Trasporto pubblico locale, anci: superare la logica del costo storico e puntare su tariffe dinamiche per rispondere ai nuovi bisogni

Trasporto pubblico locale, anci: superare la logica del costo storico e puntare su tariffe dinamiche per rispondere ai nuovi bisogni

Le modalità di finanziamento del trasporto pubblico locale in Italia richiedono una riforma per rispondere a nuove esigenze legate a turismo, smart working e mobilità post covid, secondo Anci e Vito Parisi.
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L'articolo analizza le criticità del finanziamento del trasporto pubblico locale in Italia, evidenziando l'insufficienza dei criteri attuali basati sul costo storico e proponendo riforme per una tariffazione più flessibile, politiche urbane integrate e l’integrazione tra diversi servizi di mobilità. - Gaeta.it

Le modalità di finanziamento del trasporto pubblico locale in Italia stanno diventando un tema centrale per molti comuni, in particolare quelli con una crescita turistica o stagionale significativa. L’anci mette in luce l’insufficienza degli attuali criteri basati sul costo storico, che non riflettono più le reali esigenze dei territori e mettono a rischio la qualità e l’efficacia del servizio. In un contesto segnato da cambiamenti profondi come quelli emersi dopo il covid, è necessario ripensare le logiche tradizionali per rispondere a esigenze nuove legate al pendolarismo, allo smart working e alla mobilità turistica.

Criticità nella ripartizione del fondo nazionale trasporti e squilibri territoriali

L’attuale metodo di ripartizione del fondo nazionale trasporti si basa sul costo storico, cioè su dati e spese passate legate all’organizzazione dei servizi. Questo sistema non tiene conto dei mutamenti socio-economici che hanno influenzato la mobilità negli ultimi anni, con effetti negativi soprattutto su quei comuni che stanno vivendo una crescita di domanda stagionale o turistica. Questi centri, spesso con caratteristiche diverse dalle grandi città, si trovano a fronteggiare esigenze complesse e variabili, senza ricevere fondi proporzionali a queste nuove necessità.

Flussi turistici e impatto sulla mobilità

La situazione diventa particolarmente problematica nei casi in cui la mobilità si intreccia con flussi turistici che modificano l’andamento tradizionale del trasporto pubblico. Il fondo, infatti, resta fermo a criteri che non riescono a cogliere questi fenomeni, lasciando scoperti servizi fondamentali o generando investimenti poco adeguati. Lo sbilanciamento penalizza poi quelle amministrazioni locali chiamate a gestire una maggiore complessità nei servizi, con un impatto diretto sulla qualità della vita dei residenti e sull’attrattività turistica.

Cambiamenti nella mobilità post covid: impatto su pendolarismo e smart working

La pandemia ha alterato profondamente le abitudini di spostamento. Molte persone hanno adottato modalità lavorative flessibili o da remoto, con un calo degli spostamenti quotidiani verso i centri urbani e un incremento di viaggi non più legati alla sola routine lavorativa. Il pendolarismo tradizionale si è così modificato, perdendo peso rispetto a nuovi bisogni di mobilità che coinvolgono anche il tempo libero e attività turistiche.

Sfide per il trasporto pubblico su gomma

Lo smart working ha generato una domanda più frammentata e meno prevedibile, che richiede un’offerta di trasporto pubblico più adattabile e diversificata. Tuttavia, l’attuale sistema di offerta, particolarmente quello su gomma, fatica a sostenere queste esigenze perché manca di autonomia e soprattutto di competitività in termini di velocità e puntualità. Questi limiti rischiano di creare sovrapposizioni e conflitti tra mobilità quotidiana e flussi turistici, con un peggioramento complessivo del servizio.

Proposte anci per una tariffazione innovativa e politiche urbane integrate sul tpl

L’anci suggerisce di sperimentare tariffe innovative e dinamiche, capaci di adattarsi alle diverse situazioni territoriali e temporali. Questa proposta mira a valorizzare il trasporto pubblico locale in tutti i suoi aspetti, superando schemi fissi e garantendo risposte più efficaci ai cittadini. La tariffazione modulare potrebbe assicurare maggiore equità, favorendo anche chi vive in aree a maggior compressione stagionale o con caratteristiche turistiche particolari.

Importanza delle politiche urbane integrate

Parallelamente, l’anci spinge per politiche pubbliche integrate a livello urbano, che considerino il diritto alla mobilità come elemento centrale dell’offerta. Questo diritto è cruciale per affrontare problemi comuni come la congestione nelle grandi città, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo delle aree meno popolate. Per ottenere risultati concreti, serve migliorare la raccolta e l’analisi dei dati, inclusi quelli prodotti dai sistemi di sharing, per gestire e pianificare in modo più puntuale la mobilità pubblica.

Necessità di riforma normativa per integrare taxi, ncc e trasporto pubblico locale

Il quadro normativo, secondo l’anci, va rivisto per favorire un’integrazione reale tra i diversi servizi di mobilità, incluso il trasporto pubblico non di linea come taxi e noleggio con conducente . Questi servizi, spesso trattati come compartimenti separati, possono invece essere coordinati con il trasporto pubblico locale per offrire soluzioni più flessibili e funzionali ai cittadini.

Una riforma organica del settore potrebbe uniformare regole, migliorare la pianificazione e favorire la complementarietà tra modalità di trasporto diverse. Solo una gestione più unitaria e governata a livello locale, dotata di dati aggiornati e di strumenti decisionali efficaci, può rispondere ai bisogni di una mobilità sempre più complessa e articolata. Vito Parisi, vicepresidente dell’anci con delega al tpl, ha sottolineato la necessità di questi interventi durante il recente convegno di Asstra, indicando una strada chiara per il futuro dei trasporti pubblici in Italia.

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