Il traffico sull’A21, nel tratto svizzero vicino al Gran San Bernardo, resta sospeso a causa di una valanga che ha danneggiato la galleria Les Toules. Il crollo, avvenuto circa nove giorni fa, ha compromesso sia la struttura della galleria che la stabilità del pendio sovrastante, fermando il passaggio e impedendo l’accesso diretto al tunnel internazionale tra Italia e Svizzera. Le autorità elvetiche continuano gli interventi per mettere in sicurezza la zona prima di valutare la riapertura.
Danni provocati dalla valanga sopra la galleria les toules
La valanga ha interessato una vasta area sopra la galleria Les Toules, provocando danni importanti sia alle strutture di protezione forestale sia alle barriere paramassi installate per difendere la strada. Il bosco che contribuiva a trattenere la massa di neve e detriti è stato distrutto in ampie porzioni, rendendo molto più alto il rischio di nuovi smottamenti o cadute massi lungo il pendio. Una situazione delicata, soprattutto perché l’area è ancora instabile.
Rilievi sulle condizioni della galleria e ambiente circostante
Le verifiche e i rilievi compiuti dall’ufficio federale svizzero delle strade hanno confermato che l’integrità della galleria è stata compromessa. Oltre alla deformazione delle strutture interne, gli sbarramenti esterni che precedono il tunnel sono risultati danneggiati. L’assenza di barriere naturali e artificiali efficaci aumenta il pericolo per chiunque circoli nell’area. Per questo motivo è stata decisa la chiusura immediata e senza orari prestabiliti di riapertura.
Interventi di messa in sicurezza e sgombero del materiale pericoloso
Dopo aver completato le riparazioni urgenti sulla galleria, le squadre tecniche hanno iniziato a svolgere le operazioni di sgombero e messa in sicurezza del pendio sovrastante. Lo scopo è rimuovere massi e detriti instabili, abbassando così il rischio di ulteriori cedimenti. Questi lavori richiedono macchinari specializzati e spesso comportano la chiusura temporanea delle carreggiate vicine per garantire la sicurezza di tecnici e automobilisti.
Le operazioni non si limitano allo sgombero del materiale caduto, ma prevedono anche il rinforzo delle strutture di contenimento e l’installazione di nuove barriere paramassi. Solo al termine di queste attività si potrà valutare con precisione se le condizioni del pendio sono tornate a livelli accettabili per la circolazione. La necessità di attendere il consolidamento del territorio rende difficile ipotizzare una data per la riapertura immediata della A21.
Come il blocco della galleria les toules impatta sul traffico
Il blocco della galleria Les Toules interrompe uno dei collegamenti principali tra Italia e Svizzera lungo il traforo del Gran San Bernardo. La chiusura del tratto ha creato disagi ai veicoli, soprattutto al traffico pesante e ai mezzi commerciali che utilizzano il passaggio per raggiungere il nord Europa. Il traffico viene deviato su percorsi alternativi, che prevedono tempi molto più lunghi e percorsi più complessi.
Anche i flussi turistici risentono della situazione, specie ora che si avvicina la stagione estiva. Il ritardo nella riapertura della galleria limita le possibilità di attraversamento diretto, costringendo chi deve spostarsi tra Italia e Svizzera a valutare altre vie. Le autorità italiane e svizzere tengono monitorata la situazione e stanno studiando strategie coordinate per gestire la viabilità nelle prossime settimane, ma la priorità resta la sicurezza di chi transita.
Aggiornamenti sulle nuove valutazioni e interventi futuri programmati
Secondo le comunicazioni ufficiali dell’ufficio federale svizzero delle strade, all’inizio della prossima settimana verranno eseguiti nuovi rilievi con l’aiuto di esperti esterni. Queste valutazioni serviranno a capire se la situazione del pendio ha mostrato segnali di stabilizzazione o se continueranno i rischi legati a cadute massi e smottamenti. A quel punto si potrà stabilire un possibile calendario per la riapertura del tratto.
Nel frattempo, gli interventi di consolidamento proseguiranno senza sosta nel fine settimana, con l’obiettivo di completare le operazioni di rimozione del materiale pericoloso e di rinforzo del terreno. I tempi precisi per la riapertura della galleria restano incerti perché dipendono dall’andamento dei lavori e dalle condizioni meteo della zona montana. L’attenzione rimane alta anche per eventuali nuovi eventi naturali che potrebbero aggravare la situazione.