Tour della salute 2025 parte da Cremona e coinvolge 15 città italiane con visite mediche gratuite

Tour della salute 2025 parte da Cremona e coinvolge 15 città italiane con visite mediche gratuite

Il tour della salute torna in 15 città italiane dal 17 maggio al 26 ottobre, offrendo visite gratuite e promuovendo prevenzione, stili di vita sani e controlli specialistici in Lombardia, Umbria, Veneto e altre regioni.
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Il Tour della Salute, giunto alla settima edizione, offre visite gratuite in 15 città italiane per promuovere la prevenzione e stili di vita sani, coinvolgendo tutta la comunità con controlli medici e attività sportive. - Gaeta.it

Il tour della salute torna nelle piazze italiane per la sua settima edizione, offrendo visite gratuite e promuovendo la prevenzione in 15 città dal nord al sud del paese. L’iniziativa prenderà il via il 17 maggio da Cremona e si chiuderà il 26 ottobre a Frosinone, con tappe che coinvolgeranno migliaia di cittadini. L’obiettivo è diffondere stili di vita sani e favorire l’accesso a controlli medici, soprattutto in un momento in cui la prevenzione resta una sfida per molti italiani.

Tappe e organizzazione del tour

Il tour della salute attraverserà diverse regioni partendo dalla Lombardia, passando per Umbria, Veneto, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Trentino, Piemonte, Sardegna, Puglia, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia. Le 15 città coinvolte sono Cremona, Foligno, Castelfranco Veneto, Pesaro, Prato, Forlì, Rovereto, Novara, Olbia, Brindisi, Pescara, Caserta, Cosenza, Messina e infine Frosinone.

In ogni tappa sarà allestito un villaggio della salute e dello sport attivo da sabato mattina a domenica sera. Qui i cittadini potranno accedere gratuitamente a otto ambulatori, con controlli specialistici di vario tipo: cardiologia, reumatologia, psicologia, nutrizione, valutazione audiometrica e test dell’equilibrio.** È previsto anche uno sportello dedicato alla salute orale, novità di questa edizione, oltre a colloqui con un medico veterinario.

Il progetto è concepito per coinvolgere tutta la comunità, dando attenzione anche ai più piccoli e agli amanti degli animali. L’aspetto sportivo sarà valorizzato da personale di Asc , che spiegherà il legame tra attività fisica e prevenzione.

Importanza della prevenzione secondo le istituzioni

L’assessore al welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha sottolineato gli effetti negativi di abitudini malsane sulla salute e sulle casse della sanità pubblica. Ha ribadito come iniziative come il tour della salute siano fondamentali per avvicinare i cittadini a comportamenti che migliorano la qualità della vita.

Roberto Volpe, membro del consiglio direttivo Siprec e vicepresidente del comitato tecnico scientifico del tour, ha definito il progetto “un’azione a 360 gradi.” Il suo intervento ha evidenziato la centralità della prevenzione come strumento per ridurre i rischi.

Secondo Salvatore Butti, general manager e managing director di EG Stada Group, sei italiani su dieci non effettuano controlli preventivi. La proposta diventa così una risposta efficace a questa lacuna, introducendo un modo semplice e diretto per accedere a valutazioni mediche.

Risultati e partecipazione della settima edizione

Dal 2018 il tour ha registrato circa 60mila consulti gratuiti, raggiungendo un pubblico ampio e variegato. L’attenzione sul territorio e la risposta delle amministrazioni locali risultano positive. Luca Stevanato, presidente nazionale Asc, ha riferito della crescente richiesta di adesione da parte dei sindaci italiani e ha annunciato la prima partecipazione a Rimini Wellness, evento dedicato al benessere e allo sport.

Lo spazio dedicato agli sportivi si presenta come un’opportunità per confrontarsi direttamente sui temi della salute fisica e per verificare la propria condizione attraverso visite specialistiche. In questo modo il tour estende il messaggio sulla necessità di una vita attiva e controlli regolari.

Una rete capillare sul territorio

Questa settima edizione conferma il tour della salute come un fenomeno capillare, che interessa territori differenti e diverse fasce d’età, promuovendo non solo la prevenzione medica ma anche un approccio responsabile verso il proprio corpo e la comunità.

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