Il comune di roma ha lanciato un progetto per portare i residenti delle periferie a visitare i luoghi simbolo del centro storico. L’iniziativa punta a far riscoprire a chi vive nelle borgate più distanti un patrimonio spesso ignorato, offrendo occasioni di partecipazione culturale e sociale. Il programma coinvolge varie zone della capitale e propone visite guidate tra musei e aree archeologiche.
Valorizzare la cultura per i romani delle periferie
L’assessorato alla cultura di roma ha fortemente voluto creare un’opportunità di conoscenza rivolta a chi abita lontano dal centro. Spesso i residenti delle periferie si sentono esclusi dalla vita cittadina vera perché le distanze fisiche limitano la loro partecipazione alle attività culturali e sociali del cuore di roma. Massimiliano Smeriglio, assessore capitolino, ha spiegato che i quartieri distanti anche 40 chilometri dal Campidoglio presentano ostacoli alla piena cittadinanza. “Il progetto nasce per abbattere queste barriere, accompagnando i cittadini oltre i confini di casa, perché possano riconnettersi con la grande storia che li circonda.”
La cultura si vuole fare mezzo per una riappropriazione dello spazio pubblico. Attraverso tour organizzati, il comune non solo vuole portare i romani più vicini ai musei o ai monumenti ma anche promuovere la consapevolezza che la città è un insieme di territori connessi. L’idea consiste nel ridurre la sensazione di isolamento culturale e sociale, facendo scoprire ai cittadini la “roma urbanizzata” e le sue radici profonde. Quindi, oltre a progetti destinati a strutture locali come biblioteche o poli civici, questo percorso aiuta chi abita in periferia a sentirsi parte viva della città.
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Itinerari pensati per le periferie più lontane
I tour sono rivolti soprattutto a chi abita nei municipi più decentrati di roma. Tra i poli di partenza ci sono quartieri come Primavalle, Val Cannuta, Montespaccato, Casalotti , Ottavia e Santa Maria di Galeria , oltre alla zona di Ostia e la parte nord nel municipio XV con La Storta, Labaro, Prima Porta e Giustiniana. Da queste aree partono gruppi segnalati dalle circoscrizioni per esplorare sia il centro storico sia altre zone periferiche.
I partecipanti sono selezionati fra scuole, comitati di quartiere, persone anziane o gruppi di soggetti fragili. Così il progetto dà spazio a diverse fasce sociali e anagrafiche. Gli itinerari toccano luoghi come i Musei Capitolini, i Fori Imperiali, aree archeologiche di grande rilievo e manifestazioni culturali come il festival delle letterature del Palatino. Per le sere d’estate, nei quartieri di Corviale, Tor Bella Monaca e Santa Maria della Pietà si tengono anche rassegne di cinema all’aperto che attirano i romani su temi di interesse collettivo.
Questa strategia consente di avvicinare fisicamente e culturalmente zone distanti, offrendo occasioni di socializzazione oltre che di conoscenza. La finalità è tornare a esplorare la città con un senso di appartenenza che un tempo aveva una maggiore diffusione nella quotidianità degli abitanti di roma, non solo nel centro ma anche nelle periferie.
Modalità e organizzazione delle visite guidate
Per accompagnare i cittadini alla scoperta delle meraviglie di roma, il comune ha messo in campo un’organizzazione strutturata. Si prevedono pullman da 50 posti per ogni gruppo, così da garantire comfort e sicurezza durante gli spostamenti. A guidare i visitatori ci saranno esperti e guide specializzate in storia e archeologia, pronte a offrire spiegazioni dettagliate sui musei e i monumenti scelti.
Tra maggio e l’autunno 2025 sono programmati da cinque a otto itinerari per ogni municipio coinvolto, quindi si avrà ampia possibilità di partecipare. Il progetto verrà gestito da Zetema, società che si occupa di promozione culturale per la capitale, curandone logistica e programmazione delle uscite.
L’obiettivo è quello di trasformare l’esperienza in un’abitudine per i cittadini, non una semplice escursione sporadica. Così, aumentare la familiarità con il patrimonio artistico e storico favorirà un legame più stretto con roma, stimolando la frequentazione e la cura degli spazi pubblici. Un modo concreto per riportare i romani al centro della loro città, conoscendone le radici e le tradizioni.