Torna l’asta dei torelli di razza podolica a Laurenzana con 15 soggetti da varie province del sud Italia

Torna l’asta dei torelli di razza podolica a Laurenzana con 15 soggetti da varie province del sud Italia

L’associazione regionale allevatori di Basilicata e Anabic organizzano l’asta dei torelli podolici a Laurenzana, selezionati da diverse province del Sud Italia per migliorare la qualità e la produttività degli allevamenti.
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L’associazione allevatori di Basilicata, con Anabic, organizza la 29ª asta dei torelli podolici selezionati per qualità e rusticità, promuovendo la valorizzazione e la tutela della razza nel Sud Italia. - Gaeta.it

L’associazione regionale allevatori di Basilicata, in collaborazione con l’Anabic, organizza la 29ª edizione dell’asta dei torelli di razza podolica. L’appuntamento è fissato per giovedì 12 giugno alle 11, nel centro selezione di Laurenzana, in provincia di Potenza. L’evento rappresenta un momento rilevante per gli allevatori interessati ai riproduttori con caratteristiche di genealogia, rusticità e performance elevate.

Aspettative e preparazione dell’asta al centro selezione di laurenzana

L’asta presenterà 15 torelli selezionati da allevamenti di Potenza, Matera, Taranto, Foggia, Cosenza e Crotone. La selezione è avvenuta dopo un periodo di prova durato circa sei mesi, nel quale 21 vitelli sono stati sottoposti a misurazioni regolari ogni 15 giorni. Questi controlli includevano sia il peso che altre valutazioni morfologiche affidate agli esperti di razza. Questa metodologia serve a garantire la qualità dei soggetti, offrendo all’asta solo i riproduttori più validi in termini di caratteristiche fisiche e produttive.

Le aziende iscritte al Libro Genealogico potranno aggiudicarsi questi torelli con l’obiettivo di migliorare le proprie mandrie e mantenere standard elevati nella selezione. La presenza di soggetti provenienti da diverse province testimonia l’interesse diffuso per la razza podolica nel comprensorio del sud Italia e la volontà di preservare questa tradizione zootecnica.

La storia della stazione di controllo podolica nel potentino e l’impatto della blue tongue

La stazione di controllo dedicata alla razza podolica opera nel centro di Laurenzana dal 1996. Questa struttura è di proprietà dell’Ara Basilicata ed è fondamentale per le prove sulle prestazioni dei riproduttori di sesso maschile. È qui che Anabic conduce gli esami sulla crescita, la salute e le qualità produttive dei vitelli.

Quest’anno l’organizzazione ha dovuto fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dalla malattia della Blue Tongue, che ha limitato il numero di vitelli partecipanti alle prove di performance. Nonostante ciò, il presidente di Ara Basilicata, Palmino Ferramosca, ha evidenziato che la qualità degli esemplari selezionati resta elevata. L’attenzione agli aspetti sanitari ha richiesto maggiori controlli e precauzioni, ma la continuità dell’evento testimonia la resilienza delle attività di allevamento locali.

Il valore e le caratteristiche della razza podolica nel contesto degli allevamenti italiani

La razza podolica rappresenta un patrimonio genetico significativo per gli allevamenti della Basilicata e più in generale del sud Italia. È una razza rustica, adatta ai terreni difficili e capace di garantire buone rese anche in condizioni ambientali sfavorevoli. Questo fattore la rende preziosa per gli allevatori che cercano soggetti robusti e resistenti.

Le prove di performance consentono di monitorare qualità come la crescita, la struttura corporea e la capacità riproduttiva che influiscono direttamente sull’efficacia produttiva degli animali. Grazie a questi dati, gli allevatori possono prendere decisioni mirate su quali soggetti adottare per migliorare la qualità delle loro mandrie e assicurare una migliore produttività, in termini di carne e di preservazione della razza.

Ruolo dell’asta nel rafforzamento dei legami tra allevamenti

Il ruolo dell’asta è quello di mettere a disposizione del mercato i miglior riproduttori, garantendo con la selezione un patrimonio di qualità per le aziende iscritte al Libro Genealogico e per tutto il comparto zootecnico regionale. Proprio qui nasce, ogni anno, la possibilità di rafforzare i legami tra gli allevamenti, mantenendo vive pratiche di allevamento tradizionali e controllate.

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