Il reparto di dermatologia dell’inrca di ancona ha ottenuto un nuovo strumento diagnostico di precisione per il controllo della pelle. Un macchinario per il total body mapping, che completa l’ambulatorio pubblico di imaging dermatologico più avanzato delle marche. La raccolta fondi, partita da un progetto di crowdfunding, ha raccolto 63mila euro, coi contributi di cittadini, imprese e associazioni locali. Questo risultato permette di potenziare la lotta contro il melanoma nel territorio regionale.
Il ruolo del total body mapping nell’ambulatorio dermatologico
Il total body mapping è una tecnica per l’esame completo della pelle che consente di monitorare e registrare ogni lesione cutanea. Questo strumento raccoglie immagini ad altissima definizione di ogni centimetro quadrato della pelle. Nel caso dell’inrca di ancona, il macchinario si inserisce in un contesto di diagnosi dermatologica di avanguardia, indirizzata alla prevenzione precoce del melanoma, uno dei tumori più pericolosi e con incidenza crescente.
Dichiarazioni sul macchinario
Secondo il dottor alfredo giacchetti, a capo dell’unità operativa di dermatologia dell’inrca, questa apparecchiatura consente un approccio diagnostico conservativo e più preciso. “Il sistema aiuta a distinguere in modo più chiaro tra lesioni benigne e sospette, diminuisce la necessità di interventi chirurgici non indispensabili e mira quindi a spingere verso una diagnosi tempestiva e accurata.” Il total body mapping si dimostra uno strumento fondamentale per chi segue pazienti a rischio di melanoma, favorendo il monitoraggio regolare e la salvaguardia della salute.
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La raccolta fondi e la collaborazione tra pubblico, privato e società civile
La somma di 63mila euro necessari per acquistare il macchinario è stata raggiunta grazie a una campagna di crowdfunding ospitata sulla piattaforma eppela e con donazioni private. Questa iniziativa ha visto un impegno diffuso della comunità anconetana e delle marche, con contributi di cittadini e importanti realtà associative e imprenditoriali.
Le realtà coinvolte
Tra le realtà coinvolte ci sono l’associazione amici dell’inrca, che ha gestito le donazioni, e altre associazioni di promozione sociale come “non ti scordar di me”. Il mondo industriale locale si è fatto sentire attraverso l’associazione industriali delle marche. Anche il rotary club conero, la sezione di ancona della lega italiana per la lotta contro i tumori e la farmacia michele pompei di porto san giorgio hanno fatto parte del gruppo di sostenitori. Il progetto ha beneficiato inoltre della collaborazione dell’università politecnica delle marche, in particolare del professor dario grandoni e del suo team, che hanno sostenuto la comunicazione sul web gratuitamente.
Questa sinergia tra diversi ambiti dimostra quanto la salute pubblica possa ricevere una spinta concreta quando pubblico e privato trovano un terreno comune, coinvolgendo anche la cittadinanza attiva. Il crowdfunding ha rappresentato un canale efficace per unire risorse e portare avanti un progetto tecnico e medico di rilievo.
L’impatto della nuova tecnologia nella lotta contro il melanoma
Il melanoma rappresenta una delle principali emergenze oncologiche a livello nazionale e in particolare nelle regioni con molta esposizione solare come le marche. L’inserimento del total body mapping nell’ambulatorio dell’inrca si traduce in un miglioramento diretto delle capacità diagnostiche e del percorso clinico per i pazienti.
Riflessioni del dottor giacchetti
Il dottor giacchetti ricorda che “affrontare il melanoma non significa soltanto intervenire dall’alto, ma costruire un impegno collettivo che coinvolga la comunità e assicuri risposte più puntuali.” Il macchinario consente un controllo accurato della pelle, che permette di individuare tempestivamente i nei sospetti, evitando ritardi nelle cure e riducendo il ricorso a interventi chirurgici inutili o troppo invasivi.
La presenza di un centro pubblico dotato di tecnologie all’avanguardia aumenta inoltre le opportunità di prevenzione, soprattutto per i soggetti più a rischio. Il servizio si propone come un punto di riferimento regionale per la diagnosi precoce e la gestione dei tumori cutanei, affiancando la crescita dell’attenzione sanitaria verso queste patologie.
Il successo dell’iniziativa mette in luce la capacità di attivare risorse locali per esigenze mediche concrete e sottolinea il valore di una rete che coinvolge istituzioni sanitarie, ricercatori, volontari e operatori economici. A ancona, questo progetto continua a crescere, con l’obiettivo di salvare vite e fornire un servizio efficace ai cittadini.