Polverigifest si prepara a tornare dal 9 al 19 luglio 2025 a Polverigi, in provincia di Ancona. L’evento proporrà una ricca offerta di arti performative con 16 compagnie. Sullo sfondo della villa nappi, del teatro della luna e degli angoli più suggestivi del paese, la manifestazione sarà diretta dall’attrice Viola Graziosi, in collaborazione con Marche Teatro e il suo direttore Giuseppe Dipasquale. La rassegna propone un mix di spettacoli che abbracciano teatro, musica, danza e circo, accompagnati da esperienze multisensoriali offerte ogni sera nel parco della villa.
Un aperitivo spettacolo per aprire polverigifest con emozioni da bere
Il programma di polverigifest 2025 prende il via ogni sera alle 18 con l’aperitivo spettacolo “Emozioni da bere”, ideato da Daniele Vagnozzi. Questo spettacolo si svolge nel bar del parco di villa nappi, la storica dimora che ospita buona parte degli eventi. Qui il pubblico viene coinvolto in esperienze multisensoriali personalizzate, combinate con momenti di intrattenimento leggeri e originali. L’idea è offrire una forma di intrattenimento che accompagni e anticipi gli spettacoli in scena dal tardo pomeriggio in poi, creando un’atmosfera conviviale e fuori dall’ordinario.
“Emozioni da bere” punta a coinvolgere tutti i sensi e propone narrativi brevi e interattivi, capaci di stuzzicare la curiosità degli spettatori. La scelta della location, il bar all’aperto nel cuore del verde circostante villa nappi, contribuisce a rendere gli incontri un punto di ritrovo quotidiano, dove cinema, teatro e performance emergono da dialoghi e suggestioni diverse. Grazie a un ritmo fluido, questo aperitivo-spettacolo segna l’inizio di una serata dedicata alla scoperta di nuovi linguaggi delle arti dal vivo.
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Teatro tra memoria storica, narrazione e riflessioni sociali
La proposta teatrale di polverigifest raccoglie storie legate al passato e alla contemporaneità, spesso intrecciate con musica dal vivo e momenti di riflessione politica o sociale. Tra i protagonisti Filippo Paolasini e gli asini bardasci, che presentano “Ciao amore ciao”. Lo spettacolo racconta la vita di luigi tenco, il cantautore scomparso prematuramente negli anni sessanta. La narrazione mescola biografia, musica e una struttura che richiama il cinema, alternando scene che oscillano tra realtà documentata e mito.
Un altro pezzo forte è “Bartali all’inferno” di Sergio Pierattini. Qui emerge la figura eroica di gianfranco bartali, campione di ciclismo che ha avuto un ruolo nella resistenza durante la seconda guerra mondiale. Lo spettacolo evoca i momenti storici con un taglio drammatico e commemorativo, intrecciando sport e impegno civile.
Alessia Cristofanilli propone “Da qui non è mai uscito nessuno”, con giulia mombelli protagonista di un viaggio surreale nel contesto di un centro commerciale. Qui il senso di alienazione si esprime in immagini forti, come la sensazione di sentirsi un “cespo di lattuga sullo scaffale dei cereali”. Invece, Claudio Fava porta in scena “La firma”, dialogo intenso tra una donna carcerata e il presunto padre, uno scambio che ribalta i ruoli e mette a nudo dinamiche familiari noti ma anche sospese.
Chiude la sezione “L’odissea delle donne”, liberamente tratto dal romanzo di marilù oliva. La regista cinzia maccagnano sposta la prospettiva dal noto viaggio di Ulisse alle donne che ha incontrato o amato. In questo spettacolo la narrazione rilegge episodi classici dal punto di vista femminile, offrendo una nuova chiave per comprendere miti e racconti epici.
La danza tra espressività personale, eventi reali e linguaggi ancora in costruzione
Nel campo della danza, polverigifest presenta diverse prime assolute e anteprime legate a esperienze stilistiche differenti. Elisa Spina, coreografa e ballerina, porta “Le ali non si sottraggono”, lavoro che si concentra sul rapporto con il corpo e sull’uso di gesti e suoni popolari. La performance esplora la percezione di sé attraverso elementi tradizionali valorizzati da una lettura contemporanea.
“Algos/400 millimetri dopo”, firmato da nicholas baffoni e camilla perugini, prende spunto dall’alluvione di senigallia del 2022 per affrontare il tema della sofferenza collettiva e personale. Il progetto fonde elementi coreografici con riferimenti a un evento reale ancora vivo nella memoria.
Noemi Piva propone l’anteprima di “Settembre non arriverà mai “, lavoro che segue il formarsi del linguaggio tra voce e corpo. Qui l’attenzione cade sulla nascita del pensiero narrativo, reso visibile attraverso movimenti e suoni in divenire. Jole La Sala invece presenta “Hellove”, un’anteprima dedicata all’indagine sul comportamento e la psicologia femminile attraverso la danza.
In scena anche “Sconfinamenti”, con nicola galli e rodrigo d’erasmo, un’improvvisazione che fonde musica e danza in un ritmo serrato, dando vita a un’esperienza in cui i confini tra i due linguaggi si dissolvono. Il compositore alessandro baro propone un concerto in tre parti, “Prima del tempo”, che si apre a più generi musicali, arricchendo ulteriormente la componente sonora del festival.
Concerti, circo e performance sonore tra strumenti inconsueti e acrobazie comiche
Polverigifest non si limita a teatro e danza, ma offre una varietà di proposte musicali e di circo contemporaneo. “Human” di biagio caravano si sviluppa come un flusso sonoro astratto e caotico, soffermandosi sul contrasto tra esterno e interno, tra rumore e silenzio. Lo spettacolo crea un ambiente immersivo dove suoni e gesti si mescolano.
Il riciclato circo musicale porta in scena un concerto curioso e divertente con strumenti ricavati da oggetti di uso quotidiano, come attrezzi agricoli ed elettrodomestici. La combinazione di sonore insolite e gag visive regala momenti di leggerezza e comicità al pubblico, allontanandosi dalle forme tradizionali di intrattenimento.
Infine il café rouge del circo bipolar propone una performance di circo umoristico con giocoliere e acrobata che si muovono tra contorsioni e scale volanti. La forza dello spettacolo sta nel coinvolgere lo spettatore in un vortice di umorismo e abilità fisica, capace di suscitare sorpresa e divertimento.
Polverigifest 2025 si annuncia come una vetrina ricca di stimoli e varietà, aperta a chi cerca nuove esperienze d’arte dal vivo nel contesto accogliente e particolare di Polverigi. Lo spostamento tra luoghi storici e angoli insoliti della cittadina sottolinea l’intento di portare il teatro, la danza e la musica fuori dagli spazi tradizionali, rivelando la potenza di queste arti come strumento di narrazione e confronto.