Cinema in piazza torna a animare tre spazi pubblici di Roma dall’1 giugno al 13 luglio 2025, offrendo ogni sera proiezioni ad ingresso libero. L’iniziativa si svolge come sempre con film in lingua originale, sottotitolati, per coinvolgere residenti, turisti e migranti. Oltre a pellicole di spessore, il calendario comprende dialoghi con registi e attori, riflettendo sul cinema italiano e internazionale. La manifestazione si estende su piazza San Cosimato a Trastevere, il Parco della Cervelletta a Tor Sapienza e Monte Ciocci a Valle Aurelia, con un quarto luogo simbolo rappresentato dal Cinema Troisi.
Dove e quando si svolgono gli eventi a roma
La quinta edizione del Cinema in piazza si sviluppa in tre aree pubbliche principali di Roma, ciascuna con una sua identità. Si parte dalla storica piazza San Cosimato, cuore pulsante di Trastevere, dove il 1 giugno si inaugura la rassegna con la presentazione di “Una giornata particolare” di Ettore Scola, pellicola restaurata in 4k. È il luogo di incontro ideale per chi ama i classici e le opere che ricostruiscono la memoria del cinema italiano.
A Tor Sapienza, il Parco della Cervelletta si accende il 5 giugno con un evento speciale: il regista Walter Hill presenterà il suo cult del 1979 “The Warriors”, noto in italiano come “I guerrieri della notte”. Questa piazza richiama un pubblico eterogeneo, con una programmazione che punta anche a generi come il western e il cinema di genere. Monte Ciocci, a Valle Aurelia, debutta con una serata guidata da Michele Riondino, regista e attore, che presenterà la sua opera prima “Palazzina Laf” affrontando anche argomenti delicati come la situazione dei lavoratori dello spettacolo.
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Il Cinema Troisi completa il quadro, offrendo proiezioni e incontri dedicati. Le serate si svolgono dal mercoledì alla domenica, sempre alle 21.15. La manifestazione prosegue per 43 giorni, garantendo un’offerta culturale diffusa e accessibile a tutti.
Programma e protagonisti
La rassegna propone 94 proiezioni, di cui 35 eventi speciali con la presenza di registi, attori e addetti ai lavori. Questo numero più che raddoppia quello dell’edizione precedente, segno di una crescita concreta in presenza e attenzione. I film selezionati si concentrano sulle sottoculture e sull’immaginario urbano, con opere che affrontano temi di marginalità e differenti stili di vita.
Uno degli appuntamenti di rilievo è la presentazione di “Dostoevskij”, la serie dei fratelli d’Innocenzo, prevista il 19 giugno presso il Parco della Cervelletta. Qui, i registi sveleranno il dietro le quinte della loro produzione, offrendo al pubblico una visione che va oltre il prodotto finale. San Cosimato ospita invece Daniele Luchetti per celebrare i trent’anni del suo film “La scuola”, riconosciuto come uno dei più significativi del cinema italiano contemporaneo.
Eventi e approfondimenti al centro
Monte Ciocci vede un evento particolare il 21 giugno con Margherita Vicario che presenta il suo esordio alla regia, “Gloria!”. Questo momento, affiancato da discussioni con rappresentanti dei lavoratori dello spettacolo, evidenzia le tensioni e le sfide con cui si confronta il settore, soprattutto alla luce di crisi economiche e culturali.
Il 26 giugno al Parco della Cervelletta l’ospite sarà Bennett Miller, regista di “Capote”, film uscito 20 anni fa e diventato importante per la recitazione di Philip Seymour Hoffman. Il dialogo con Antonio Monda approfondirà la genesi di questo lavoro. Alba Rohrwacher avrà carta bianca l’11 luglio, recuperando un classico di John Cassavetes, “Una moglie”, visione preziosa per gli estimatori del cinema d’autore.
Attenzione particolare a artisti e lavoratori del settore
Questa edizione dedica particolare attenzione all’incontro tra pubblico e addetti ai lavori, per riflettere sugli sviluppi del cinema in Italia oggi. Oltre alla presenza di registi rinomati, alcuni eventi coinvolgono associazioni e comitati che rappresentano attori, tecnici e operatori della cultura.
La serata di apertura a Monte Ciocci con Michele Riondino e Vanessa Scalera si inserisce in un quadro più ampio di dialogo con chi vive quotidianamente il mondo dello spettacolo, segnato da difficoltà legate a contratti, finanziamenti e visibilità. Questi momenti creano occasioni di confronto non solo sulle opere presentate, ma anche sulle condizioni lavorative nel settore.
Il cinema si conferma un veicolo potente di racconto sociale. La scelta di temi legati alle sottoculture e ai gruppi marginalizzati emerge come un filo rosso della rassegna, che riserva spazi importanti alle problematiche e alle esperienze di chi spesso rimane ai margini del sistema. Questo approccio definisce il tono del festival, che vuole restare popolare e accessibile, con proiezioni gratuite in piazza.
Ultimi appuntamenti estivi e chiusura
Gli ultimi appuntamenti del Cinema in piazza si concentrano nella seconda settimana di luglio. Nel weekend del 12 e 13 luglio, al Parco della Cervelletta, la manifestazione si conclude con la proiezione di “M – Il figlio del secolo”. Joe Wright e Luca Marinelli accompagneranno il pubblico, creando un’occasione unica per immergersi nella storia raccontata dal film.
Durante tutta la rassegna, i lunghi approfondimenti dati dagli incontri con gli ospiti hanno rappresentato una componente fondamentale per il pubblico. Le discussioni hanno contribuito a stimolare interesse culturale oltre la semplice visione. L’idea di offrire film sottotitolati in più lingue permette di allargare la platea e di promuovere un dialogo interculturale in città.
Gli spazi scelti traducono questa volontà in ambienti aperti, frequentati da residenti e visitatori, che possono usufruire liberamente di un programma ricco e variegato. Un festival che consolida così la sua presenza nella vita romana, con un calendario capace di creare momenti di socialità attorno al cinema per l’intera estate.