebrate
Durante la serata verranno messi in luce i vari aspetti tecnici e artistici dell’uso della voce, coinvolgendo sia artisti affermati sia giovani talenti emergenti.
La giuria e la valenza culturale del premio de angelis
La giuria incaricata di valutare i candidati è guidata da Francesco Pannofino, attore e doppiatore di lunga esperienza, e comprende figure di rilievo come Eleonora De Angelis, direttrice artistica del festival, e Serafino Murri, autore e critico cinematografico. La squadra comprende anche esperti come Daniele Apredda e Chiara Falanga, che lavorano nel campo della logopedia e foniatria, garantendo una valutazione attenta agli aspetti tecnici della voce.
Il premio De Angelis, dedicato alla memoria di Enrico De Angelis, si caratterizza per la sua attenzione a diverse forme di espressione vocale: dal doppiaggio alla musica, dalla letteratura allo sport. La scultura realizzata da Susi De Angelis rappresenta un legame simbolico tra arte visiva e parola parlata, sottolineando l’importanza di questo riconoscimento nel panorama culturale italiano.
La mostra fotografica “attore in voce” e il ricordo di adolfo geri
Durante tutta la durata del festival sarà possibile visitare gratuitamente la mostra fotografica interattiva intitolata “Attore in voce”. Il percorso, curato da Maurizio Pittiglio, Massimo Veronese e Massimiliano Torsani, ripercorre la storia del doppiaggio italiano attraverso immagini e video. Il racconto parte dai pionieri del settore per arrivare alle figure contemporanee che danno vita alle voci dei volti noti del cinema internazionale.
L’esposizione rende omaggio a Adolfo Geri, doppiatore napoletano scomparso nel 1988, celebre per aver prestato la sua voce a star americane come Gene Kelly. A lui si deve una parte importante della diffusione della cultura del doppiaggio nel nostro paese. Il progetto cerca di avvicinare il pubblico a questa forma d’arte spesso poco visibile ma fondamentale nella fruizione del cinema e della televisione.
La visita alla mostra
L’ingresso alla mostra è gratuito e rappresenta un’occasione per approfondire la storia del doppiaggio in Italia e l’importanza della voce nel mondo dello spettacolo.
La tradizione del premio e i protagonisti premiati negli anni
“Voci tra le onde” ha un passato consolidato con quattro precedenti edizioni alle spalle. Nel tempo ha riconosciuto il lavoro di nomi noti come Luca Ward, Pino Insegno e Emanuela Rossi, ma anche di professionisti meno conosciuti al grande pubblico che hanno però segnato con la loro voce il mondo dell’audiovisivo. Si tratta di un elenco lungo che documenta l’impegno di molte figure nella valorizzazione della parola recitata e cantata in Italia.
Questo evento mantiene viva una rete di relazioni tra doppiatori, attori, critici e appassionati, creando un contesto nel quale la voce è celebrata come pezzo fondamentale della comunicazione artistica. Il riconoscimento aiuta a mantenere alta l’attenzione su un mestiere spesso definito “dietro le quinte”, ma che pesa in modo consistente nella qualità della fruizione culturale di film, serie e spettacoli.