Il traffico che attraversa il corridoio del Brennero torna al centro dell’attenzione durante il dreier Landtag, la riunione congiunta dei consigli provinciali di Alto Adige, Tirolo e Trentino. L’appuntamento, fissato al Kurhaus di Merano, si svolge tra il pomeriggio di oggi e la mattinata di domani, con la partecipazione dei presidenti Arnold Schuler, Sonja Ledl-Rossmann e Claudio Soini. Al termine degli incontri è prevista una conferenza stampa per fare il punto sulle discussioni.
Il contesto della riunione biennale tra le tre province
Il dreier Landtag rappresenta un momento istituzionale importante per la collaborazione tra Alto Adige, Tirolo e Trentino. Durante questa seduta congiunta, che si tiene ogni due anni, si affrontano temi di interesse condiviso legati alla vita economica, sociale e ambientale della regione. Quest’anno il traffico di transito sull’asse del Brennero sarà uno degli argomenti principali, data la sua rilevanza per la qualità della vita della popolazione e per l’ambiente.
Il ruolo del kurhaus di merano
Il Kurhaus di Merano accoglierà diversi rappresentanti politici e istituzionali che porteranno idee e proposte per affrontare i problemi legati al traffico. L’incontro si struttura in due sessioni: quella pomeridiana di oggi e la mattinata di domani, quando si discuteranno le varie proposte. Il momento conclusivo sarà affidato ad una conferenza stampa dove i presidenti delle tre province comunicheranno ai media le decisioni e gli esiti del confronto.
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Le mozioni in discussione e le proposte per il traffico sul brennero
Sono circa venti le mozioni che verranno esaminate nel corso della seduta, tre delle quali riguardano espressamente soluzioni per ridurre il carico del traffico sull’asse del Brennero. I consiglieri tirolesi, provenienti da diversi gruppi politici, presentano proposte concrete per affrontare le criticità della viabilità lungo questa importante arteria europea.
Tra le misure proposte spiccano il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla rotaia, con l’obiettivo di limitare la presenza di mezzi pesanti, e un potenziamento del trasporto pubblico transfrontaliero, per incentivare l’uso di mezzi collettivi anche per i pendolari e i turisti. Viene inoltre suggerito un sistema di scambio dati in tempo reale sul traffico, che aiuti a gestire meglio i flussi e a prevenire congestioni.
Un altro punto evidenziato nelle mozioni riguarda il sostegno alle misure di emergenza in vigore, pensate per limitare il traffico e proteggere la salute dei residenti e l’ambiente. Tra queste figure il divieto di circolazione notturna per i tir. Queste misure, però, incontrano la contrarietà dei consiglieri provinciali del Trentino, che propongono di sospendere tali divieti per migliorare la gestione del traffico sul ponte Lueg, un nodo cruciale lungo la rete viaria.
Misure di emergenza e interventi sul traffico
Il contrasto tra la necessità di tutela ambientale e la gestione efficace della mobilità attraversa le proposte e le discussioni, evidenziando le differenti priorità delle province coinvolte.
Le posizioni divergenti e le richieste di cooperazione transnazionale
Il dibattito evidenzia posizioni diverse tra le tre province. I consiglieri del Tirolo chiedono un rigore maggiore con restrizioni per il traffico pesante e misure ambientali stringenti; mentre in Trentino prevale una linea che privilegia la fluidità della circolazione e una temporanea sospensione di certi limiti, per gestire meglio i flussi sul territorio.
Il Team K, un gruppo politico del Tirolo, ha avanzato una proposta che spinge per una gestione più coordinata e sostenibile del traffico sul Brennero. La loro richiesta riguarda una collaborazione più stretta tra i governi delle tre regioni attraverso un comitato interistituzionale dedicato alla mobilità e alla tutela dell’ambiente. Il comitato avrebbe il compito di elaborare strategie condivise e di coordinare interventi, anche fissando regole comuni per la circolazione e l’inquinamento.
Questa impostazione si basa sull’idea che i problemi di traffico non si risolvono in modo isolato, ma servano approcci coordinati che tengano conto delle esigenze sociali, ambientali e infrastrutturali di un’area geografica molto estesa e interconnessa come quella attorno al Brennero. L’equilibrio tra flussi commerciali e qualità della vita resta al centro del confronto.