Gabriele Cottini, pilota di Città della Pieve, è morto a seguito di un grave incidente durante la Dunlop Cup 600, gara valida per la Coppa FMI al Cremona Circuit, in Lombardia. Nonostante il rapido intervento dei soccorsi e il trasporto d’urgenza all’ospedale Maggiore di Cremona, le ferite riportate si sono rivelate fatali. La Federazione motociclistica italiana ha diffuso la notizia tramite il proprio sito ufficiale.
L’incidente e il soccorso immediato
L’incidente è avvenuto nel corso della Dunlop Cup 600, una tappa della Coppa FMI. Subito dopo l’impatto, i commissari di gara hanno attivato i soccorsi per prestare assistenza medica sul posto. Cottini è stato stabilizzato e trasferito d’urgenza al Maggiore di Cremona, centro specializzato in traumi da incidenti stradali e sportivi. Purtroppo, nonostante le cure tempestive, le lesioni interne e traumatiche si sono rivelate incompatibili con la vita. La gara è stata sospesa momentaneamente per consentire l’intervento e la gestione dell’emergenza.
Le reazioni di federazione e organizzatori
Subito dopo la tragedia, la Federazione motociclistica italiana, insieme al Moto club Motolampeggio, alla Direzione gara, al promotore Emg eventi e al Cremona Circuit, ha espresso il proprio cordoglio. In una nota congiunta hanno manifestato vicinanza e solidarietà alla famiglia e a chi condivideva la passione di Gabriele. La federazione ha ricordato il pilota come un appassionato e un compagno di sport, sottolineando il suo impegno e la dedizione alle gare. Un messaggio che ha segnato il lutto di tutta la comunità motociclistica.
Si continua a correre, ma in silenzio e rispetto
Dopo un confronto tra gli organizzatori, è stata decisa la ripresa delle gare previste, ma con un gesto di rispetto verso Cottini. Le vittorie sono state dedicate alla sua memoria, un modo per riconoscere la sua passione per il motociclismo. Si è scelto di non interrompere l’evento, ma di mantenere un clima sobrio: niente festeggiamenti sul podio, in segno di cordoglio e silenzio.
Il ricordo di Gabriele nella comunità delle due ruote
Nel comunicato ufficiale, la Federazione ha assicurato che il ricordo di Gabriele Cottini resterà vivo tra chi lo conosceva e condivideva la sua passione per le moto. È stato riconosciuto il suo contributo sportivo, sia a livello regionale che nazionale. Anche dopo la tragedia, il legame tra piloti e appassionati è rimasto forte, con messaggi di vicinanza e la promessa di mantenere vivo il suo esempio. Un episodio che ha riportato al centro la riflessione sui rischi e sull’impegno nelle competizioni motociclistiche.