Tre cileni arrestati dopo furto in abitazione a cordenons, trovati con gioielli e denaro sull’autostrada a4

Tre cileni arrestati dopo furto in abitazione a cordenons, trovati con gioielli e denaro sull’autostrada a4

La polizia di Udine arresta tre cileni irregolari dopo un furto a Cordenons, trovati con refurtiva e arnesi da scasso nell’auto a noleggio proveniente da Milano lungo l’autostrada A4.
Tre Cileni Arrestati Dopo Furt Tre Cileni Arrestati Dopo Furt
La polizia di Udine ha arrestato tre cileni irregolari sospettati di furti a Cordenons, trovando refurtiva e arnesi da scasso nel veicolo usato per la fuga. - Gaeta.it

La polizia di Udine ha fermato tre uomini di nazionalità cilena, sospettati di aver commesso un furto in un’abitazione a Cordenons, in provincia di Pordenone. L’arresto è avvenuto nelle prime ore dopo il colpo, grazie a un controllo all’area di servizio Fratta Nord, lungo l’autostrada A4. I tre individui, irregolari in Italia e già soggetti a decreti di espulsione, erano arrivati in città con un’auto a noleggio da Milano. Nel veicolo e tra i loro effetti sono stati trovati numerosi oggetti rubati, denaro contante e strumenti per il furto.

Criminalità itinerante: il modus operandi dei ladri fermati sulla a4

Gli investigatori della squadra mobile di Udine erano sulle tracce di questi tre cileni da diverse ore, seguendo i loro spostamenti dopo le segnalazioni su possibili attività illecite. Secondo la ricostruzione, i tre avevano preso un’auto a noleggio a Milano, spostandosi rapidamente verso il nord-est. L’obiettivo sembrava lo sfruttamento di brevi finestre temporali per compiere furti in abitazioni isolate o poco sorvegliate. A Cordenons è stato individuato il luogo dell’irruzione, poi segnalata alle forze dell’ordine.

Il fermo all’area di servizio ha deciso le sorti dei tre

Il fermo all’area di servizio lungo l’autostrada è stato decisivo. La polizia li ha trovati mentre tentavano di allontanarsi, probabilmente alla ricerca di un luogo dove poter occultare la refurtiva. Nel sottotetto dell’auto, mezzo usato per il trasporto, c’erano nascoste decine di monili in oro e argento, orologi di valore, e anche quasi tremila euro in contanti. Non mancavano sacche griffate e quattro telefoni cellulari, presumibilmente utili a mantenere i contatti o organizzare nuovi colpi.

Sequestro di beni e armi da scasso: come agivano i ladri arrestati

La perquisizione ha permesso di rinvenire molto più di quanto si poteva sospettare. Oltre ai 60 gioielli, c’erano 10 orologi preziosi, 2.625 euro in contanti e borse di marca di provenienza dubbia. L’aspetto che ha colpito gli agenti è stato ritrovare anche diversi attrezzi per lo scasso, che indicano un modus operandi studiato e non occasionale. Inoltre, hanno sequestrato un kit per la caratura dell’oro, uno strumento tecnico che permette di distinguere immediatamente quali monili sono autentici e quali di semplice bigiotteria.

Organizzazione e rapidità come chiavi del successo dei ladri

Questa dotazione dimostra che la banda pesava sulla rapidità nel selezionare i beni trafugati, per evitare di trasportare materiali inutili e perdere tempo durante la fuga. La presenza contemporanea di cellulari suggerisce un coordinamento preciso, forse per comunicare con altri complici o per pianificare altri furti, nel caso avessero incontrato ostacoli. La calma e l’organizzazione non hanno però impedito l’intervento tempestivo della polizia, che li ha fermati prima che potessero allontanarsi ulteriormente.

Ordine di custodia cautelare e situazione giudiziaria dei tre cileni

Il giudice per le indagini preliminari ha emesso per tutti e tre una misura di custodia cautelare in carcere. Si tratta di una decisione necessaria vista la gravità dei fatti contestati e la loro posizione irregolare sul territorio nazionale. I tre uomini, rispettivamente di 57, 27 e 25 anni, avevano già ricevuto decreti di espulsione e ordini di allontanamento, non ottemperati prima della cattura.

La normativa italiana prevede pene severe per chi commette furti in abitazioni, specialmente se associati a ricettazione e possesso di arnesi da scasso. Il procedimento nei loro confronti proseguirà per accertare tutti i dettagli, incluse eventuali altre azioni illecite correlate. Le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione nei confronti di gruppi criminali itineranti che scelgono il nord-est come base temporanea per operazioni del genere.

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