Nelle acque attorno a bali è avvenuto un grave incidente marittimo che ha coinvolto un traghetto con oltre 60 persone a bordo. Il mezzo è affondato durante la notte, lasciando dietro di sé una vasta area di ricerca e soccorso concentrata sul recupero dei dispersi.
Cause possibili del disastro in mare
Le autorità impegnate nell’inchiesta ipotizzano diversi fattori all’origine del naufragio. Tra le cause al centro dell’attenzione ci sono possibili errori umani, problemi tecnici sull’imbarcazione o condizioni inattese che hanno compromesso la stabilità del traghetto. Non è escluso che il sovraccarico o l’errata distribuzione del carico abbiano influito sul baricentro dell’imbarcazione.
Ad oggi non sono stati diffusi dettagli ufficiali sulle cause esatte, ma verrà avviata un’indagine approfondita per stabilire responsabilità e dinamiche precise dell’incidente. In passato, nei mari indonesiani, episodi simili hanno spesso coinvolto problemi di sicurezza e manutenzione non adeguata delle imbarcazioni.
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Il naufragio del traghetto e i primi soccorsi
La sera del 3 luglio 2025, intorno alle 23.20 ora locale, un traghetto è affondato nelle vicinanze dell’isola di bali, nota meta turistica dell’Indonesia. Secondo l’agenzia di soccorso di Surabaya, a bordo si trovavano 53 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio, per un totale di 65 persone. L’imbarcazione si è capovolta in circostanze ancora al vaglio degli inquirenti ma le condizioni meteo al momento, seppur non estreme, non hanno aiutato le operazioni di salvataggio.
Immediatamente dopo l’affondamento, le squadre di ricerca hanno lanciato operazioni intensive nelle acque circostanti, che proseguono ancora. Al momento sono state recuperate quattro persone, tutte trasferite a strutture mediche locali per accertamenti. I soccorritori lavorano senza sosta sull’acqua e con il supporto di unità navali e aeree, ma il numero di dispersi continua ad aumentare.
La zona dell’incidente e le attività di soccorso in corso
Il naufragio si è verificato nei pressi dell’isola di bali, un’area marina molto frequentata da turisti e imbarcazioni commerciali. La posizione è relativamente vicina alle coste, ma la presenza di correnti può rendere difficoltose le operazioni di recupero.
Le autorità locali hanno mobilitato squadre di emergenza, in collaborazione con la guardia costiera e forze militari, per cercare i dispersi e limitare i rischi per la vita umana. Il lavoro si estende sia in mare aperto che lungo la linea costiera, con imbarcazioni, sommozzatori e aeromobili impiegati per sorvolare e scansionare vaste porzioni di mare.
Le ricerche sono supportate anche dalla comunità locale che ha messo a disposizione mezzi privati per contribuire ai soccorsi. La concentrazione rimane alta nonostante il numero elevato di persone ancora da recuperare. L’emergenza è seguita con attenzione dalle autorità nazionali e internazionali, vista la rilevanza turistica di bali e la sensibilità sul tema della sicurezza marittima nella regione.