Un grave incidente stradale si è verificato a genova nelle prime ore del mattino del 11 maggio 2025, causando la morte di una giovane di 22 anni. L’episodio ha coinvolto due donne investite da un’auto guidata da una guardia giurata. Il fatto è avvenuto in una zona urbana dove le pedoni attraversavano in un punto privo di strisce pedonali. Le autorità stanno ancora raccogliendo elementi per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.
I dettagli dell’incidente nella zona di dinegro
L’incidente è successo all’incrocio fra via Buozzi e via San Benedetto, area Dinegro di genova, poco dopo le 4.30 del mattino. La vettura coinvolta appartiene a una società di vigilanza privata ed era condotta da un uomo di 51 anni, che ha superato l’alcol test. Le due ragazze stavano attraversando la strada fuori dalle strisce pedonali quando sono state investite.
Sara Marzolino, la ventiduenne residente a Reggio Emilia, è stata sbalzata per diversi metri ed è deceduta nonostante i soccorsi tempestivi. L’amica che era con lei ha subito poche ferite ed è stata ricoverata in codice giallo all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, dove è stata tenuta sotto osservazione, anche per il forte shock subito.
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Interventi sul luogo e ricostruzione dei fatti
Al momento dell’impatto, il semaforo situato sull’isola spartitraffico è stato distrutto, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco per metterlo in sicurezza. La polizia locale ha chiuso temporaneamente il tratto di strada per effettuare tutti i rilievi necessari a comprendere la dinamica precisa.
Gli agenti della sezione infortunistica stanno esaminando la posizione delle due donne e le condizioni del veicolo. È confermato che il conducente procedeva da via Adua in direzione di via San Benedetto. Dalle prime verifiche emerge che le ragazze non hanno attraversato sulle strisce pedonali, il che complica ulteriormente la definizione delle responsabilità.
La testimonianza e le condizioni dei coinvolti
La guardia giurata alla guida dell’auto è risultata negativa all’alcol test. Le autorità curano ogni possibile riscontro per stabilire se vi siano stati comportamenti scorretti o imperizie alla guida. Le forze dell’ordine mantengono aperta ogni ipotesi riguardo al ruolo del conducente nel causare l’incidente.
L’amica della vittima ha raccontato gli attimi successivi all’incidente, confermando che “le due stavano attraversando lontano dal passaggio pedonale segnalato e che non si aspettavano l’arrivo dell’auto in quelle condizioni.” In ospedale è rimasta sotto monitoraggio psicologico e medico.
Le attività di perizia proseguono per chiarire ogni aspetto del dramma, mentre la comunità di genova segue con attenzione gli sviluppi di questa tragedia verificatasi in un punto urbano trafficato.