Tra torri merlate, boschi incantati e antiche leggende nasce questo affascinante borgo: la bellezza e l’imponenza del suo Castello lascia tutti a bocca aperta

Tra torri merlate, boschi incantati e antiche leggende nasce questo affascinante borgo: la bellezza e l’imponenza del suo Castello lascia tutti a bocca aperta

Somiglia alla Scozia Somiglia alla Scozia
Un pezzo di Scozia nel Lazio - (gaeta.it)

Un castello da fiaba a circa un’ora da Roma. Cosa aspettate a visitarlo? Un posto a dir poco meraviglioso e magico

A un’ora di viaggio da Roma, in provincia di Viterbo, si trova un luogo che sembra essere uscito direttamente dalle fiabe scozzesi. Caratterizzato da imponenti torri merlate e da un’architettura suggestiva, questo castello è costruito con pietre scure di Bagnoregio che, insieme al suo contesto naturale, creano un’atmosfera quasi magica. La bellezza del castello non è soltanto nella sua imponenza, ma anche nel territorio circostante, ricco di storia e leggende.

Se siete alla ricerca di un luogo che unisce storia, architettura e natura in un contesto magico, questo borgo vi offrirà un’esperienza indimenticabile. Questo angolo poco conosciuto del Lazio è una meta perfetta per una gita di un giorno, dove è possibile immergersi in un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo e nello spazio.

Un po’ di Scozia a un’ora da Roma

Parliamo del Castello di Torre Alfina. La prima cosa che colpisce all’arrivo a Torre Alfina è la sua posizione dominante sulla Riserva Naturale di Monte Rufeno. Il castello, situato a 602 metri sul livello del mare, si erge maestoso e osserva il panorama circostante. Le sue quattro torri si stagliano contro il cielo, raccontando storie di un passato ricco di eventi e di trasformazioni.

Torre Alfina, Lazio
Un dettaglio del Castello di Torre Alfina, nel Lazio – (gaeta.it)

Nel corso del XIX secolo, il Castello di Torre Alfina subisce una trasformazione significativa quando viene acquistato dal banchiere belga Edoardo Cahen d’Anvers. Sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Partini, il castello si trasforma in una residenza di gusto neogotico, mantenendo però tracce del suo passato medievale. A questo si aggiunge la presenza del misterioso Bosco del Sasseto, noto anche come il “Bosco di Biancaneve”, caratterizzato da un’atmosfera da fiaba e da una vegetazione lussureggiante che incanta chiunque vi si avventuri.

Il Castello di Torre Alfina ha origini antiche, risalenti all’Alto Medioevo. Si racconta che fu costruito per volere di Desiderio, re dei Longobardi, il quale ordinò la realizzazione della torre centrale, nota come torre “del cassero”. Questa struttura divenne ben presto il cuore del borgo, grazie alla sua posizione strategica che permetteva di controllare le vie di comunicazione circostanti.

Nel XIII secolo, il castello passò nelle mani della famiglia Monaldeschi della Cervara, che ne influenzò notevolmente il destino. Da fortezza difensiva, il castello si trasformò in una residenza rinascimentale, adornata da arazzi e affreschi di pregio. Durante il Cinquecento, il Castello di Torre Alfina si arricchisce di dettagli che ne fanno un vero e proprio gioiello architettonico. Dopo la fine della famiglia Monaldeschi, il banchiere Cahen, con il supporto dei giardinieri Henri e Achille Duchêne, avviò un’ulteriore trasformazione, dando al castello il suo attuale aspetto neogotico.

Ma non è soltanto il castello a meritare attenzione. Anche il borgo di Torre Alfina, sorto attorno al castello, è una straordinaria scoperta. Le sue strade acciottolate e le case in pietra evocano un passato ricco di storie e tradizioni. Passeggiando, non si può non notare la bellezza della Porta Vecchia, l’unica rimasta delle antiche mura, che rappresenta un affascinante viaggio nel tempo.

Nei dintorni, il Bosco del Sasseto si erge come un monumento naturale della regione Lazio. Questo bosco è un luogo di straordinaria biodiversità, dove è possibile ammirare alberi secolari e un sottobosco ricco di felci e muschi. È un vero e proprio rifugio per la fauna selvatica e un paradiso per gli amanti della natura. Non a caso, è stato definito dal National Geographic come un “bosco da fiaba”, grazie alla sua bellezza incantevole e alla sua atmosfera magica.

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