Negli ultimi anni il teatro alla scala di milano aveva mostrato una certa flessibilità nel rispetto delle regole sull’abbigliamento degli spettatori. Ora però il celebre teatro ripristina le direttive formali che, seppur mai state ufficialmente abolite, erano spesso trascurate. Le norme mirano a mantenere un clima adatto alla sacralità degli eventi, senza però imporre rigide uniformità.
Le regole di abbigliamento tornano a fare la differenza all’ingresso della scala
A partire dal 2025 il teatro alla scala ha ricollocato i cartelli informativi all’ingresso e presso la biglietteria, indicando chiaramente le linee guida per il pubblico. Tra queste spiccano i divieti specifici: niente canotte, pantaloncini corti o infradito. Non si tratta di veti assoluti o di obblighi a indossare smoking o abiti da sera. È una questione di decoro, con una soglia minima di rispetto per il luogo e gli altri presenti.
Le maschere addette al controllo esercitano un ruolo di filtro evitando discussioni sterili e applicando le regole con buon senso. A chi presenta indumenti non conformi viene negato l’accesso, e i biglietti non vengono rimborsati. Questo sistema serve a evitare che spettatori distratti o non informati si presentino senza requisiti e poi si aspettino restituzioni.
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Il divieto di canottiera è inteso principalmente per chi indossa indumenti molto casual, ma le donne sono autorizzate a entrare con bluse o abiti senza maniche. Lo stesso si applica alle calzature: vietate agli infradito estivi, ma tollerati i sandali tradizionali come quelli giapponesi indossati con il kimono. La scelta del termine “decoro” appare quindi mirata a non penalizzare fasce di pubblico ma a stimolare maggiore attenzione sulle scelte d’abbigliamento.
Il contesto storico e le riflessioni del sovrintendente dominique meyer
Dominique Meyer, che fino a poco tempo fa era sovrintendente della scala, aveva più volte detto di apprezzare la presenza di giovani a teatro a prescindere dal loro modo di vestire. Ricordava di essere stato lui stesso rimproverato in passato per un look considerato “da operaio” durante gli anni di formazione all’opéra di parigi, teatro dove poi ha lavorato da direttore generale.
Le sue parole hanno evidenziato come non sia tanto la giovinezza a presentare problemi di abbigliamento, anzi: spesso i giovani tendono a vestirsi meglio in confronto a molti spettatori più anziani. Il vero aspetto critico riguarda piuttosto turisti stranieri che si presentano con abiti poco consoni a un luogo classico come la scala, magari con look troppo casual o da vacanza.
In questo senso si tratta di un richiamo all’educazione comportamentale dentro gli spazi teatrali che va oltre l’abbigliamento. Il teatro intende affrontare la questione anche sulla rivista ufficiale, con un articolo previsto a settembre 2025. Qui si tratteranno vari aspetti legati al rispetto delle regole di buona educazione e dieci norme non scritte non solo del dress code.
Divieti su cibo, bevande e dispositivi elettronici portano a nuove norme di comportamento
Oltre ai divieti sull’abbigliamento, il teatro alla scala si concentra sul controllo di altri elementi che possono disturbare la fruizione dello spettacolo. È vietato portare cibi e bevande dall’esterno, per evitare il consumo rumoroso e malsano all’interno delle sale. Anche qui il regolamento si rivolge a non compromettere la qualità dell’esperienza teatrale.
L’uso degli smartphone si è rivelato un tema particolarmente complesso. In tutti i teatri del mondo si ripetono gli appelli a non fare registrazioni video o fotografie durante le rappresentazioni. Non solo per rispetto verso artisti e pubblico, ma anche per evitare distrazioni. Al teatro alla scala sono stati introdotti divieti specifici come quello di non appoggiare i dispositivi alle balaustre dei palchi. È successo infatti che uno smartphone caduto ha colpito uno spettatore, motivo per cui si è dovuta intervenire con indicazioni più precise.
Equilibrio tra tradizione e nuove abitudini culturali
Questi provvedimenti evidenziano il delicato equilibrio tra la tradizione di rigore e l’evoluzione delle abitudini culturali nei luoghi d’arte. La scala, simbolo mondiale di cultura musicale, conferma così la volontà di assicurare un ambiente adatto a vivere il teatro senza distrazioni o comportamenti non consoni.
Le nuove regole entrate in vigore hanno ovviamente suscitato reazioni diverse, anche tra gli spettatori abituali. Restano tuttavia in piedi i motivi di fondo che spingono la direzione a mantenere un certo rigore. Il teatro non è solo uno spettacolo ma un rituale condiviso, dove ogni dettaglio contribuisce all’atmosfera e al senso della serata trascorsa tra musica, arte e pubblico concentrato.