Tre chili di cannabis indica sono stati scoperti all’interno di un container in transito al porto di Gioia Tauro, uno dei principali scali del Mediterraneo. Il sequestro è avvenuto nel corso di una verifica effettuata dalla polizia, che ha controllato decine di container nel terminal portuale.
Scoperta durante i controlli su container in transito al porto
Il ritrovamento è stato effettuato durante un’operazione condotta dall’Ufficio di Frontiera del commissariato di pubblica sicurezza di Gioia Tauro, in coordinamento con il personale dell’ufficio delle dogane locale. Sono stati ispezionati più di 30 container, tra cui uno specifico carico proveniente dal Canada e diretto al Gambia. Nel corso di questa attività, gli agenti hanno individuato una sostanza stupefacente nascosta furtivamente.
Il container in questione trasportava autovetture e, posizionati sotto una delle auto, sono stati trovati due borsoni contenenti generi alimentari misti. All’interno di questi borsoni risultavano nascoste cinque confezioni termosaldate con la cannabis. La scelta di nascondere la droga tra alimenti suggerisce un tentativo di eludere i controlli standard, in particolare quelli con unità cinofile, grazie all’odore mascherato o confuso.
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Modalità di occultamento e tecniche di controllo
Gli agenti coinvolti hanno riscontrato un metodo di occultamento studiato per sfuggire ai classici controlli. La presenza di generi alimentari rappresentava una copertura efficace, visto che i cani antidroga sono generalmente addestrati a riconoscere specifici odori legati a stupefacenti puri o confezionati in modo diverso.
Dalle verifiche effettuate è emerso chiaramente che la sostanza era termosaldata in confezioni sigillate, per preservare aroma e qualità, rendendo più difficile l’individuazione immediata. Il materiale sequestrato, stimato in tre chili, rispecchia una quantità significativa, non certo destinata all’uso personale ma verosimilmente parte di un traffico internazionale.
Gli investigatori hanno saputo coordinarsi con gli addetti doganali, usando metodi manuali e cani da ricerca per selezionare quali container sottoporre a un controllo approfondito. La precisa ispezione fisica ha eliminato ogni dubbio sulla presenza della droga, confermando l’importanza dei controlli incrociati tra forze di polizia e doganali.
Ruolo strategico del porto di gioia tauro nei traffici illeciti
Il porto di Gioia Tauro, per posizione geografica e traffico merci, rappresenta uno scalo cruciale nel Mediterraneo. Ogni giorno transitano milioni di tonnellate di merci, e fra queste capita siano infilati carichi illegali come sostanze stupefacenti. Avere un controllo accurato è fondamentale per frenare questi traffici, tra i principali problemi di sicurezza nella regione.
Gli sequestri di droga effettuati negli ultimi mesi confermano la frequenza con cui passano carichi nascosti al porto calabrese. Il caso di questo container con auto e cannabis, diretto in un paese africano, mostra come i canali commerciali vengano sfruttati per trasportare stupefacenti in diverse direzioni.
Azione congiunta e prevenzione
L’azione congiunta delle forze di pubblica sicurezza e dell’ufficio doganale dimostra quanta attenzione venga dedicata alla sorveglianza in questo scalo. L’adozione di controlli mirati e l’impiego di personale specializzato nelle ispezioni consentono di intercettare movimentazioni sospette prima che le merci lascino il porto.
Il tempestivo sequestro della cannabis indica ha evitato che la droga proseguisse il suo viaggio nascosto, impedendo in qualche modo l’ampliamento del mercato illecito. Gli accertamenti ora proseguono per risalire a mandanti e responsabili, guardando sia all’origine del carico in Canada che alla destinazione finale nel Gambia.