Torre canne e il santos: come un lido ha trasformato la costa pugliese tra sostenibilità e accoglienza

Torre canne e il santos: come un lido ha trasformato la costa pugliese tra sostenibilità e accoglienza

Il santos di torre canne, guidato da Fabrizio Santorsola, ha trasformato la costa di Brindisi in un modello di turismo sostenibile e qualità, vincendo il destination marketing award 2025 e puntando all’espansione in Puglia.
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Il Santos di Torre Canne, guidato da Fabrizio Santorsola, ha trasformato una zona problematica in un modello di turismo sostenibile e di qualità, vincendo nel 2025 il Destination Marketing Award per l’innovazione e il rispetto ambientale. - Gaeta.it

La costa di torre canne, in provincia di brindisi, ha vissuto negli ultimi venticinque anni una trasformazione radicale. Quella che era una zona marginale e segnata da attività illecite, oggi è un punto di riferimento per chi cerca un turismo attento al paesaggio e alla qualità dell’esperienza. Un ruolo chiave in questo cambiamento lo ha giocato il santos, stabilimento balneare nato nel 1999 e diventato simbolo di accoglienza consapevole e rispetto ambientale. Fabrizio santorsola, alla guida del progetto, ha ricevuto nel giugno 2025 il destination marketing award, per l’impatto positivo sul territorio e l’innovazione applicata al turismo pugliese.

Il santos: da taverna greca a polo sostenibile sulla scogliera di torre canne

Il santos ha aperto le sue porte nel cuore di torre canne, in un’epoca in cui l’area era considerata problematica e poco attrattiva. La scelta di fondare una taverna greca – con cucina semplice e ambiente raccolto – rispondeva a un desiderio di offrire un’alternativa rispetto alla ristorazione tradizionale locale. All’inizio, il progetto ha dovuto confrontarsi con una realtà fatta di traffici illeciti e scarsità di servizi per i turisti. L’operazione primavera ha cambiato le cose, liberando la zona e permettendo lo sviluppo di nuove attività e una maggiore sicurezza, favorendo così anche la nascita del santos.

Evoluzione e ampliamento

Con il tempo il progetto si è evoluto. La taverna ha abbracciato sapori e tradizioni pugliesi, in un connubio capace di accogliere gusti diversi e offrire un’esperienza autentica. La struttura si è ampliata, includendo un lido costruito direttamente sulla scogliera, con attenzione rigida all’impronta ambientale: niente cemento, materiali naturali e soluzioni reversibili. Questa scelta di inserirsi nel paesaggio senza stravolgerlo è uno dei motivi per cui il santos è conosciuto come uno dei lidi più sostenibili in italia.

Pratiche di sostenibilità e rispetto per il territorio al santos

Il principio che guida il santos non è questione di marketing, ma una pratica quotidiana legata al territorio. Lo stabilimento ha creato un giardino con oltre cento specie vegetali e persino un prato sulla scogliera, portando la natura direttamente sul mare. Il recupero e il riciclo delle risorse idriche rappresentano un punto centrale: l’acqua piovana viene raccolta, mentre l’acqua salata è trattata grazie a impianti di desalinizzazione. Le acque reflue, opportunamente depurate, servono ad irrigare le aree verdi.

Per le famiglie è stata pensata una nursery dotata di spazi per cambiare e lavare i bambini, elemento che testimonia la cura verso l’accoglienza inclusiva. L’uso di vernici ad acqua, non inquinanti, e la totale assenza di cemento in strutture e arredi, aiutano a mantenere un impatto minimo sul territorio. La missione del santos si traduce così in un equilibrio raggiunto tra turismo, ambiente e cultura locale.

La proposta della classificazione a stelle per i lidi pugliesi

Fabrizio santorsola ha avanzato una proposta innovativa per il settore balneare pugliese: una classificazione a stelle per i lidi, simile a quella degli alberghi. Il sistema avrebbe valutato i lidi secondo parametri misurabili, come la distanza tra gli ombrelloni o la qualità dei servizi offerti, inclusa la presenza di personale multilingue e un’offerta gastronomica curata. L’obiettivo era aumentare la consapevolezza del turista e stimolare gli operatori a migliorarsi costantemente.

Ostacoli e riflessioni

Purtroppo la proposta è rimasta bloccata in regione, senza trovare consenso tra tutti i soggetti coinvolti. Nonostante questo, santorsola continua a credere che una regolamentazione di questo tipo sarebbe utile per mantenere la posizione della puglia nel turismo internazionale, evitando un calo di qualità e di attrattiva nel tempo.

Espansione del modello santos e nuovi progetti in puglia

Il successo del santos ha spinto l’imprenditore a cercare nuove sedi in cui replicare lo stesso modello, adattandolo alle caratteristiche locali. Le aree scelte riguardano il tarantino e il gargano, territori con potenzialità turistiche interessanti ma che richiedono un’impostazione attenta a rispettare l’ambiente e la comunità.

In parallelo, santorsola sta realizzando case vacanza ispirate ai principi di essenzialità e accoglienza autentica del santos. L’intento è creare strutture che accompagnino il visitatore a vivere il territorio senza forzature, in modo sostenibile e senza snaturare il paesaggio. L’obiettivo è far diventare il santos un marchio riconosciuto per chi vuole investire nel turismo pugliese mantenendo un legame forte con il territorio, senza rinunciare alla qualità.

Il destination marketing award 2025 e il valore del riconoscimento

Il 27 giugno 2025 a foggia, fabrizio santorsola ha ricevuto il destination marketing award, un premio dedicato a chi promuove il turismo pugliese in modo originale e duraturo. Per lui rappresenta un momento di emozione ma anche un segnale che il lavoro svolto viene notato e apprezzato nel contesto regionale e nazionale.

Questo riconoscimento richiama l’attenzione sulla necessità di coltivare con cura l’attrattiva turistica della puglia, puntando su qualità e autenticità. Santorsola sottolinea che il successo di oggi non è garantito per sempre: serve un impegno concreto per la soddisfazione del cliente e per la tutela del territorio. Solo mantenendo alta l’asticella sarà possibile continuare a far crescere un turismo che valorizzi davvero la regione senza consumarne le risorse.

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