Con l’arrivo della nuova ondata di caldo estivo, alcune città italiane tornano a segnalare allarmi per il caldo intenso. A metà giugno, in particolare, il ministero della Salute ha emesso bollettini che indicano pericolosi livelli di temperatura in diverse città del Paese. Questo tipo di avvisi serve a informare la popolazione su situazioni meteorologiche potenzialmente dannose per la salute, soprattutto per le fasce più vulnerabili.
Le città con bollino rosso e i rischi per la salute
Il bollino rosso indica uno stato di pericolo elevato dovuto alle temperature molto alte e all’umidità, condizioni in grado di mettere a rischio la salute di anziani, bambini e persone con patologie croniche. Il 13 giugno, le città segnalate con questo bollino sono state tre: Bolzano, Campobasso e Perugia.
Gli esperti del ministero della Salute sottolineano che in queste zone si deve prestare particolare attenzione a colpi di calore, disidratazione e affaticamento. Per questo, si raccomanda di evitare le esposizioni prolungate al sole, bere molta acqua, e limitare l’attività fisica nelle ore più calde. In ospedali e strutture sanitarie aumentano i controlli per gestire eventuali emergenze legate al caldo.
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Bollino arancione: segnali e sviluppo temporale
Prima del 13 giugno, la situazione riguardava meno centri urbani ma in progressiva espansione. Il 10 giugno, Bolzano, Campobasso e Perugia avevano già ricevuto il bollino arancione, che indica un allarme moderato ma comunque significativo.
Il giorno successivo, 11 giugno, altre tre città si sono aggiunte a questa lista: Frosinone, Rieti e Roma. Con il passare dei giorni, fino al 13 giugno, il numero di città con bollino arancione è salito a otto. Tra queste figurano anche Bologna, Brescia, Firenze, Latina e Torino, oltre alle nove città menzionate.
Indicazioni di prevenzione per chi vive nelle città colpite
Il bollino arancione segnala condizioni climatiche ancora pericolose, con temperature che possono provocare effetti negativi sulla salute, specie se si prolungano nel tempo. La popolazione viene invitata ad adottare misure precauzionali simili a quelle per il bollino rosso, ma con meno intensità di allerta.
“Si consiglia di limitare l’esposizione al sole, mantenere un’adeguata idratazione e evitare sforzi fisici nelle ore più calde”, spiegano gli esperti.
La sorveglianza quotidiana del ministero della Salute e l’impatto sulle città italiane
Il ministero della Salute tiene sotto controllo giornaliero la situazione meteorologica su una rete di 27 città italiane, per individuare prontamente i segnali di emergenza dovuti al caldo. Attraverso questi bollettini, il governo punta a prevenire episodi critici di salute pubblica durante i mesi estivi.
Gli avvisi per bollino rosso e arancione vengono calibrati sulla base di dati meteorologici precisi, che considerano temperatura e umidità, riconosciuti come fattori chiave per l’impatto sulla salute. Il monitoraggio permette alle autorità locali e ai servizi sanitari di prepararsi adeguatamente, anche intensificando interventi come centri di accoglienza per anziani e servizi di soccorso.
Interventi delle amministrazioni comunali nelle giornate critiche
Questa sorveglianza si rivela particolarmente importante nelle città con alta densità abitativa e condizioni climatiche più estreme. Con il riscaldamento globale, eventi come ondate di caldo intense e prolungate si verificano con maggiore frequenza e intensità, da segnalare con attenzione per tutelare soprattutto le persone più esposte.
Le amministrazioni comunali coinvolte sono impegnate nel diffondere informazioni utili e aggiornate per limitare i danni legati al caldo. Sempre più comune è la distribuzione di materiale informativo e l’attivazione di servizi dedicati nelle giornate più critiche.
Il bollettino di giugno 2025 conferma così una situazione climatica difficile nell’Italia centrale e settentrionale, con un’estate che richiede vigilanza costante e azioni mirate per la salute pubblica.