Una gita scolastica è finita in tragedia domenica 19 maggio 2025, vicino alla galleria di Lomazzo, provincia di Como. Un violento scontro tra un camion e il pullman scolastico della scuola primaria Giovanni Pascoli di Cazzago Brabbia ha causato la morte di una docente e diversi feriti fra i bambini. L’incidente ha coinvolto 27 alunni, insegnanti e autisti, scatenando subito una vasta mobilitazione di soccorsi e avviando le indagini delle autorità competenti.
Dettagli dell’incidente e condizioni delle vittime
Il viaggio era iniziato come una festa, i bambini erano allegri, con i loro zainetti colorati e canti spontanei lungo la strada. L’autobus scolastico, autorizzato e regolarmente controllato, si trovava a viaggiare sulla Pedemontana quando si è verificato l’impatto, all’altezza della galleria di Lomazzo intorno al primo pomeriggio. Il pullman ha tamponato un camion che era fermo o procedeva a bassa velocità, provocando uno scontro di forte intensità.
La maestra Domenica Russo, 43 anni, residente a Sesto Calende e seduta nei primi posti del mezzo, è rimasta intrappolata fra le lamiere e ha perso la vita sul colpo. Tra i 27 bambini a bordo, alcuni hanno riportato ferite di differente entità. Due minori sono stati trasportati in condizioni serie ma non critiche attraverso codici gialli: uno all’ospedale Sant’Anna di Como e un altro, tramite elisoccorso, al San Gerardo di Monza. L’autista del pullman, un uomo di 60 anni, è rimasto anch’esso ferito ed è stato ricoverato all’ospedale di Circolo di Varese. Cinque veicoli sono rimasti coinvolti nell’incidente complessivo.
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Interventi di soccorso e gestione dell’emergenza
Sul luogo dell’incidente sono arrivati rapidamente i mezzi di soccorso, con quattro automediche, sette ambulanze, i vigili del fuoco e l’elisoccorso di Como. Le operazioni di salvataggio hanno dovuto affrontare una scena complessa: vetri rotti, urla di paura e persone in stato di choc. I soccorritori hanno lavorato per estrarre i bambini dalle lamiere e garantire i primi interventi medici direttamente sulla strada.
Nel frattempo le forze dell’ordine e la polizia stradale di Busto Arsizio hanno iniziato a mettere in sicurezza l’area e a svolgere i rilievi utili a chiarire la dinamica del sinistro. È stato attivato un sistema di comunicazione rapido per avvertire i genitori dei minori, che sono stati accompagnati fino ai vari presidi ospedalieri per ritrovare i propri figli. L’intervento dell’AREU ha avuto un ruolo fondamentale nella coordinazione dell’intera gestione dell’emergenza, riducendo i tempi di soccorso e limitando ulteriori rischi sulla viabilità della Pedemontana.
Indagini in corso e prime ipotesi sulla causa dell’incidente
La polizia stradale ha aperto indagini immediate sulle cause del tragico tamponamento. Le prime ipotesi suggeriscono un possibile colpo di sonno, un malore o una disattenzione del conducente del pullman. Non è ancora chiaro se il camion fosse fermo o rallentasse per un motivo imprecisato quando è avvenuto l’impatto. Successivamente al primo scontro, altri quattro veicoli hanno partecipato all’incidente a catena che ha bloccato il tratto stradale per diverse ore.
Gli accertamenti proseguiranno per stabilire le responsabilità esatte e se vi siano stati fattori esterni o tecnici che hanno aggravato la situazione. Al momento, i mezzi coinvolti sono stati sottoposti a sequestro per ulteriori esami tecnici. L’autobus, come confermato, è risultato in regola con tutte le autorizzazioni e sottoposto a controlli di sicurezza periodici. Verranno comunque verificate anche le condizioni fisiche e psicofisiche dell’autista nel momento dell’evento.
Reazioni istituzionali e supporto a bambini e famiglie
Il ministero dell’Istruzione ha attivato un’istruttoria interna per comprendere meglio quanto accaduto e predisporre eventuali misure per la sicurezza dei viaggi scolastici. L’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese ha disposto l’apertura di sportelli psicologici rivolti agli studenti, ai docenti e alle famiglie coinvolte nel trauma. Il sostegno emotivo mira a gestire la sofferenza e aiutare il ritorno alla normalità dopo una tragedia così improvvisa.
La comunità scolastica di Cazzago Brabbia e dell’intera Lombardia si è stretto in un momento di dolore per la perdita della maestra Domenica Russo, figura amata e presente nelle vite degli alunni. L’aula rimane silenziosa, la sua voce si è spenta lungo la strada verso la conoscenza ma resta viva nel ricordo di chi l’ha conosciuta. Le autorità continueranno a seguire l’evolversi della vicenda, monitorando gli sviluppi delle indagini e assicurando il necessario supporto alle famiglie coinvolte.