Tour d’europe a roma: carburanti rinnovabili e biocarburanti per la decarbonizzazione del trasporto su strada

Tour d’europe a roma: carburanti rinnovabili e biocarburanti per la decarbonizzazione del trasporto su strada

Il tour d’europe promosso da fuelseurope attraversa oltre 20 paesi per dimostrare l’efficacia e la sostenibilità economica dei biocarburanti, integrandoli con i veicoli elettrici nella lotta alle emissioni.
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Il tour d’Europe di Fuelseurope promuove i biocarburanti come soluzione concreta e sostenibile per ridurre le emissioni nel trasporto su strada, evidenziando la loro complementarità con i veicoli elettrici e puntando a un riconoscimento normativo europeo. - Gaeta.it

Il tour d’europe è partito per mettere in luce una realtà poco conosciuta ma decisiva per il trasporto su strada: la possibilità di ridurre le emissioni grazie ai carburanti rinnovabili, in particolare i biocarburanti. Questa iniziativa coinvolge due industrie chiave, quella dei carburanti e quella dei veicoli, che si sono alleate per far vedere a cittadini e istituzioni che un futuro meno inquinante è possibile già oggi. La tappa romana al centro congressi eni ha rappresentato un momento di confronto e di spiegazioni da parte di fuelseurope, l’associazione europea che rappresenta i produttori di carburanti tradizionali e rinnovabili.

Fuelseurope e la nascita del tour d’europe, un viaggio lungo più di 20 paesi

fuelseurope è un’associazione con sede a bruxelles che riunisce quaranta aziende del comparto carburanti, tra tradizionali e da fonti rinnovabili. Queste compagnie raggiungono il 95% della capacità produttiva di raffinazione europea, conferendo all’associazione un ruolo di primaria importanza nel quadro industriale del continente. Il tour d’europe, iniziato nel 2023 con la messa a punto del regolamento co₂ auto per i veicoli leggeri, nasce come risposta all’esclusione quasi totale dei biocarburanti da quella normativa.

Dopo un confronto tra la commissione europea e la germania, si è deciso di definire una categoria nuova, i veicoli “co₂ neutral”. Questi veicoli avrebbero ricevuto una considerazione pari a quella dei veicoli elettrici, ma solo se alimentati con carburanti rinnovabili. La commissione e berlino, però, puntavano soprattutto sui carburanti sintetici, gli e-fuel, relegando il ruolo dei biocarburanti in secondo piano. La presa di posizione ha chiesto all’industria di dimostrare con fatti concreti la fattibilità dei carburanti rinnovabili. Da qui è partito il tour d’europe, un vero viaggio attraverso più di venti paesi, per mostrare la disponibilità e l’efficacia di questi carburanti.

Il tour d’europe in azione: stazioni, biocarburanti e sostenibilità economica

Il percorso del tour ha messo in luce numeri significativi. Partendo dagli oltre seimila punti vendita gestiti dai quaranta membri di fuelseurope sparsi per l’europa, che offrono carburanti fatti esclusivamente con materie prime rinnovabili. Non si tratta più di un progetto di nicchia ma di una realtà commerciale già consolidata. Il messaggio dell’evento romano è chiaro: i biocarburanti non sono solo sostenibili dal punto di vista ambientale, ma anche vantaggiosi economicamente, visto che mantengono una differenza di prezzo contenuta rispetto ai carburanti convenzionali. Questo li rende accessibili a un vasto pubblico di automobilisti e grandi operatori del trasporto.

Al contrario, l’alternativa degli e-fuel è ancora lontana dall’essere praticabile su larga scala. Il tour dunque conferma che un segmento rilevante del mercato può appoggiarsi ai biocarburanti senza attendere sviluppi tecnologici meno maturi e più costosi. Questo fa una differenza anche nelle strategie di riduzione delle emissioni, perché incentiva soluzioni già realizzabili senza stravolgere l’organizzazione attuale del trasporto su strada.

Biocarburanti e veicoli elettrici: un’opportunità per tecnologie complementari e valutazioni su tutto il ciclo di vita

Un punto rilevante proposto con forza durante il tour d’europe riguarda il superamento di una visione limitata al solo “tailpipe”, cioè alle emissioni allo scarico. Il confronto deve invece includere l’intero ciclo di vita del veicolo e dell’energia impiegata, passando dalla produzione, all’uso, fino allo smaltimento. Solo così si può capire il vero impatto ambientale di ogni tecnologia.

L’iniziativa di fuelseurope tiene a sottolineare che i biocarburanti non entrano in competizione con i veicoli elettrici. Sono due strade che convivono e contribuiscono in modo complementare a ridurre l’inquinamento. Mentre le auto elettriche avanzano nel loro sviluppo, i carburanti rinnovabili possono dare un aiuto immediato e valido per i mezzi già in circolazione. Questa visione integrata permette di andare oltre scelte parziali e considerare i trasporti come un sistema più complesso.

Incontri futuri e regolamentazioni

L’evento finale del tour è previsto a bruxelles il 23 e 24 giugno 2025, durante incontri di alto livello che coinvolgeranno rappresentanti delle istituzioni e dell’industria. Si guarda con attenzione alla revisione del regolamento co₂ auto, attesa per il 2026, per capire come le istanze dei produttori di carburanti rinnovabili potranno trovare spazio e riconoscimento ufficiale nelle nuove norme europee.

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