Torneo di calcio a sette a Trieste in ricordo di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta

Torneo di calcio a sette a Trieste in ricordo di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta

a Trieste la sesta edizione del memorial Figli delle stelle unisce giornalisti, poliziotti, operatori 118 e politici per ricordare Matteo Demenego e Pierluigi Rotta attraverso il calcio a sette
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A Trieste si è svolta la sesta edizione del memorial "Figli delle stelle", un torneo di calcio a sette che unisce giornalisti, forze dell’ordine, sanitari e politici per ricordare gli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, promuovendo solidarietà e coesione sociale. - Gaeta.it

A Trieste si è svolta la sesta edizione del memorial Figli delle stelle, un torneo di calcio a sette che coinvolge squadre formate da giornalisti locali, poliziotti, operatori del 118 e politici. L’evento nasce per ricordare Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, i due agenti uccisi in questura il 4 ottobre 2019. Organizzato dalla sezione triestina dell’Anps , il torneo vuole mantenere vivo il ricordo degli agenti, trasformando un evento tragico in un’occasione di unione e di sport.

L’origine del memorial figli delle stelle e il significato del nome

Il nome “Figli delle stelle” trae spunto da un video diffuso subito dopo la morte di Demenego e Rotta. Nel filmato si vedono i due poliziotti mentre salgono sull’auto di servizio per iniziare il turno, accompagnati dalle note della canzone di Alan SorrentiFigli delle stelle“. Quel video ha commosso la città e ha dato il via all’idea di dedicare un evento sportivo alla loro memoria.

Il memorial è nato con lo scopo di celebrare il valore e la dedizione di due uomini che hanno sacrificato la vita per la sicurezza pubblica. Con il passare degli anni, questa manifestazione ha raccolto sempre più adesioni da parte di diverse categorie professionali, dimostrando che lo sport può diventare uno strumento potente per mantenere vivi i sentimenti di rispetto e solidarietà.

L’edizione 2025: chi ha partecipato e il ruolo delle istituzioni

Quest’anno, al torneo hanno preso parte squadre composte da rappresentanti dei media locali, forze dell’ordine, operatori sanitari del 118 e politici. La varietà delle squadre rappresenta in modo chiaro la volontà di unire categorie spesso separate, per condividere un momento di gioco e convivialità.

Il calcio d’inizio è stato dato dalla questore di Trieste, Lilia Fredella, che ha sottolineato il valore dell’evento come momento di ricordo e di aggregazione. “Questo torneo – ha dichiarato – vuole trasformare un ricordo doloroso in un’occasione per stare insieme e mantenere viva la memoria di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta attraverso lo sport”.

Anche l’assessore regionale alla sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha voluto evidenziare l’importanza di manifestazioni simili. Ha definito il memorial una giornata per ricordare chi ha perso la vita in servizio, ma anche un’opportunità per stringere legami, costruire amicizie e vivere una festa all’insegna del benessere e della solidarietà.

Il valore sociale del memorial e l’impatto sulla comunità di trieste

Il memorial Figli delle stelle non si limita a essere un torneo di calcio. Rappresenta un momento di riflessione collettiva per la città di Trieste, che ha visto la perdita drammatica di due agenti in servizio. L’evento porta avanti un messaggio di coesione e rispetto verso chi svolge un ruolo rischioso per proteggere la comunità.

Attraverso lo sport, si costruisce un ponte tra diversi mondi: giornalisti, forze dell’ordine, medici e rappresentanti delle istituzioni sono chiamati a dialogare in un contesto diverso da quello abituale. Quelle giornate rafforzano il tessuto sociale e mantengono attiva la memoria degli agenti, soprattutto per le nuove generazioni che non hanno vissuto quegli eventi direttamente.

Il torneo, seguendo questa linea, diventa un simbolo importante per Trieste. La partecipazione numerosa e il coinvolgimento delle autorità testimoniano il desiderio di trasformare il sacrificio di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta in un legame continuo con la comunità.

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